Un facile esercizio per iniziare a vedere in sé: non rimandare nulla

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Que­sto è un eser­ci­zio che ho tro­va­to estre­ma­men­te diver­ten­te e mol­to uti­le. Però occhio per­chè non è così sem­pli­ce come sem­bra a pri­ma vista (uah uah uah… risa­ti­na satanica).

Il suc­co è mol­to sem­pli­ce: per un perio­do di tem­po a pro­pria scel­ta (ma non infe­rio­re ad una gior­na­ta), ci dob­bia­mo impor­re di non riman­da­re nul­la. Fac­cio un esem­pio chia­ri­fi­ca­to­re per i più: la spaz­za­tu­ra! C’è da but­ta­re la spaz­za­tu­ra e noi media­men­te cosa fac­cia­mo? La met­tia­mo da qual­che par­te oppu­re la lascia­mo nel suo con­te­ni­to­re dicen­do­ci: “Dopo tan­to devo usci­re e la por­to via” (ovvia­men­te poi il più del­le vol­te rima­ne lì dov’è…). Ecco, inve­ce di aspet­ta­re di usci­re, alzia­mo le chiap­pe e la por­tia­mo via subito.

La cosa è fat­ti­bi­le sul lavo­ro allo stes­so modo: c’è una pra­ti­ca da eva­de­re, e noi ci dicia­mo: “Ades­so leg­go il gior­na­le e poi lo fac­cio”. Nisba! Lo fac­cia­mo subito.

Il gio­co con­si­ste nel fat­to che dob­bia­mo esse­re pre­sen­ti in con­ti­nua­zio­ne e anche sin­ce­ri con noi stes­si (e nes­sun altro, que­sta è la cosa buo­na), nel rico­no­sce­re le prio­ri­tà per come sono dispo­ste. Quin­di se stia­mo facen­do una cosa, anda­re a dare un paio di occhia­te su Face­book “per rilas­sar­si”, è una cosa da non fare: lo fare­mo dopo aver fini­to quel­lo che stia­mo facendo.

Se ese­guia­mo cor­ret­ta­men­te que­sto sem­pli­ce eser­ci­zio, arri­via­mo a ese­gui­re un nume­ro impres­sio­nan­te di azio­ni in una sin­go­la gior­na­ta ma vi pos­so garan­ti­re per espe­rien­za per­so­na­le che la ten­sio­ne che ne deri­va, sem­pre che appun­to si rispet­ti la sin­ce­ri­tà con se stes­si, è dav­ve­ro notevole.

Non solo: doven­do esse­re atten­ti in con­ti­nua­zio­ne a quel­lo che dob­bia­mo fare, con il truc­co del con­trol­lo del­le prio­ri­tà, ci accor­ge­re­mo di quan­to “non sia­mo” abi­tual­men­te duran­te le nor­ma­li fac­cen­de quotidiane.

Last but not lea­st, abbia­mo la pos­si­bi­li­tà di ren­der­ci con­to di quan­to sia dif­fi­ci­le rima­ne­re foca­liz­za­ti e pre­sen­ti ad un sin­go­lo sco­po per un perio­do di tem­po supe­rio­re ai die­ci minu­ti! Saran­no infat­ti fre­quen­ti i momen­ti in cui ci accor­ge­re­mo che abbia­mo dimen­ti­ca­to di con­trol­la­re le nostre prio­ri­tà, rica­den­do quin­di nel­la costan­te meccanica.

Se pro­va­te a met­ter­lo in pra­ti­ca, qua­si cer­ta­men­te spun­te­ran­no inte­res­san­ti osser­va­zio­ni e doman­de: in tal caso, sen­ti­te­vi libe­ri di con­tat­tar­mi e farò del mio meglio per rispondere.

Buon lavo­ro!

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