Qualcos’altro di nuovo è arrivato: Tracce di profumo, a cura di Valeria

Appas­sio­na­ta di mon­ta­gna, chi­mi­ca esper­ta, pra­ti­can­te di Yoga da diver­si anni, Vale­ria ha già scrit­to parec­chie vol­te su Fran­z’s Blog, accet­tan­do di recen­te di diven­tar­ne una col­la­bo­ra­tri­ce fissa.

Da par­te mia pos­so solo dire di esse­re estre­ma­men­te con­ten­to di que­sta col­la­bo­ra­zio­ne, come di quel­la di Ilia, che va ad arric­chi­re ulte­rior­men­te i con­te­nu­ti e gli oriz­zon­ti di que­sto blog.

Il suo “ango­lo” si chia­ma “TRACCE DI PROFUMO”, e gli arti­co­li di que­sto ambi­to pas­se­ran­no come per “pru­ri­ti scien­ti­fi­ci” in home page per poi esse­re rac­col­ti nel­la pagi­na omo­ni­ma dedi­ca­ta che tro­va­te nel menù, subi­to a destra di “pru­ri­ti scientifici”.

Il per­chè del tito­lo, sia del pri­mo arti­co­lo che del­la rubri­ca, lo spie­ga lei, qui di segui­to. Vi lascio quin­di alla lettura.

Gra­zie mil­le, Vale­ria e in boc­ca al lupo per la tua rubrica.

Franz

TRACCE DI PROFUMO

Franz ini­ziò a pub­bli­ca­re i miei arti­co­li in que­sto blog pra­ti­ca­men­te per caso.

A vol­te acca­de che stia­mo con­vo­glian­do gran par­te del­le nostre ener­gie nel rin­cor­re­re qual­co­sa che rite­nia­mo vita­le per noi.

Poi un gior­no, per pura fata­li­tà, può capi­ta­re l’occasione di impe­gnar­ci in qualcos’altro di total­men­te diver­so e del tut­to inatteso.

Potrem­mo allo­ra sco­pri­re che a que­sta atti­vi­tà ci dedi­chia­mo con sor­pren­den­te quan­to inso­spet­ta­bi­le piacere.

E così è acca­du­to a me pro­du­cen­do gli arti­co­li fino­ra scrit­ti per que­sto blog.

La scrit­tu­ra rive­ste un fasci­no par­ti­co­la­re ma ciò che fin dal tem­po in cui ero mol­to gio­va­ne ho sem­pre tro­va­to estre­ma­men­te sedu­cen­te è l’idea del­le com­bi­na­zio­ni e del­la casualità.

Mi rife­ri­sco al fat­to che con sole 21 let­te­re dell’alfabeto si può scri­ve­re la lista del­la spe­sa ma anche la Divi­na Com­me­dia, così come una sequen­za di carat­te­ri del tut­to sen­za senso.

Met­tes­si­mo una scim­mia a digi­ta­re let­te­re a caso sul­la tastie­ra di un com­pu­ter, se potes­se dispor­re – dicia­mo – di qual­che miliar­do di anni di vita, potreb­be scri­ve­re – per puro effet­to pro­ba­bi­li­sti­co – oltre a un inter­mi­na­bi­le insie­me di sim­bo­li pri­vi di signi­fi­ca­to, anche fra­si di sen­so com­piu­to e, addi­rit­tu­ra, inte­ri ver­si del­la Divi­na Com­me­dia, qual­che poe­sia di Leo­par­di o chis­sà quan­ti altri capo­la­vo­ri ancora.

Così ai miei occhi la scrit­tu­ra divie­ne una sor­ta di stra­da, di cammino.

Abbia­mo una cer­ta pro­ba­bi­li­tà di com­por­re un “cam­mi­no armo­ni­co” così come disar­mo­ni­co; pre­gnan­te o del tut­to dis­so­nan­te e vuo­to di contenuto.

Tut­to con sol­tan­to 21 simboli.

Get­tan­do paro­le su un foglio di car­ta e ascol­tan­do­ne pas­so dopo pas­so la musi­ca­li­tà, può len­ta­men­te deli­near­si una “for­ma” che spes­so riflet­te il nostro sen­ti­re più profondo.

Ecco che le fra­si, come una sor­ta di trac­ce che si svol­go­no sul­la pagi­na, sem­bra­no segna­re una via; ricor­da­no Pol­li­ci­no che get­ta sas­so­li­ni bian­chi sul sen­tie­ro che si inol­tra nel bosco per poter, infi­ne, ritro­va­re la stra­da di casa (la via ver­so se stesso).

Allo stes­so modo anch’io get­to paro­le e fra­si che si sno­da­no in un intri­ca­to labi­rin­to, e che mi sospin­go­no alla ricer­ca di trac­ce di pro­fu­mo da tem­po per­du­te eppu­re mai del tut­to dimenticate.

Attra­ver­so il blog que­sti testi diven­go­no come mes­sag­gi in bot­ti­glie di vetro abban­do­na­ti all’oceano informatico.

Chi li rac­co­glie potrà riper­cor­re­re le stes­se stra­de, i mede­si­mi sen­tie­ri che ho per­cor­so io duran­te la loro stesura.

Tut­ta­via, poi­ché l’interpretazione di un con­te­nu­to let­te­ra­rio è sem­pre sog­get­ti­va e del tut­to indi­vi­dua­le, for­se per qual­cu­no i testi potran­no richia­ma­re alla memo­ria fram­men­ti del pro­prio pecu­lia­re “pro­fu­mo per­du­to”, o il suo­no di un’eco lon­ta­na, un’onda che risve­gli qual­co­sa di anti­co, por­ta­tri­ce di un remo­to mes­sag­gio interiore.




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9 Commenti
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sO

😀

Sting

Per le cose che hai scrit­to, ma soprat­tut­to per la sen­si­bi­li­tà e la deli­ca­tez­za, con cui hai acco­sta­to i “sas­so­li­ni”, sono vera­men­te feli­ce di tro­var­ti con rego­la­ri­tà su que­sto blog. Un gran­de IN BOCCA AL LUPO! 😉

Ilia

Quan­do Franz ha accen­na­to a qual­co­s’al­tro di nuo­vo, ave­vo pen­sa­to che potes­si esse­re tu Vale­ria. Scri­ve­rai con una caden­za pre­ci­sa o lasce­rai la cosa all’ispirazione?

In boc­ca al lupo, di talen­to nei hai da vendere. 😉

Sandro

buon ini­zio! 🙂

Fede

Augu­ri!!

Valeria

GRAZIE A TUTTI I VOI E… COME SI SUOL DIRE: CREPI IL LUPO! 😀

Spadina Loretta

QUESTA SERA NON POSSO RESTARE IN SILENZIO, TI MANDO UN ABBRACCIO, CON TUTTO IL MIO CUORE

Valeria

Gra­zie Lory, un bacione!!!!!