Cambiare la qualità vibratoria con il suono

Il suo­no, come abbia­mo ormai det­to spes­so, attie­ne alla vibra­zio­ne. Ergo, la qua­li­tà vibra­to­ria di un suo­no è ciò che più facil­men­te può influi­re sul­la nostra qua­li­tà vibratoria.

Ovvia­men­te non stia­mo par­lan­do dal pun­to di vista squi­si­ta­men­te fisi­co, quan­to da quel­lo sottile.

La cen­tra­tu­ra del­la con­sa­pe­vo­lez­za in un pun­to deter­mi­na­to, por­ta al cam­bia­men­to di con­se­guen­za del­la vibra­zio­ne glo­ba­le che ten­de­rà ad assu­me­re una qua­li­tà spe­ci­fi­ca. E’ impor­tan­te saper col­lo­ca­re la pro­pria cen­tra­tu­ra ma altret­tan­to lo è il saper­la spostare.

In que­sto bra­no affron­tia­mo pro­prio que­sto pro­ces­so, con un suo­no ad hoc che, nel­l’ar­co di cir­ca die­ci minu­ti, spo­sta la cen­tra­tu­ra dal secon­do cha­kra ver­so il quar­to. Natu­ral­men­te è mol­to più effi­ca­ce quan­do lo ese­guia­mo diret­ta­men­te, ma anche il sem­pli­ce ascol­to, pos­si­bil­men­te in un momen­to di silen­zio e tran­quil­li­tà, pro­du­ce i suoi effetti.

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