OpenID, guerra tra Google e Microsoft: il controllo totale fa troppo gola!

linux_wallpaper_fuck_microsoft.jpgL’ar­ti­co­lo sul Cor­rie­re è di oggi, ma la fac­cen­da giron­zo­la da un po’. La crea­zio­ne di un Ope­nID, cioè un uni­co iden­ti­fi­ca­ti­vo accet­ta­to su tut­ta la rete, è noti­zia vetusta.

Inve­ce di cita­re un arti­co­lo e par­la­re del fat­to però, sta­vol­ta voglio pro­prio par­la­re del­l’ar­ti­co­lo in se’, stra­na­men­te non faci­lo­ne e super­fi­cia­le, in cui si pone l’ac­cen­to sul pro­ble­ma del­la sicu­rez­za. L’u­so di un Ope­nID, per quan­to como­do infat­ti pre­ve­de che chi rila­scia la cer­ti­fi­ca­zio­ne sia auto­ma­ti­ca­men­te in gra­do di cono­sce­re ogni sito su cui il navi­ga­to­re si è autenticato.

14062008197.jpgE’ chia­ro che solo l’i­dea che que­sti dati sia­no a dispo­si­zio­ne di pro­vi­der qua­li Micro­soft e Goo­gle (que­st’ul­ti­mo è arri­va­to addi­rit­tu­ra a met­te­re in orbi­ta un pro­prio satel­li­te spia), fa veni­re i brividi.

E’ da parec­chio che i gover­ni di mez­zo mon­do stan­no cer­can­do di tro­va­re un modo uni­vo­co per trac­cia­re le atti­vi­tà dei sin­go­li uten­ti. E badia­mo bene che quel­la del ter­ro­ri­smo è una scu­sa tal­men­te evi­den­te da esse­re ridi­co­la. Quel­lo cui pun­ta sem­pre chi ha il pote­re è il con­trol­lo. Se l’O­pe­nID tro­vas­se for­tu­na tra gli uten­ti sareb­be una man­na di dati per il pro­vi­der del­la certificazione.

L’au­tri­ce del­l’ar­ti­co­lo, Lavi­nia Hanay Raja, per una vol­ta fa bale­na­re que­st’i­dea, anche se in modo mol­to soft.

Nel mon­do del­la car­ta stam­pa­ta ita­lia­na, ormai sem­pre più fazio­sa e pen­ni­ven­do­la, que­sto arti­co­lo è una deli­zio­sa eccezione.

Spe­ria­mo che non riman­ga tale.

Con­di­vi­di
3 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Alex

Tra i due, comun­que sia, pre­fe­ri­sco Google 😀

Armand
Reply to  Alex

Alex, for­se ti avrei dato ragio­ne a Novem­bre – quan­do è usci­to l’articolo.
Ora, però, nono­stan­te la mia avver­sio­ne ormai tra­di­zio­na­le per la Micro­soft, è Goo­gle quel­lo che mi pre­oc­cu­pa di più… Guar­da la lista del­le acqui­si­zio­ni che ti lin­ko qui sot­to: è sconcertante.

Sono arri­va­to a rite­ne­re che – dal pun­to di vista infor­ma­ti­co – Goo­gle sia una spe­cie di Impe­ro di Gen­gis Khan, che si è espan­so a rit­mo di con­qui­ste finan­zia­rie in 10 anni di vita.

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_acquisitions_by_Google