Carezze di luce per amanti lontani.

Leg­ge­te­lo un po’ que­sto arti­co­lo sul Corriere. 

Si trat­ta di un siste­ma che per­met­te di orien­ta­re dei fasci di luce sul pro­prio cor­po e con­tem­po­ra­nea­men­te tra­smet­ter­li al cor­po di qual­cu­no che amia­mo, lon­ta­no. Quan­do i fasci gene­ra­ti dai due si incro­cia­no, cam­bia­no colo­re, come se si “emo­zio­nas­se­ro”. 

For­se qual­cu­no pen­se­rà che si trat­ti di una stron­za­ta; a me inve­ce pare una cosa estre­ma­men­te poe­ti­ca, che in più uti­liz­za qual­co­sa di vero: la luce.

Quan­te vol­te si dice di una per­so­na feli­ce, o par­ti­co­lar­men­te armo­ni­ca che è “radio­sa”, che ha un aspet­to “rag­gian­te”? Si par­la di luce, ovvia­men­te. Luce come sim­bo­lo di qual­co­sa di mol­to bel­lo o supe­rio­re o, appun­to, “illu­mi­na­to”.

La con­nes­sio­ne tra Luce e Cono­scen­za (e Pote­re, ovvia­men­te) è pres­so­chè diret­ta in tut­te le lin­gue, sia occi­den­ta­li che orien­ta­li, e in tut­te le ico­no­gra­fie reli­gio­se

La luce inte­sa come mani­fe­sta­zio­ne visi­bi­le del­l’e­ner­gia che, in diver­se con­di­zio­ni vibra­to­rie, si con­den­sa, ral­len­ta fino a for­ma­re la mate­ria

Ecco per­chè leg­gen­do que­sto arti­co­lo riten­go che mol­ti abbia­no pro­va­to all’in­ter­no una sot­ti­le emo­zio­ne di dol­cez­za

Per­chè esse­re acca­rez­za­ti dal­la Luce è il sogno di qua­lun­que esse­re uma­no, con­sa­pe­vo­le o no.

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federico leopardi

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