L’era dei falsi profeti, come da scritture ma anche no…

In tut­te le scrit­tu­re, più o meno pro­fe­ti­che che sia­no, si tro­va il rife­ri­men­to alla nostra epo­ca come a quel­la in cui l’uo­mo è più lon­ta­no da qua­lun­que argo­men­to spi­ri­tua­le. Per i Veda par­lia­mo di Kali Juga, per la Bib­bia sia­mo alla fine del mon­do, per le pro­fe­zie pel­le­ros­sa idem e per il buon sen­so, a meno che uno non ne sia sprov­vi­sto, anche.

Una carat­te­ri­sti­ca descrit­ta da diver­se cul­tu­re per que­sta epo­ca è l’in­sor­gen­za di fal­si pro­fe­ti. Ora, pren­den­do sem­pre in sen­so alle­go­ri­co (ma non solo, atten­zio­ne, anche in sen­so pra­ti­co) quel­lo che dico­no, vor­rei cer­ca­re di fare un po’ di chia­rez­za su que­sto argomento.

E’ vero, que­sta epo­ca è tra le più oscu­re vis­su­te dal­l’u­ma­ni­tà, dal pun­to di vista del­la civil­tà, del­la spi­ri­tua­li­tà. Il mate­ria­li­smo scien­ti­fi­co pre­do­mi­na e tut­to quan­to si muo­ve spin­to uni­ca­men­te da una visio­ne eco­no­mi­ca e commerciale.

Ma il con­cet­to di “fal­so pro­fe­ta” dovreb­be esse­re a parer mio mol­to ben dila­ta­to, non rife­ren­do­si esclu­si­va­men­te a colo­ro che mil­lan­ta­no una pre­sun­ta spi­ri­tua­li­tà e/o inte­rio­ri­tà, ma anche e soprat­tut­to a tut­te quel­le “disci­pli­ne” che ogni gior­no fio­ri­sco­no di qui e di là. Disci­pli­ne che rara­men­te sono inof­fen­si­ve, mol­to più spes­so fuor­vian­ti, ma che in sostan­za, quan­d’an­che fon­da­te e pro­mul­ga­te in per­fet­ta buo­na fede, alla fine non otten­go­no altro che allon­ta­na­re le per­so­ne da quel­lo che è un vero per­cor­so di cre­sci­ta spi­ri­tua­le o interiore.

In più ci sono pro­prio i “fal­si dei”: il dena­ro, in pri­mis, da cui discen­do­no il mate­ria­li­smo sfre­na­to di que­sta epo­ca, un mate­ria­li­smo che influen­za in lar­ga par­te la ricer­ca scien­ti­fi­ca da cui discen­do­no tut­ta una serie di alte­ra­zio­ni di quel­lo che dovreb­be esse­re al ser­vi­zio del­l’uo­mo e che inve­ce ne sta diven­tan­do il boia: la medi­ci­na, l’a­li­men­ta­zio­ne, la stes­sa vita socia­le sono ormai con­dot­ti in modo così alte­ra­to da esse­re com­ple­ta­men­te fuo­ri da ogni pos­si­bi­le con­trol­lo o rimedio.

Non sto dicen­do che tut­te le vie sono fal­se o inef­fi­ca­ci. Sto dicen­do che la mag­gior par­te di quel­lo che vie­ne oggi inse­gna­to non rap­pre­sen­ta affat­to una via. Ed al con­tem­po sto dicen­do che vivia­mo in una socie­tà tal­men­te arte­fat­ta che vive­re una vita che abbia dav­ve­ro un sen­so diven­ta sem­pre più impossibile.

