Crimea verso la Russia: l’Unione Europea deve solo tacere

La Cri­mea ha vota­to in un refe­ren­dum (più che altro un ple­bi­sci­to, visto il 96.6% di voti favo­re­vo­li) il distac­co dal­l’U­crai­na e di con­se­guen­za dal­la Unio­ne Euro­pea, per annet­ter­si alla Russia.

Al di là di tut­te le con­si­de­ra­zio­ni socio­po­li­ti­che pos­si­bi­li sul­l’U­crai­na e su tut­to il resto, come può l’U­nio­ne Euro­pea arro­gar­si il dirit­to di dichia­ra­re ille­ga­le un refe­ren­dum in cui un popo­lo deci­de in pie­na coscien­za che non glie­ne può fre­ga­re di meno del­l’Eu­ro­pa e che pre­fe­ri­sce sta­re in Russia?

La rispo­sta, ovvia, è: non può! Io spe­ro che la cosa sia evi­den­te per tut­ti, ma pen­so che val­ga la pena sot­to­li­near­lo: NON PUO’!

Poi potre­mo par­la­re del fat­to che la scel­ta del­la Cri­mea pos­sa esse­re discu­ti­bi­le, e che le coscien­ze popo­la­ri sia­no sta­te più o meno gui­da­te nel sen­so fina­le, ma intan­to l’U­nio­ne Euro­pea la deve pian­ta­re di rom­pe­re i maro­ni agli sta­ti sovrani.

Più pas­sa il tem­po e più l’UE rive­la tut­ta la pro­pria arro­gan­za e la pro­pria avi­di­tà non limi­tan­do­si di fat­to a espri­me­re un dis­sen­so, ma arri­van­do addi­rit­tu­ra ad emet­te­re san­zio­ni ver­so un Pae­se che ha deci­so di fare altro.

Non ha sen­so! Que­sta non è più demo­cra­zia ma dit­ta­tu­ra economica.

E poi dite­mi che non l’a­ve­vo pre­vi­sto: Demo­cra­zia e tota­li­ta­ri­smo rovesciato

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Carlo Bruno

D’ac­cor­dis­si­mo con Fran­ce­sco. Per una logi­ca per­ver­sa i buo­ni dob­bia­mo esse­re sem­pre noi occi­den­ta­li e gli altri sem­pre i cattivi,
Dove sta scritto?
Biso­gna ricor­da­re che l’at­tua­le gover­no ucrai­no è sali­to al pote­re con un col­po di sta­to, quel­lo pre­ce­den­te pote­va pia­ce­re o non pia­ce­re ma era comun­que sta­to eletto.
Se si vuo­le fare un para­go­ne vero­si­mi­le con l’I­ta­lia biso­gna ipo­tiz­za­re un col­po di sta­to a Roma e un gover­no gol­pi­sta che dimo­stra da subi­to un sen­ti­men­to anti­ger­ma­ni­co. Gli altoa­te­si­ni si sen­to­no in peri­co­lo e chie­do­no soc­cor­so all’Au­stria che invia un con­tin­gen­te a pro­te­zio­ne del­le popo­la­zio­ni del­l’Al­to Adi­ge. (Oltre­tut­to i Rus­si non han­no avu­to alcu­no biso­gno di scon­fi­na­re con le pro­prie trup­pe per­chè in Cri­mea c’è già una base rus­sa in base a pre­ce­den­ti accor­di pre­si col gor­ver­no Ucraino).
Nei gior­ni suc­ces­si­vi al gol­pe di Mai­dan ci sono sta­te parec­chie mani­fe­sta­zio­ni di aggres­si­vi­tà ver­so le popo­la­zio­ni rus­se dell’Ucraina.
Un auto­bus di rus­si è sta­to rag­giun­to da col­pi di pisto­la per for­tu­na sen­za con­se­guen­ze. Può bastare?
Ma Nel­vis, non è pro­prio in Vene­to che in que­sti gior­ni si è fat­to un refe­ren­dum onli­ne sul­l’in­di­pen­den­za dall’Italia?
Se nel dopo­guer­ra aves­si­mo pro­tet­to i nostri Ita­lia­ni in Jugo­sla­via avrem­mo evi­ta­to le foi­be, non ti pare?
Le trup­pe rus­se non han­no attac­ca­to nes­su­no ma solo pre­si­dia­to il ter­ri­to­rio per scon­giu­ra­re ven­det­te e ritor­sio­ni degli Ucrai­ni e dal­le imma­gi­ni tra­smes­se anche dal­le tv occi­den­ta­li si vedo­no solo sce­ne di gen­te che festeg­gia l’ar­ri­vo del­le trup­pe rus­se come quan­do gli Ame­ri­ca­ni arri­va­ro­no da noi nel ’45.