Gli USA vogliono poter spegnere internet… come se non potessero già farlo.

Leg­go que­sto arti­co­lo su “La Stam­pa”, e mi fac­cio dav­ve­ro quat­tro risate.

Uno scrit­to dai toni allar­man­ti sul fat­to che il Pre­si­den­te Oba­ma sta­reb­be chie­den­do al Con­gres­so USA il per­mes­so per poter spe­gne­re inter­net in caso di emer­gen­za cibernetica.

Mi fac­cio quat­tro risa­te per­chè, in real­tà, è cosa abba­stan­za nota nel set­to­re che que­sta pos­si­bi­li­tà gli Sta­ti Uni­ti ce l’han­no da sempre.

I 13 root ser­ver spar­si in altret­tan­te loca­li­tà segre­te infat­ti, sono di pro­prie­tà degli USA. Non solo; è altret­tan­to noto che qua­si tut­ti i rou­ter pri­ma­ri di bac­k­bo­ne sono di pro­rie­tà ame­ri­ca­na come, soprat­tut­to, i prin­ci­pa­li satel­li­ti per telecomunicazioni.

Dagli Sta­ti Uni­ti tran­si­ta il 75% del traf­fi­co inter­net mon­dia­le di rilie­vo, soprat­tut­to quel­lo commerciale.

Gmail e Goo­gle, i prin­ci­pa­li depo­si­ti mon­dia­li di dati, sono ame­ri­ca­ni, così come lo sono altri colos­si del­le comunicazioni.

E’ vero che il pro­to­col­lo IP pre­ve­de il dirot­ta­men­to auto­ma­ti­co di segna­le qua­lo­ra un nodo non fos­se rag­giun­gi­bi­le ma è altret­tan­to vero che il rerou­ting è ope­ra­to ad un cer­to pun­to dai gros­si “cen­tra­li­ni” nazio­na­li e con­ti­nen­ta­li, qua­si tut­ti di pro­prie­tà di com­pa­gnie diret­ta­men­te o indi­ret­ta­men­te con­trol­la­te dagli USA.

Per­tan­to, se dav­ve­ro Oba­ma voles­se “spe­gne­re” inter­net, già oggi non ci vor­reb­be mol­to. Più o meno 24 ore.

E non cre­de­te alla stron­za­ta che stia chie­den­do il per­mes­so di far­lo solo in caso di emer­gen­za, dato che nel­la pro­po­sta di leg­ge (che sicu­ra­men­te ver­rà rati­fi­ca­ta), tale emer­gen­za non vie­ne descrit­ta per nulla.

Inol­tre, nel­la stes­sa pro­po­sta, ven­go­no con­fe­ri­ti pote­ri straor­di­na­ri alle agen­zie di sor­ve­glian­za, per con­sen­ti­re loro di fare più o meno quel­lo che voglio­no con i com­pu­ter di chiunque.

E mi sono fat­to altre quat­tro, vera­men­te gras­se, risa­te di fron­te alla seguen­te fra­se di Dario Cor­ra­di­no, trat­ta sem­pre da un arti­co­lo su “La Stam­pa”, in cui il gior­na­li­sta così rispon­de alla doman­da su cosa acca­dreb­be fer­man­do i root server:

La navi­ga­zio­ne Inter­net sareb­be seria­men­te com­pro­mes­sa, ma non bloc­ca­ta. Potrei infat­ti in teo­ria con­ti­nua­re a con­net­ter­mi a un sito web uti­liz­zan­do il suo indi­riz­zo IP, nume­ri­co. Inol­tre in rete esi­sto­no ormai altre gerar­chie di con­nes­sio­ne ana­lo­ghe a quel­la uffi­cia­le che sareb­be pos­si­bi­le uti­liz­za­re eli­mi­nan­do il disa­gio in tem­pi rela­ti­va­men­te brevi.

Gli IP nume­ri­ci, dice lui. Si, come no… e chi te li da gli IP nume­ri­ci di un sito, una vol­ta che quel sito non è più rag­giun­gi­bi­le tra­mi­te il nor­ma­le indi­riz­zo? E quan­d’an­che si riu­scis­se a tro­va­re il sud­det­to IP (ad esem­pio per­chè sal­va­to nel­la cache del com­pu­ter) con­si­de­ran­do che il 70% dei rou­ter è spen­to, come dia­vo­lo si potreb­be fare a rag­giun­ge­re il sito cercato?

Con­si­de­ra­to che la mag­gior par­te del­le comu­ni­ca­zio­ni pas­sa dai rou­ter ame­ri­ca­ni, inol­tre, ci sareb­be­ro enor­mi dif­fi­col­tà anche dal pun­to di vista del­le comu­ni­ca­zio­ni video, tele­fo­ni­che e fax, per non par­la­re di tut­ti quel­li che uti­liz­za­no ser­vi­zi come Gmail, Yahoo e altri per la posta.

Quin­di la rispo­sta è: for­se Oba­ma non potreb­be spe­gne­re la rete del tut­to, ma il risul­ta­to sareb­be ugual­men­te la para­li­si del 95% dei siste­mi di comunicazione.

Ecchec­caz­zo… dicia­mo le cose come stan­no, please!


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4 Commenti
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Ailinen

Sarà un caso che l’An­sa par­li del­la cat­tu­ra di spie rus­se in America?

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/06/28/visualizza_new.html_1847538990.html

Il Veronesi

Ed io pos­so testi­mo­nia­re che il Franz dice­va que­ste cose diver­si anni fa!
:wow: :wow: :wow:
Comun­que a pro­po­si­to di coin­ci­den­ze, Franz, te ne ho gira­ta una dav­ve­ro incredibile!