L’ultima accade a Pisa, dove con una ordinanza comunale si impone ai cittadini di spegnere la luce e accendere i lumini durante la festa della “Luminaria”, pena multe da 200 a 500 euro. E l’anno prossimo le persone dovranno pure procurarsi il tutto a spese proprie.
Se pensate sia una bufala, andate a leggere questo articolo del Corriere.
Siamo arrivati a questo punto e non credo che ci fermeremo qui. Quando una giunta può decidere impunemente di imporre ai cittadini la partecipazione ad una festa religiosa, sia pure in modo limitato con l’esposizione di luminarie e l’oscuramento delle finestre, significa che siamo andati oltre la fine.
Il tutto sempre grazie al decreto Maroni, che affida ai sindaci la totale autonomia in materia di decoro e ordine pubblico e che da la possibilità a persone come quelle che gestiscono l’amministrazione comunale di Pisa di operare un vero e proprio sopruso nei confronti di coloro ai quali di quella festa, per motivi personali, pratici o di ordine etico, non frega un cazzo.
Da qui al tribunale religioso, alla censura dei libri e alla messa al bando dei testi il passo è molto, molto breve.
E anche la distanza che separa dal rogo non è così grande.
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3 Comments
E si, purtroppo le persone che andavano accendendo roghi in tutta Europa sono le stesse che circolano liberamente nelle strade di adesso…
Eccovi una storia di roghi moderni: una mia amica mi parla di suoi lontani parenti che hanno scritto un romanzo storico ambientato nella Roma del XVII secolo. Il libro è IMPRIMATUR, edito dalla Mondadori nel 2002. Il libro ebbe un discreto successo ma…dopo la terza edizione è scomparso letteralmente dal commercio. Boicottaggio della Chiesa Cattolica? Mah! Chissà! Perché il libro ha subito l’ostracismo di tutte le case editrici italiane e ora è possibile acquistarlo solo pubblicato da una casa editrice straniera? Perché nel libro, basato, se non sbaglio, su vicende storiche vere e documentate, si parla di Papa Innocenzo XI e della sua famiglia (gli Odescalchi). Questi, nelle pieghe della vicenda storica del romanzo, appaiono come dei veri e propri usurai. La cosa pare avere dei fondamenti certi perché ci sono state delle attente ricerche storiche negli Archivi di Stato. Si parla di prestito ad usura agli Olandesi e a Guglielmo di Orange (notoriamente protestanti e nemici della Chiesa Cattolica).
Ora i due scrittori vivono tra Vienna e Roma e continuano a scrivere di vicende storiche scottanti ma…credo che pubblicano all’estero.
Credo che in quanto ad integralismo religiososocialepolitico, il cattolicesimo, fino ad oggi, possa tranquillamente Insegnare a chicchesia: ne sono convintissimo.