Par­tia­mo dai “fal­si dei” per eccel­len­za: la medi­ci­na, la reli­gio­ne e la scien­za. Fat­te sal­ve le inne­ga­bi­li quan­to rare ecce­zio­ni, oggi ci tro­via­mo in un mon­do in cui la ricer­ca medi­ca è domi­na­ta al 99% dal­le mul­ti­na­zio­na­li far­ma­ceu­ti­che, la cui logi­ca non ha nul­la a che vede­re con il ser­vi­zio all’uo­mo ma esclu­si­va­men­te con il pro­fit­to dei pro­pri azio­ni­sti. Il risul­ta­to è sot­to gli occhi di tut­ti: inte­re gene­ra­zio­ni di far­ma­ci i cui effet­ti col­la­te­ra­li a bre­ve, medio e lun­go ter­mi­ne pro­du­co­no spes­so più dan­ni di quan­to non risol­va­no. Pra­ti­che vac­ci­na­li ini­que, con “bor­da­te” anche di sei diver­si vac­ci­ni som­mi­ni­stra­ti con­tem­po­ra­nea­men­te (e solo un idio­ta può pen­sa­re che que­sto non pro­du­ca effet­ti col­la­te­ra­li ed even­ti avver­si). Ma non solo: malat­tie per cui non vie­ne nep­pu­re cer­ca­ta una cura per­chè riguar­da­no un nume­ro di esse­ri uma­ni trop­po esi­guo per rap­pre­sen­ta­re un busi­ness di suc­ces­so, o addi­rit­tu­ra malat­tie che ven­go­no let­te­ral­men­te inven­ta­te varian­do i para­me­tri di rife­ri­men­to dei test che le indi­vi­dua­no (vedi l’i­per­ten­sio­ne, ad esempio).

Nel­la scien­za il pano­ra­ma non è diver­so: come nel caso del­la medi­ci­na ci sono sem­pre per­so­ne mera­vi­glio­se, che si dedi­ca­no dav­ve­ro alla ricer­ca per il pia­ce­re di tro­va­re la veri­tà, ma anco­ra si trat­ta del­l’ec­ce­zio­ne e non del­la rego­la. O quan­to­me­no di ecce­zio­ni il cui lavo­ro non tro­va alcu­no sboc­co nel­la vita di tut­ti i gior­ni. Vedi ad esem­pio il moto­re ad idro­ge­no, che potreb­be risol­ve­re in un nano­se­con­do tut­ti i pro­ble­mi di inqui­na­men­to, se non fos­se che i pae­si del­l’O­PEC, poten­ti come sono, fan­no di tut­to per­chè meto­di alter­na­ti­vi al petro­lio non tro­vi­no alcu­no sboc­co indu­stria­le.

Ma sen­za sta­re a fare casi par­ti­co­la­ri, è tut­to il mon­do scien­ti­fi­co che si muo­ve sem­pre nel­la più gran­de ottu­si­tà, soste­nen­do anco­ra un meto­do secon­do il qua­le se una cosa non può esse­re misu­ra­ta allo­ra non esi­ste, anche se sap­pia­mo per­fet­ta­men­te che qua­lun­que misu­ra­zio­ne dipen­de dal­lo stru­men­to che la ese­gue. Una scien­za che si dedi­ca al miglio­ra­men­to del­le con­di­zio­ni uma­ne ma solo di quel­la par­te di uma­ni­tà che è in gra­do di paga­re. Mul­ti­na­zio­na­li come la Mon­san­to, che tut­ti ormai cono­sco­no per la cri­mi­nal­men­te pira­te­sca atti­tu­di­ne alla ven­di­ta di qua­lun­que por­ca­ta fac­cia business.

Nel­le gran­di reli­gio­ni mono­tei­sti­che, che dav­ve­ro potreb­be­ro tra­ghet­ta­re l’u­ma­ni­tà ver­so una spi­ri­tua­li­tà degna di que­sto nome, non tro­via­mo altro che squal­lo­re, cri­mi­na­li­tà e tiran­nia. Con figu­ri come il car­di­nal Bagna­sco e le sue stron­za­te su Gay, abor­to e matri­mo­nio, per non par­la­re del­la osce­na coper­tu­ra nei con­fron­ti del­la pedo­fi­lia, oppu­re con le ben note assur­di­tà oscu­ran­ti­ste del­l’I­slam e con rela­ti­vi com­por­ta­men­ti cri­mi­na­li del­le fran­ge estre­mi­ste come ISIS e com­pa­gnia brut­ta.

