Sanzioni alla Russia: con lo stop al gasdotto South Stream l’Italia perde 3,6 miliardi di euro.

Quan­to è costa­to fino­ra all’I­ta­lia asse­con­da­re le san­zio­ni volu­te dagli USA? Nes­su­no lo sa dav­ve­ro, tan­to­me­no io. Ma, a quan­to pare, al gover­no non fre­ga asso­lu­ta­men­te nul­la, così come non fre­ga nul­la fare qual­co­sa per ovvia­re alla sem­pre peg­gio­re situa­zio­ne eco­no­mi­ca ita­lia­na, cosa evi­den­te non solo dal­le scem­piag­gi­ni buro­cra­ti­che, fisca­li e ammi­ni­stra­ti­ve di recen­te varo, ma anche da fat­ti come que­sto, ripor­ta­to da “La Stampa”.

Putin che, come det­to e ripe­tu­to non è né un’e­du­can­da né un fan­fa­ro­ne come i poli­ti­ci di nostra cono­scen­za (e non solo ita­lia­ni), ha sem­pli­ce­men­te chiu­so il pro­get­to South Stream.

Per chi non lo sapes­se, South Stream è (o meglio: era) un pro­get­to per la costru­zio­ne di un gasdot­to di con­nes­sio­ne diret­ta tra la Rus­sia e l’U­nio­ne Euro­pea, il cui trac­cia­to si svol­ge­va esclu­si­va­men­te su ter­ri­to­ri comu­ni­ta­ri; il pro­get­to coin­vol­ge­va Eni per l’I­ta­lia con un indot­to pre­vi­sto di 3,6 miliar­di di euro.

Ora, gra­zie all’i­dio­zia di un’I­ta­lia che non rie­sce a sta­re drit­ta sul­le pro­prie gam­be, gra­zie alla peg­gio­re clas­se poli­ti­ca di tut­ti i tem­pi, quei miliar­di di Euro se ne sono anda­ti giù nel cesso.

Sem­pre per fare un favo­re agli Sta­ti Uni­ti, ovvia­men­te, ai qua­li, altret­tan­to ovvia­men­te, non fre­ga asso­lu­ta­men­te nien­te di quan­to ci rimet­ta­no gli allea­ti nel segui­re i loro diktat.

Ora io mi chie­do: come è pos­si­bi­le una tale immen­sa ceci­tà eco­no­mi­ca e politica?

Come si può esse­re così incre­di­bil­men­te dei bece­ri igno­ran­ti nel met­te­re in pie­di misu­re che por­ta­no a rea­zio­ni come que­sta, il cui impor­to in ter­mi­ni di per­di­te è più che impor­tan­te per un Pae­se come l’I­ta­lia, sul­l’or­lo del disa­stro, sen­za ave­re nul­la in cambio?

Non lo so! Non rie­sco a capir­lo! Il fat­to peral­tro è che non si può nem­me­no più dire che sia col­pa di un voto ita­lia­no: e que­sto per­chè sia­mo al TERZO GOVERNO CHE NON VIENE ELETTO dai cittadini.

Come dice­va Bud Fox a Gor­don Gek­ko in Wall Street:

“Quan­d’è che basta?”

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