Slan di A.E. Van Vogt

Scrit­to nel lon­ta­no 1940, Slan è uno dei più gran­di roman­zi di fan­ta­scien­za mai scrit­ti dal­l’u­ni­ver­sal­men­te rico­no­sciu­to mae­stro, A.E. Van Vogt.

Samuel Lann è uno scien­zia­to gene­ti­co che rie­sce ad otte­ne­re degli esse­ri uma­ni dota­ti di facol­tà tele­pa­ti­che, carat­te­riz­za­ti da due sot­ti­lis­si­me anten­ne che, fluen­do insie­me ai capel­li, con­sen­to­no loro di leg­ge­re il pen­sie­ro altrui median­te l’u­so di una zona del cer­vel­lo iper­svi­lup­pa­ta rispet­to alla popo­la­zio­ne uma­na “nor­ma­le”.

Ma agli uomi­ni que­sto non va giù, e fini­sco­no per sca­te­na­re una guer­ra di epu­ra­zio­ne con­tro que­sti esse­ri, chia­ma­ti “SLAN”, dal­le ini­zia­li del loro creatore.

Jom­my Cross è uno di que­sti esse­ri. Dota­to di pote­ri svi­lup­pa­tis­si­mi rispet­to ai suoi simi­li, gra­zie ad essi cre­sce anche con una sor­ta di genio scien­ti­fi­co per cui svi­lup­pa una for­ma di ener­gia ato­mi­ca pura e com­ple­ta­men­te sot­to con­trol­lo, che uti­liz­ze­rà per fer­ma­re la car­ne­fi­ci­na del­la guer­ra razziale.

Il tema del­la xeno­fo­bia è estre­ma­men­te radi­ca­to negli scrit­to­ri degli anni ’40 ma quel­lo che lo dif­fe­ren­zia da altri roman­zi simi­li è il genio di Van Vogt, la sua magia espres­si­va e la capa­ci­tà di gene­ra­re inte­ri pae­sag­gi inte­rio­ri in cui i pro­ta­go­ni­sti si muo­vo­no con pre­ci­so rispet­to del­le leg­gi inerenti.

La tra­ma è avvin­cen­te, ti pren­de imme­dia­ta­men­te con se’ e non ti mol­la più fino alla fine, dopo 250 pagi­ne di col­pi di sce­na, intri­ghi e rea­liz­za­zio­ni scien­ti­fi­che oltre l’immaginabile.

Uno di quei roman­zi che si leg­ge in un sof­fio, e che quan­do lo fini­sci pro­prio ti dispiace.

Una pie­tra milia­re del­la let­te­ra­tu­ra fan­ta­scien­ti­fi­ca che non può man­ca­re nel­la biblio­te­ca degli appas­sio­na­ti del genere.

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jackll

Non man­che­rò di leggerlo !