Star Wars VII: penoso a dire poco

Ho aspet­ta­to un po’ a scri­ve­re que­sto post per evi­ta­re di rovi­na­re l’a­spet­ta­ti­va a chi anco­ra non ave­va visto l’ul­ti­mo epi­so­dio del­la saga, ma ades­so cre­do che la mag­gior par­te del­le per­so­ne lo abbia visto e dun­que non temo nep­pu­re di spoi­le­ra­re la faccenda.

Par­tia­mo dal­l’i­ni­zio. Geor­ge Lucas in que­sto film non ha mes­so nep­pu­re un dito… e si vede. Non c’è il ben­ché mini­mo segno del­la magia che ha fat­to sogna­re gene­ra­zio­ni di gio­va­ni. Per l’a­mor di dio, effet­ti spe­cia­li stu­pe­fa­cen­ti e il miglior 3D che si sia visto negli ulti­mi anni dopo Ava­tar ma… man­ca com­ple­ta­men­te la cosa più impor­tan­te: il cuore.

Due sce­ne sono incre­di­bil­men­te bel­le, quel­le che impli­ca­no la sta­zio­ne Star­kil­ler, e quel­le val­go­no dav­ve­ro tan­to, insie­me ad alcu­ne inqua­dra­tu­re all’in­ter­no di uno Star Destroyer pre­ci­pi­ta­to ma… è fini­ta lì.

La tra­ma è una rivi­si­ta­zio­ne al fem­mi­ni­le del­l’e­pi­so­dio IV, mal fat­ta e mal ragio­na­ta: ma con tut­ti i sol­di del­la Disney non pote­va­no paga­re uno sce­neg­gia­to­re con un po’ più di fan­ta­sia? C’e­ra un’in­te­ra galas­sia da descri­ve­re, un’in­te­ra socie­tà da inven­ta­re… no! Loro ripar­to­no dal­l’i­ni­zio con il risul­ta­to di impa­poc­chia­re uno schi­fo noio­so ai limi­ti del tedio.

I per­so­nag­gi, a par­te Rey e Han Solo, sono a dir poco raf­faz­zo­na­ti e fuo­ri posto, a par­ti­re da Finn, caca­sot­to costan­te­men­te in pre­da a cri­si di pani­co, per pro­se­gui­re con il Supre­mo che sem­bra un Gol­lum trop­po cre­sciu­to al pun­to che ti aspet­ti che se ne ven­ga fuo­ri con fra­si tipo “il mio tes­s­soooo­roooooo”, per fini­re con quel­la incre­di­bi­le mez­za sega di Kylo Ren, il cat­ti­vo di tur­no, che quan­do si toglie la masche­ra ti vien voglia di pre­ga­re in ginoc­chio per­chè se la rimet­ta al più pre­sto tan­to ha la fac­cia da pir­la (tan­to è vero che nel­l’e­ser­ci­to del Pri­mo Ordi­ne non se lo incu­la nes­su­no man­co di stri­scio) e sten­dia­mo un velo pie­to­so sul­la reci­ta­zio­ne para­tea­tra­le di Dom­hall Glee­son nei pan­ni del gene­ra­le Hux, che sem­bra venu­to fuo­ri diret­ta­men­te da un film comi­co con Char­lie Cha­plin.

