Grecia: l’anomalia che farà tremare l’Europa. E benedetta sia…

I gre­ci han­no scel­to: con corag­gio, con for­za e con la testa dura di chi ha tan­ta sto­ria sul­le spal­le, han­no scel­to di dire “NO” alle con­di­zio­ni impo­ste dai cre­di­to­ri inter­na­zio­na­li ma, anco­ra di più, han­no scel­to la liber­tà, per quan­to in loro potere.

Ora Tsi­pras ha un man­da­to deci­sa­men­te più for­te. Un uomo che ha avu­to anche pau­ra di sba­glia­re, lo ha pure ammes­so in par­te quan­do alla vigi­lia del refe­ren­dum ha ten­ta­to di capi­to­la­re ma che, alla fine, si por­ta a casa un con­sen­so sul­l’a­zio­ne come rara­men­te si è visto in un pae­se demo­cra­ti­co: oltre il 61% dei Gre­ci è con lui nel­la guer­ra alle fol­lie di ban­ca­ri e banchieri.

Ma tan­to per chia­rir­ci: nes­su­no ha vota­to con­tro l’Eu­ro, o con­tro la par­te­ci­pa­zio­ne del­la Gre­cia alla mone­ta uni­ca. Han­no vota­to ed han­no deci­so sem­pli­ce­men­te di non accet­ta­re il ricat­to di chi, in UE, si arro­ga il dirit­to di deci­de­re cosa devo­no fare i gover­ni dei pae­si membri.

L’U­nio­ne Euro­pea in teo­ria avreb­be dovu­to esse­re un’u­nio­ne sovra­na degli sta­ti mem­bri, sul model­lo degli Sta­ti Uni­ti per inten­der­ci, con una mone­ta uni­ca, un gover­no cen­tra­le, un eser­ci­to glo­ba­le.., ma alla fine quel­lo che è diven­ta­ta (e non per caso, direi) è sem­pli­ce­men­te un siste­ma per gesti­re la poli­ti­ca dei vari sta­ti mem­bri tra­mi­te un solo siste­ma: il ricat­to economico.

Il mer­ca­to del debi­to, ovve­ro la con­se­guen­za imme­dia­ta del­la per­di­ta di sovra­ni­tà mone­ta­ria, è il modo in cui pra­ti­ca­men­te in tut­to il mon­do le mul­ti­na­zio­na­li impon­go­no il pro­prio pote­re poli­ti­co, dan­do for­za alle pro­prie atti­vi­tà di lob­by. Così fan­no i mer­can­ti d’ar­mi, le case far­ma­ceu­ti­che, i car­tel­li di pro­du­zio­ne del­lo zuc­che­ro e di col­ti­va­zio­ne di alcu­ne spe­cie di frutta.

Ma non dimen­ti­chia­mo che la vera mul­ti­na­zio­na­le che sfug­ge ai più è Big Money: la mul­ti­na­zio­na­le del dena­ro. Ed è una mul­ti­na­zio­na­le che ope­ra con un’or­ga­niz­za­zio­ne per­fet­ta, sen­za far rumo­re, sen­za pro­cla­mi ma, soprat­tut­to, sen­za che nes­su­no, se non rare ecce­zio­ni, la con­si­de­ri tale.

Il coor­di­na­men­to ban­ca­rio a livel­lo con­ti­nen­ta­le non cre­do sia un dub­bio per nes­su­no: Fede­ral Reser­ve negli Sta­tes e BCE in Euro­pa sono una real­tà sot­to gli occhi di tutti.

Quel­lo che for­se oggi, e pro­prio gra­zie alla scel­ta di liber­tà del popo­lo gre­co, comin­cia a veni­re più alla luce, è il pote­re che la mone­ta uni­ca ha river­sa­to diret­ta­men­te nel­le mani dei ban­ca­ri in que­stio­ne, l’u­ni­ca for­ma di pote­re (ma fon­da­men­ta­le) che vie­ne eser­ci­ta­ta in UE a livel­lo centrale.

E’ solo così che figu­ri come Mer­kel & C. pos­so­no per­met­ter­si di coman­da­re in Euro­pa in quel­la che è una dit­ta­tu­ra più che silen­zio­sa, più che occul­ta ma tre­men­da­men­te effi­cien­te. Una dit­ta­tu­ra che sul­la leva mone­ta­ria va ad impor­re con­di­zio­ni poli­ti­che ed eco­no­mi­che all’in­ter­no di nazio­ni sovra­ne, risul­tan­do in quel con­trol­lo effet­ti­vo che è man­ca­to dal pun­to di vista poli­ti­co ma che è diven­ta­to più che rea­le tra­mi­te il ricat­to bel­lo e buono.

Solo che ades­so que­sto aspet­to non è più così occul­to. E il meri­to va alla scel­ta del Popo­lo gre­co ma anche al corag­gio di un uomo, Tsi­pras, che al momen­to giu­sto ha deci­so di lasciar deci­de­re il popo­lo che lo ave­va eletto.

Ora dav­ve­ro ne vedre­mo del­le bel­le, per­chè la Gre­cia non è più ricat­ta­bi­le, o quan­to meno lo è in misu­ra infi­ni­ta­men­te minore.

E’ que­sto il noc­cio­lo del­la que­stio­ne: la Gre­cia è il pri­mo pae­se a dire NO al ricat­to del debi­to. E’ il vero pun­to foca­le: il pri­mo pae­se che sta dimo­stran­do che un’e­ra, quel­la del ricat­to tra­mi­te debi­to mone­ta­rio, sta tramontando.

Que­sta è una pos­si­bi­li­tà che pio­ve let­te­ral­men­te dal cie­lo sul­la popo­la­zio­ne addor­men­ta­ta del vec­chio con­ti­nen­te. Solo una pos­si­bi­li­tà, nien­te di più, benin­te­so, ma è pur sem­pre la pro­ver­bia­le fiam­mel­la che ti fa tro­va­re la tor­cia per tro­va­re il con­ta­to­re tra­mi­te cui puoi rida­re cor­ren­te a tut­ta la casa.

Lad­do­ve pri­ma non si pote­va, ora inve­ce è chia­ro che si può: il tem­po ci dirà chi e quan­ti appro­fit­te­ran­no di que­sta possibilità.

Vi lascio con una rifles­sio­ne: non vi sem­bra par­ti­co­la­re il modo in cui que­sta vicen­da si è evo­lu­ta rapi­da­men­te nel­le ulti­me set­ti­ma­ne? Pro­va­te a guar­da­re la cosa da un pun­to di vista, come dire, più alto, come se dav­ve­ro si potes­se osser­va­re la sto­ria da un pun­to di vista glo­ba­le. Non vi sem­bra che quel­lo che è acca­du­to in Gre­cia abbia una qua­li­tà, una con­si­sten­za del tut­to par­ti­co­la­re rispet­to alla tra­ma sto­ri­ca contemporanea?

Se que­sta cosa la coglie­te, allo­ra mi per­met­to di sug­ge­ri­re la doman­da suc­ces­si­va (a cui non ho rispo­ste cer­te)… chi o cosa ha for­ni­to l’e­ner­gia e l’i­spi­ra­zio­ne poli­ti­ca e socia­le affin­ché que­sta con­di­zio­ne si venis­se a creare?

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