Mamma a 57 anni. Il padre ne ha 70. Quando il figlio ne avrà 18…

…Lei ne avrà 75 e lui 88.

Del biso­gno di mater­ni­tà ho già par­la­to in pas­sa­to. Ma qui, secon­do me, par­lia­mo di man­can­za di ragio­na­men­to. Mi chie­do dav­ve­ro que­sti due signo­ri cosa pen­si­no di poter offri­re ad un esse­re uma­no nel­l’ar­co più impor­tan­te del­la sua vita.

Ovve­ro quel­lo che va da 0 a cir­ca 20 anni.

Quan­do que­sti due neo geni­to­ri ave­va­no 25 anni, la con­di­zio­ne di matu­ri­tà era deci­sa­men­te diver­sa. 32 anni fa, infat­ti, a 25 anni eri in pro­cin­to di spo­sar­ti, quan­do non ave­vi già avu­to il tuo pri­mo figlio.

Nel­la mag­gio­ra par­te dei casi ave­vi comun­que già una tua vita, un tuo lavo­ro, una tua famiglia.

Oggi è diver­so. Le gio­va­ni cop­pie con­vo­la­no (quan­do ci rie­sco­no) a con­vi­ven­za o noz­ze intor­no ai 30 – 35 anni, o giù di lì. Que­sto per dire che oggi a 20 anni si è poco più che ado­le­scen­ti, nel­la media, naturalmente.

E, se tan­to mi da tan­to, tra die­ci anni le cose si spo­ste­ran­no anco­ra più in là.

Come pen­sa­no que­sti due geni­to­ri di sta­re vici­ni al loro figlio o figlia, quan­do i loro ricor­di del­l’a­do­le­scen­za saran­no così distan­ti nel tem­po e nel­le modi­fi­ca­zio­ni socia­li da esse­re com­ple­ta­men­te inco­mu­ni­ca­bi­li o inu­ti­li per que­sto gio­va­ne esse­re umano?

Come pen­sa­no di poter par­la­re di ses­so o dei pro­ble­mi ado­le­scen­zia­li, quan­do gli usi e i costu­mi del­l’e­po­ca futu­ra saran­no così lon­ta­ni da quel­li da loro sperimentati?

Se sarà un maschio, come pen­sa­no di poter gio­ca­re con lui, quan­do sarà un torel­lo di 16 anni con gli ormo­ni a palet­ta e musco­li fre­schi di fab­bri­ca? E se sarà una figlia? Quan­do avrà il suo pri­mo rap­por­to ses­sua­le, in un mon­do che non rie­sco nep­pu­re a imma­gi­na­re come sarà, cosa pen­sa­no di poter­le dire?

Fal­li­ran­no, mi pare ovvio.

E comun­que, in ulti­ma ana­li­si, viste le sta­ti­sti­che e la ten­den­za gene­ri­ca, mi pare altret­tan­to ovvio che que­sto vir­gul­to dei nostri tem­pi assur­di avrà prin­ci­pal­men­te un uni­co pro­ble­ma, ma bel­lo grosso.

Quel­lo di assi­ste­re due vec­chiet­ti quan­do per lui sareb­be il momen­to di spe­ri­men­ta­re ben altro.

E i gior­na­li han­no il corag­gio di chia­mar­lo “lie­to evento”…

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5 Commenti
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Giuseppe

Pro­ba­bil­men­te il gio­va­ne si pre­oc­cu­pe­rà di più del lasci­to patri­mo­nia­le che i due “egoi­sti” han­no mes­so da par­te per lui.

Ailinen

Egoi­smo puro.…
Trop­pa dif­fe­ren­za d’età.…
Una cosa asso­lu­ta­men­te sen­za senso.

jackill

Sei un pò trop­po pessimista!
Io non me la sen­to di cri­ti­ca­re cer­te scelte,se di scel­ta si tratta.
Oggi vedo per­so­ne “adul­te” che rie­sco­no a tra­smet­te­re meno di nul­la alla pro­pria prole
e sen­to rag­gio­na­men­ti da que­sti “gio­va­ni” geni­to­ri che mi fan­no let­te­ral­men­te odia­re la mag­gior par­te di que­sti genitori.
Tu dici: che futu­ro avrà que­sto neo­na­to con geni­to­ri così vec­chi ? Solo il tem­po sarà testimone,e for­se anche noi,ma la cri­ti­ca a prio­ri no !

Valeria

In que­sti casi mi doman­do se saran­no i geni­to­ri a occu­par­si del figlio o lui di loro.
Quan­do que­sto ragaz­zo avrà 18 anni, se non sarà già orfa­no, avrà una bel­la responsabilità…

Baldassare

Vedre­mo… tro­va il tem­po che trova