La sto­ria fa acqua da tut­te le par­ti: il Pri­mo Ordi­ne non si sa da dove sia spun­ta­to, ne in qua­le stra­no modo, tut­to som­ma­to a meno di tren­t’an­ni dal­la cadu­ta del­l’Im­pe­ro. Il Supre­mo idem (pro­ba­bil­men­te lo han­no tira­to fuo­ri da un sac­chet­to del­le pata­ti­ne). La por­zio­ne di map­pa per tro­va­re Sky­wal­ker “non cor­ri­spon­de ad alcun siste­ma cono­sciu­to” ma guar­da caso, una vol­ta inse­ri­ta in quel­la del­la galas­sia diven­ta tut­to chia­ro. Leia (la sorel­la di Luke) dovreb­be esse­re ben poten­te nel­la For­za ma, stra­na­men­te, non si è mai adde­stra­ta e non ha uno strac­cio di pote­re, se non quel­lo di fran­tu­ma­re i didi­mi al pove­ro Han e man­dar­lo a cer­ca­re il figlio defi­cien­te. Rey appe­na met­te le mani su una spa­da laser sa per­fet­ta­men­te come usar­la, al pun­to che fa il culo a strac­cio a Kylo Ren (che va bene che c’ha la fac­cia da pir­la ma alme­no un po’ di abi­li­tà con la spa­da ce l’ha, tan­to da poter­la usa­re per deflet­te­re i col­pi che Rey gli spa­ra addos­so). E per fini­re, Luke Sky­wal­ker è diven­ta­to così diver­sa­men­te macho che al pri­mo allie­vo che fa i capric­ci, scap­pa a nascon­der­si nel buco del culo del­la galas­sia: no ma dico… scher­zia­mo? Quel­lo (Luke) ha fat­to a bran­del­li Dath Vader, e ha rot­to il dere­ta­no pure a Jab­ba The Hutt… e al pri­mo allie­vo che si ribel­la spa­ri­sce nel nul­la per­chè “si sen­te respon­sa­bi­le”? Ma per favore…

In tut­to il film non c’è la ben­ché mini­ma trac­cia di tut­ta quel­la pro­fon­di­tà tipi­ca sia dei “cat­ti­vi” che dei “buo­ni” in tut­ti gli epi­so­di. C’è solo un con­fu­sis­si­mo spa­ra e ammaz­za, spes­so gio­ca­to anche male, con quat­tro gat­ti che dovreb­be­ro sem­bra­re tan­tis­si­mi ma che se li con­ti non sono mai più di una ven­ti­na, tran­ne nel­la sce­na del discor­so di quel­l’i­dio­ta del Gene­ra­le Hux (momen­to in cui peral­tro l’u­so del soft­ware per gene­ra­re i plo­to­ni è così smac­ca­to che ti vie­ne voglia di pren­de­re Abrams e pic­chiar­lo con una copia del Ker­ni­gan – Rit­chie). I cac­cia X‑Wing sono così pic­co­li da risul­ta­re pac­chia­na­men­te inve­ro­si­mi­li (per non par­la­re dei Tie), e in alcu­ne sce­ne pure i Destroyer sono com­ple­ta­men­te fuo­ri pro­por­zio­ne.

Qual­co­sa di bel­lo nel film c’è, qui e là: come dice­vo all’i­ni­zio le sce­ne sul­la Star­kil­ler sono dav­ve­ro incre­di­bi­li, e pure quel­le all’in­ter­no del relit­to di Destroyer in cui Rey va a cac­cia di pez­zi di ricam­bio. La spa­da laser. Ecco, quel­la l’han­no fat­ta dav­ve­ro bene, con un’il­lu­mi­na­zio­ne mera­vi­glio­sa e un rea­li­smo stre­pi­to­so… ma quel­la di Luke, per­chè quel­la di Kylo Ren a me non è pia­ciu­ta, con il cam­po del­la lama tut­to tre­mo­lan­te e scintilloso…

Tut­te ‘ste recen­sio­ni che si sper­ti­ca­no in lodi sul film mi lascia­no dav­ve­ro inter­det­to, al pun­to di chie­der­mi se par­la­no del­lo stes­so film che ho visto io. A me per­so­nal­men­te è appar­sa per­fet­ta­men­te chia­ra uni­ca­men­te la volon­tà di sfor­na­re un pro­dot­to pre­cot­to, mar­cio den­tro sep­pur con­fe­zio­na­to bene. Questo non è un film, è solo un (alquan­to) mise­ro stru­men­to per met­te­re in pie­di il gigan­te­sco mer­chan­di­sing che sta inva­den­do il pianeta.

Ma per quan­to mi riguar­da Star Wars VII, il Risve­glio del­la For­za fa, sem­pli­ce­men­te, caga­re.

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Salvo

Pur­trop­po sono asso­lu­ta­men­te d’ac­cor­do. Una caga­ta paz­ze­sca, peg­gio­re dei già brut­tis­si­mi epi­so­di 1–3.