Il nostro piccolo, grande Sole Blu

Qual­che tem­po fa (chie­do venia per il tan­to tem­po pas­sa­to) qual­cu­no mi ha chie­sto di par­la­re di que­sto argomento.

Lo fac­cio volentieri.

Il Sole Blu cui fac­cio spes­so rife­ri­men­to altro non è che… il nostro cuo­re. Non quel­lo fisi­co, si inten­de, ma quel­lo sot­ti­le, il nostro mera­vi­glio­so Ana­ha­ta, che risplen­de di una sua magi­ca luce blu.

Io lo chia­mo Sole per­chè è il cen­tro del nostro siste­ma. Un po’ come se fos­se una por­ta prin­ci­pa­le. Noi uomi­ni occi­den­ta­li sia­mo abi­tua­ti a con­si­de­ra­re la men­te come la zona più impor­tan­te e dun­que rite­nia­mo che la testa sia la por­ta da cui tut­to può passare.

Ecco, giu­sto per segna­la­re, quel­lo che dico da qui in poi, ha una valen­za per­so­na­le. Non per­chè riten­ga che in altri esse­ri la fac­cen­da fun­zio­ni diver­sa­men­te, anzi, sono con­vin­to che sia esat­ta­men­te così per tut­ti, ma dato che stia­mo par­lan­do di mate­rie inte­rio­ri, pre­fe­ri­sco far rife­ri­men­to a ciò che attie­ne la mia sfe­ra di per­so­na­le esperienza.

Ripren­den­do quan­to det­to pri­ma, mol­ti riten­go­no la testa come pun­to prin­ci­pa­le. Per quan­to mi riguar­da non esi­ste altro che il cuo­re. Oh, si, ovvio che la testa la uso o, quan­to meno, ci provo.

Ma a gui­dar­mi è il cuo­re, il mio Sole Blu. E’ attra­ver­so di lui che cer­co di com­pren­de­re cosa acca­de intor­no a me. Mi rivol­go a lui anche quan­do desi­de­ro sen­ti­re dav­ve­ro, non solo per­ce­pi­re, ma pro­prio entra­re in con­tat­to con qual­co­sa o qual­cu­no. Per­si­no quan­do mi incaz­zo come una bestia uso il cuo­re – non lo sape­va­te che il cuo­re si può incazzare? :)))) -

Lui mi fa pian­ge­re quan­do mi fa com­muo­ve­re, per­chè non vuo­le che mi nascon­da. Lui mi fa abbrac­cia­re qual­cu­no che davan­ti a me vor­reb­be stran­go­lar­mi, per­chè capi­sce più di me quan­to quel­la per­so­na ne abbia bisogno.

Ed è sem­pre lui che mi per­met­te di fare la cosa più bel­la di tut­te: amare.

Quel­la cosa che ti per­met­te di scal­da­re chi ha fred­do, di sazia­re chi ha fame, di aiu­ta­re chi è in dif­fi­col­tà, di sen­tir­ti scio­glie­re di fron­te a due occhi che cono­sci da mil­le vite ma anche di fron­te a due occhi che non hai mai visto pri­ma ma che ti stan­no dan­do il loro per­mes­so di entra­re nell’anima.

Quel­la cosa che ti per­met­te di lascia­re entra­re den­tro di te chiun­que ne abbia voglia, anche se poi fini­sce per com­bi­na­re dei gran­dis­si­mi casini.

Quel­la cosa che ti fa com­muo­ve­re men­tre inspi­ri l’e­spi­ro di una don­na men­tre fai l’a­mo­re con lei, per poter entra­re più al suo interno

Quel­la cosa che ti con­sen­te di anda­re avan­ti, sem­pre, un pas­so dopo l’al­tro, quan­do tut­to sem­bra esse­re per­du­to, solo per­chè… è quel­lo che devi fare.

Quel­la cosa che ti con­sen­te di soste­ne­re chi cade (maga­ri caden­do tu stes­so un atti­mo dopo) e rial­zar­si assie­me, maga­ri con un bestem­mia, ma comun­que rialzarsi.

Quel­la cosa che ti con­sen­te di vede­re que­sto mon­do per quel­la incre­di­bi­le mera­vi­glia che è!

Ecco Fabio… maga­ri qual­co­sa ho tenu­to anco­ra per me, ma spe­ro di aver­ti det­to qual­co­sa di utile.

Gra­zie per la tua domanda!

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3 Commenti
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Fede

Bel­la doman­da Fabio. Bel­lis­si­ma rispo­sta Franz. :war­rior:

francesco

Gra­zie Franz!

Fabio

anco­ra Gra­zie, Franz