Leggetelo qui.
In un momento in cui l’economia va letteralmente a puttane, e occorrerebbe rilanciare industria e commercio, per far riprendere la circolazione di denaro, le banche pensano bene di dedicarsi al peggiore sciacallaggio, quello sugli interessi dei prestiti.
A quanto pare, i telefoni di confindustria sono bersagliati di telefonate di imprenditori piccoli medi e grandi che denunciano condizioni completamente fuori mercato praticate da banche che si sono messe a dettare legge.
Secondo la BCE, il costo del denaro dovrebbe essere inferiore al 4% ma molti denunciano tassi superiori al 6%, e in alcuni casi addirittura del 9%.
A paragone con il 5,61 di Settembre è puro strozzinaggio!
Queste situazioni DEVONO essere denunciate. E portate alla luce. Esistono dei contratti alla base di mutui e prestiti. Questi contratti fanno testo. Se avete un mutuo a tasso variabile, e la rata non scende (ma prima saliva) andate a vedere il contratto. Se la banca non lo ha rispettato, fatele un culo così! E se non vi ascolta, ricordatevi che esiste un organismo chiamato ombudsman, che è quello deputato a dirimere questo genere di problemi.
C’è un ufficio per ogni banca, e poi ne esiste uno anche a livello centrale. Basta entrare nella vostra filiale e piantargli un numero. Se non reagiscono chiedetegli di mettervi in contatto con l’ombudsman locale. Non posso rifiutarsi. Ma prima leggete attentamente il contratto del vostro prestito.
Non facciamoci fregare!
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3 Comments
Draghi ha appena fatto una conferenza stampa in cui “si augura che l’Euribor torni sotto quota 5% entro brevissimo tempo”. Avevi ragione. Sono proprio degli sciacalli!!!
Caro Franz, purtroppo devo informarti che l’ombudsman bancario NON E’ un organo imparziale, come dovrebbe. Mi è capitato di rivolgermi ad esso in un paio di occasioni, in passato, e non ha MAI dato torto alla Banca, nonostante le mie ragioni fossero sacrosante! In un caso, ad es., avevo disposto la chiusura di un mio c/c a fine anno, lasciando soltanto l’importo considerato (dallo stesso operatore allo sportello) sufficiente per le spese di chiusura e la mia banca (Popolare di Novara) ha fatto, ovviamente…. orecchie da mercante. Risultato: tre mesi dopo, convinto di aver chiuso il conto, mi arriva un estratto conto in rosso, su cui sono stati addebitati i bolli e gli interessi passivi (competenze) del trimestre! Che ovviamente ho dovuto ripianare per poter chiudere definitivamente il conto, dopo aver litigato con la banca, il cui scorretto comportamento è stato invece giudicato impeccabile dall’ombudsman a cui mi ero rivolto! Ciò accade perchè questa figura altro non è che un’emanazione delle stesse banche: il brigante non condannerà mai un suo compare!
Cazz! Manco quello ci rimane. Grazie dell’upgrade!