La ricer­ca inte­rio­re, l’e­vo­lu­zio­ne spi­ri­tua­le del­l’uo­mo non sono un meto­do: sono una via da per­cor­re­re a tut­ti i costi. E que­sto per­chè nes­su­na evo­lu­zio­ne può aver luo­go sen­za un impe­gno rea­le, pra­ti­co, defi­ni­to. Cer­to, a furia di dai e dai, da qual­che par­te pri­ma o poi arri­ve­re­mo tut­ti. Ma in chis­sà quan­ti mil­len­ni e incar­na­zio­ni, se non ci deci­dia­mo a fare ciò che dav­ve­ro è neces­sa­rio fare, e con la mas­si­ma serietà.

Oggi ci sono mol­ti meto­di, di cui la gran par­te per­fet­ta­men­te inu­ti­le, quan­to non com­ple­ta­men­te fal­sa. E ci sono miria­di di cial­tro­ni che lo san­no e se ne fre­ga­no, con­ti­nuan­do a pro­pa­la­re igno­ran­za quan­do non oscu­ri­tà, spes­so tra­ve­sten­do­le da veri­tà, sem­pli­ce­men­te con l’u­so mira­to di paro­le ed emotivo. 

Ma nes­su­na di que­ste cose, anche in quei raris­si­mi casi in cui tra­smet­te qual­co­sa di ogget­ti­vo, ha la ben­ché mini­ma capa­ci­tà di cam­biar­ci den­tro, di evol­ve­re il nostro inte­rio­re. Ma han­no una gran­dis­si­ma pre­sa sul pub­bli­co igno­ran­te, per­chè pro­met­to­no un cam­bia­men­to sen­za alcun impe­gno, sen­za alcun vero sfor­zo che inve­ce è indi­spen­sa­bi­le quan­do si per­cor­re un’au­ten­ti­ca via.

Ascol­ta­re le cial­tro­na­te di sedi­cen­ti “ope­ra­to­ri ange­li­ci” che sosten­go­no di esse­re in con­tat­to con chis­sà qua­le enti­tà cele­ste che non ha altro da fare che aiu­ta­re noi pove­ri esse­ri uma­ni non solo è inu­ti­le in quan­to non por­ta ad alcun rea­le cam­bia­men­to ma è sostan­zial­men­te dan­no­so per­chè ci impe­di­sce di anda­re a cer­ca­re ciò che dav­ve­ro pro­dur­reb­be un cam­bia­men­to auten­ti­co, pro­fon­do, vero.

Fre­quen­ta­re cor­si di grup­pi sedi­cen­ti spi­ri­tua­li che pro­pi­na­no una visio­ne set­ta­ria e sepa­ra­ti­sta che li vede come uni­ci depo­si­ta­ri del­la veri­tà non è altro che dare adi­to al vero ter­re­no su cui si basa­no: il pote­re e il denaro.

Casca­re in ogni “per­cor­so” che nomi­ni la paro­la “quan­ti­sti­co” solo per­chè non si ha la ben­ché mini­ma idea di cosa dav­ve­ro sia la fisi­ca quan­ti­sti­ca, è pura idio­zia e non pro­du­ce nien­te altro che sof­fe­ren­za o, nel miglio­re dei casi, inu­ti­le esbor­so di denaro.

Esi­ste una tec­no­lo­gia inte­rio­re, ma non è quel­la che vie­ne trop­po spes­so pro­pa­la­ta per tale. Esi­sto­no le vie, e quel­le ci sono da sempre. 

Il pro­ble­ma vero è: sia­mo dav­ve­ro dispo­sti a per­cor­rer­le? Sia­mo dav­ve­ro dispo­sti a cam­bia­re la nostra vita, attual­men­te orien­ta­ta in una dire­zio­ne che non por­ta da nes­su­na par­te, per met­ter­ci a per­cor­re­re una vera via?

La rispo­sta, nel­la mag­gior par­te dei casi è: no! Non sia­mo dispo­sti a cam­bia­re una sola vir­go­la del­la nostra ingan­ne­vol­men­te como­da, dora­ta gab­bia che scam­bia­mo per vita.

Spe­ra­re che le cose cam­bi­no, con­ti­nuan­do a com­por­tar­ci nel mede­si­mo modo, è pura follia!

Ed è per que­sto che in que­sta epo­ca, in que­sto mon­do buio, l’o­scu­ri­tà avanza. 

Con­di­vi­di

Comments are closed.