L’inganno spudorato: chemio e radio dopo il terzo mese non danneggerebbero il feto

L’arti­co­lo com­pa­re su Repub­bli­ca, un gior­na­le che non sten­to a defi­ni­re come la nuo­va fron­tie­ra del ciar­pa­me media­ti­co e del gior­na­let­ti­smo da strapazzo.

Un non meglio spe­ci­fi­ca­to “stu­dio inter­na­zio­na­le” dimo­stre­reb­be (e mi pia­ce­reb­be sape­re come) che che­mio­te­ra­pia e radio­te­ra­pia non dan­neg­gia­no il feto dopo il ter­zo mese di gravidanza.

Che stra­no, eh? Fino a ieri una don­na incin­ta non dove­va pren­de­re nem­me­no l’a­spi­ri­na per tut­ti e nove i mesi del­la gra­vi­dan­za e ora… oplà il mira­co­lo: dopo il ter­zo mese può far­si anche del­la che­mio­te­ra­pia che al feto non suc­ce­de nulla.

Evi­den­te­men­te l’e­spe­rien­za del Tali­do­mi­de non è bastata…

Per favo­re, ren­de­te­vi con­to a che livel­lo di spu­do­ra­ta quan­to cri­mi­ni­le men­da­ci­tà rie­sce ad arri­va­re l’in­du­stria far­ma­ceu­ti­ca pur di ven­de­re i pro­pri prodotti.

Ma non solo: ren­de­te­vi con­to che, a par­te poche ecce­zio­ni, tut­to quel­lo che emer­ge da con­gres­si medi­ci spon­so­riz­za­ti da case far­ma­ceu­ti­che non è qua­si mai degno del­la mini­ma fiducia.

E voi medi­ci dovre­ste esse­re i pri­mi a levar­vi con­tro tut­to que­sto. Dovre­ste esse­re i pri­mi a difen­de­re la salu­te uma­na. Solo che costa fati­ca e anda­re con­tro Big Phar­ma è mol­to meno con­ve­nien­te che far fin­ta di nien­te e accet­ta­re tut­to sen­za opporsi.

Pec­ca­to che poi a cre­pa­re sia­mo noi.

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Andrea Salvi

Pri­ma o poi tut­to que­sto arri­ve­rà alla satu­ra­zio­ne e si sgon­fie­rà naturalmente,
intan­to però, milio­ni di per­so­ne ci avran­no rimes­so per far arric­chi­re big farma.
Tan­to peg­gio le nazio­ni come la nostra, dove non c’è nem­me­no un sano giornalismo
d’in­chie­sta, tran­ne qual­che ecce­zio­ne che non fa la rego­la. Mi vie­ne vera­men­te da
pen­sa­re che gli ita­lia­no abbia­no biso­gno di esse­re pre­si cal­ci in culo per muoversi,
come dice­va qual­cu­no di ex., il fat­to è, che pro­prio ora che sia­mo teo­ri­ca­men­te uniti,
non sia­mo più una Nazione!