Edgar Rice Burroughs, famoso in Italia per aver inventato il personaggio di Tarzan, è anche uno dei padri della fantascienza.
Il suo Ciclo di Marte, undici romanzi scritti negli anni ’40, fu uno dei più famosi e pose alcune delle pietre miliari della science fiction moderna.
Da “La principessa di Marte” è tratta la trama del film John Carter di Marte, prodotto davvero ben riuscito di Andrew Stanton, in questi giorni in uscita nelle sale italiane.
Ritmo studiato a tavolino, senza la benchè minima falla. Personaggi riusciti perfettamente, compresa la macchietta del mostro superveloce che si rivela un secondario fantastico.
Il 3D per una volta è realizzato in modo impeccabile, complice anche la stragrande quantità di computer grafica, ma comunque rende benissimo anche nelle scene girate senza CGI, coinvolgendo lo spettatore e rendendo notevolmente grazia alle scene d’azione, realizzate con maestria e grande fantasia realizzativa, anche grazie al budget colossale messo a disposizione dalla Disney (300 milioni di dollari non sono esattamente bruscolini!)
Recitazione ai giusti livelli (menzione speciale per Mark Strong, nella parte del Tern Matai Shang), e un fascino decisamente notevole per Lynn Collins nella parte della Principessa Dejah Thoris.
Da vedere, non c’è dubbio!
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