In principio fu Lupercus Faunus. Un Dio del pantheon antico, a cui era legata la complessa tradizione della lupercalia (il lupercale è la grotta dove Romolo e Remo furono allattati dalla mitica lupa, secondo la leggenda).
Durante la festa relativa, era in uso una vera e propria lotteria d’amore, durante la quale si immettevano in una coppa i nomi di ragazzi e ragazze che poi venivano estratti a sorte per formare delle coppie che per un anno si sarebbero date da fare per alzare le sorti demografiche della comunità.
Una festa pagana alla quale, come al solito, la chiesa cattolica, arruffona e reazionaria, decise di porre fine sostituendola con quella di San Valentino, vescovo di Terni giustiziato per aver contravvenuto all’editto di Claudio II sposando una ragazza cristiana con un centurione romano.
Da qui la festa di San Valentino.
Oggi un grandissimo business, con un giro d’affari miliardario, in cui effettivamente, si “fa la festa agli innamorati“, pelando loro il portafogli a furia di regali e cene.
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1 Comment
Interessante l’origine di questa festa..mi ha fatto ridere ma è veritierala frase “fa la festa agli innamorati“, pelando loro il portafogli a furia di regali e cene.
:muah: