Ruini e l’influenza delle religioni nella società. Per una volta sono d’accordo con lui…

Leg­go que­sto arti­co­lo sul sito del­l’UAAR in meri­to alle paro­le di Rui­ni pro­nun­cia­te in un’oc­ca­sio­ne pubblica.

le reli­gio­ni “com­pre­so evi­den­te­men­te il cri­stia­ne­si­mo”, han­no “di per sè non mino­ri tito­li che ogni altra real­tà o feno­me­no socia­le a influi­re sul­la sce­na pub­bli­ca, com­pre­sa la dimen­sio­ne pro­pria­men­te poli­ti­ca”, ma sono comun­que tenu­te al “rispet­to del­le rego­le del­la demo­cra­zia e del­lo sta­to di dirit­to o del­le pro­ce­du­re attra­ver­so le qua­li si for­ma­no e si espri­mo­no le deci­sio­ni politiche”

Per una vol­ta, ben­chè la per­so­na in que­stio­ne non mi ispi­ri alcu­na sim­pa­tia, sia da un pun­to di vista per­so­na­le che da quel­lo che rap­pre­sen­ta, devo dire che ha per­fet­ta­men­te ragio­ne anche se, a tut­ti gli effet­ti, sareb­be sta­to meglio dire che “le reli­gio­ni han­no il difet­to di influi­re…” anzi che il dirit­to di influire.

Comun­que, a par­te que­sta con­si­de­ra­zio­ne, occor­re­reb­be ana­liz­za­re cor­ret­ta­men­te la fra­se e inse­rir­la nel con­te­sto sto­ri­co attua­le, pri­ma di “spa­ra­re” meta­fo­ri­ca­men­te a vista sul contenuto.

Qui si rive­la, anche in modo alquan­to evi­den­te, un pro­ble­ma enor­me che afflig­ge la socie­tà occi­den­ta­le e che, se non con­trol­la­to, fini­rà ine­vi­ta­bil­men­te per distrug­ger­la.

La demo­cra­zia euro­pea è arri­va­ta in quel pun­to ine­vi­ta­bi­le del­la sua sto­ria in cui si tra­sfor­ma in dema­go­gia. Il buo­ni­smo a tut­ti i costi, la tol­le­ran­za fat­ta sten­dar­do, han­no sosti­tui­to la digni­tà e la for­za che ad una demo­cra­zia non dovreb­be­ro mai mancare.

La digni­tà del­le pro­prie idee e dei pro­pri valo­ri e la for­za per difen­der­li.

Il pun­to debo­le di que­sta demo­cra­zia è pro­prio il suo valo­re più pro­mul­ga­to, ovve­ro l’e­gua­glian­za dei dirit­ti. Se tut­ti la pen­sa­no così infat­ti, non c’è pro­ble­ma.

Il casi­no nasce quan­do qual­cu­no, pur pen­san­do che gli altri sono tut­ti degli infe­de­li e quin­di car­ne da macel­lo, va da loro e dice: “Voi dite che sia­mo tut­ti ugua­li. Allo­ra anche noi!!!” e gli occi­den­ta­li giù alla peco­ri­na, quan­do inve­ce biso­gne­reb­be ave­re il corag­gio (e la for­za) di pren­de­re que­sta gen­te e spie­gar­gli che, fino a che con­si­de­re­ran­no se’ stes­si come pre­scel­ti da dio e gli altri come mer­da, non avran­no alcun dirit­to nei con­fron­ti di colo­ro che han­no fat­to del­l’u­gua­glian­za un cre­do.

Alla base del­la fra­se di Rui­ni, cre­do che ci sia pro­prio que­sto ragio­na­men­to. Che ci piac­cia o no, la reli­gio­ne cat­to­li­ca è un baluar­do, for­se l’ul­ti­mo che ci rima­ne, pri­ma di sve­gliar­ci con il muez­zin sul cam­pa­ni­le e la poli­zia reli­gio­sa che impo­ne il cha­dor alle nostre donne. 

Ma l’at­tua­le sta­to di com­ple­ta debo­scia­tez­za poli­ti­ca e socia­le e il buo­ni­smo asso­lu­ti­sta ed idio­ta che ne deri­va, stan­no dimi­nuen­do l’ef­fi­ca­cia que­sto baluar­do. Se le per­so­ne fos­se­ro più sve­glie, vives­se­ro meno in un mora­li­smo com­ple­to e un po’ di più nel­la con­sa­pe­vo­lez­za, allo­ra sba­raz­zar­si del­le reli­gio­ni, di tut­te le reli­gio­ni, non sareb­be un pro­ble­ma.

Ma guar­dia­mo­ci attor­no: se di col­po la reli­gio­ne cat­to­li­ca sva­nis­se nel nul­la, cosa rimar­reb­be a milio­ni di per­so­ne in euro­pa e nel mon­do? Nul­la. Nes­su­na pos­si­bi­li­tà di aggrap­par­si a qual­co­sa per il pro­prio spirito.

Non c’è anco­ra la ten­den­za ad una ricer­ca del divi­no con­dot­ta al di fuo­ri dei det­ta­mi di una reli­gio­ne, ragion per cui nel momen­to in cui la reli­gio­ne cat­to­li­ca doves­se cade­re, que­sti milio­ni di per­so­ne non fareb­be­ro altro che cade­re in un’al­tra reli­gio­ne.

E io non cre­do che a tan­ti fareb­be pia­ce­re vive­re come in Iran o in Iraq.

Quin­di da un cer­to pun­to di vista non pos­so che vede­re nel­le paro­le di Rui­ni un’av­ver­ti­men­to, un moni­to, a ricor­dar­si che le altre reli­gio­ni non devo­no ave­re più dirit­ti del­la nostra.

Cer­to, poi biso­gne­reb­be ricor­da­re a lui che nem­me­no la sua dovreb­be aver­ne più del­le altre e che tut­te insie­me non dovreb­be­ro rom­pe­re le pal­le in uno sta­to lai­co, ma que­sto è un altro paio di mani­che, come si suol dire!

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Cristiano

Sareb­be anche un ragio­na­men­to logi­co, franz, se non fos­se che per seco­li nel nome di un dio cat­to­li­co che masche­ra inve­ce l’u­ma­na sete di dana­ro e pote­re sono sta­ti per­pe­tua­ti orro­ri, distrut­te civil­tà e can­cel­la­ti pen­sie­ri altrui.
Stia­mo viven­do un momen­to impor­tan­te nel qua­le le reli­gio­ni (inte­se come per­so­ne e pen­sie­ri di que­ste) fin’o­ra schiac­cia­te stan­no natu­ral­men­te venen­do a galla.
Dopo la bol­la ini­zia­le in qual­che decen­nio si sta­bi­liz­ze­rà tutto.
Ma fate­mi il pia­ce­re di smet­ter­la di ten­ta­re di pas­sa­re per vit­ti­me: ne ha fat­te più la reli­gio­ne cri­stia­na che qual­sia­si guer­ra del­la sto­ria dell’uomo.

Cristiano

Sfon­di una por­ta aper­ta sul­la neces­si­tà di una cre­sci­ta (socia­le, cul­tu­ra­le, eco­no­mi­ca e, per­chè no, uma­na) per poter far a meno di ami­ci imma­gi­na­ri e di rac­con­ti fantascientifici.
Ma lo sta­to di incer­tez­za, fin­ta sof­fe­ren­za, sacri­fi­cio, sud­di­tan­za – sal­vo poi vaneg­gia­men­ti antro­po­cen­tri­ci che fan­no sor­ri­de­re – che sia­mo abi­tua­ti a sen­tir­ci ripe­te­re da que­sta gran­de orga­niz­za­zio­ne è da anno­ve­ra­re tra le prin­ci­pa­li cau­se del­la gra­ve inca­pa­ci­tà di pren­de­re deci­sio­ni, anche for­ti, le qua­li pro­ba­bil­men­te potreb­be­ro far­ci star meglio.
Sia­mo tut­ti con­sa­pe­vo­li che la reli­gio­ne può aiu­ta­re chi non ha altro in cui cre­de­re (ami­ci­zia, fami­glia, per­so­ne da ama­re – tut­ti valo­ri ovvii che ho appre­so dal­la vita e dal­le per­so­ne che mi cir­con­da­no, mio vero cre­do, non da un col­la­ge di infor­ma­zio­ni sba­glia­te di due­mi­la anni fa) eppu­re, dal mio vis­su­to, pos­so dire che affron­ta­re il lato tan­gi­bi­le del­le cose aiu­ta mol­to di più nel­la solu­zio­ne di pro­ble­mi – così tan­ti, così uma­ni e così comuni.

Un caro saluto.

Giuseppe

Sono dac­cor­do con te, Fraz, quan­do dici che le mas­se han­no anco­ra biso­gno del­le reli­gio­ni (nel nostro caso di quel­la Cri­stia­na). E anche che la Chie­sa Cat­to­li­ca deve rive­de­re “qual­co­si­na” quà e là nei suoi fon­da­men­ti e nel suo modo di porsi.
Stes­sa cosa, pen­so, vale per il con­trol­lo pub­bli­co: pur­trop­po (e dico purtroppo)c’è anco­ra un gran biso­gno del­la Poli­zia (altri­men­ti qui sareb­be il Far West, il più for­te domi­ne­reb­be sul debole).
L’u­ma­ni­tà è anco­ra ben lon­ta­na dal­l’es­se­re auto­co­scien­te ed auto­di­sci­pli­na­ta. Nel frat­tem­po si fa quel che si può.

Giuseppe

Scu­sa Franz, ma non ho capi­to la tua rispo­sta. Con “S i fa quel che si può” inten­de­vo che non pos­so pre­ten­de­re di cam­bia­re il mon­do, ma non è det­to che non mi stia impe­gnan­do nel dare qual­co­sa al mon­do (secon­do le mie possibilità).