Iran: impiccato fino al danno cerebrale, poi giù. Ancora qualcuno che vuol dare il voto a gente così?

Esi­ste una male­di­zio­ne ara­ba, non ne cono­sco l’e­sat­ta pro­ve­nien­za ter­ri­to­ria­le. Se non vado erra­to reci­ta cir­ca così:
“Che ti resti­no solo il cer­vel­lo e gli occhi per piangere!”

Oggi sul cor­rie­re, una noti­zia che fa pen­sa­re che in Iran sia sta­ta appli­ca­ta. Un tizio vie­ne con­dan­na­to a mor­te per omi­ci­dio, median­te impic­ca­gio­ne. Non è di cer­to una bel­la mor­te, ma nel­la media abba­stan­za velo­ce, no?

Sba­glia­to. I paren­ti del­la vit­ti­ma paga­no, e il con­dan­na­to non ha la clas­si­ca impic­ca­gio­ne con frat­tu­ra cer­vi­ca­le e mor­te. Vie­ne appe­so len­ta­men­te, e lascia­to lì per alcu­ni minu­ti, dopo­di­chè tira­to giù anco­ra vivo.

Il dan­no cere­bra­le è pra­ti­ca­men­te cer­to, e mol­to pro­ba­bil­men­te il tizio rimar­rà for­te­men­te meno­ma­to. Qua­si cer­ta­men­te gli rimar­ran­no vera­men­te solo un cer­vel­lo malan­da­to e gli occhi per pian­ge­re, ammes­so che rie­sca anco­ra a farlo.

Ora, fer­mo restan­do che non me ne fre­ga nul­la di cosa que­ste per­so­ne fac­cia­no a casa loro, quel­lo che mi chie­do è: vera­men­te qual­cu­no avreb­be anco­ra voglia di con­ce­der­gli il dirit­to di voto in Italia?

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Frederauser

Sono con te Franz, mes­sag­ge­ro di Mada­ma Libertà