Farmaco contro malattia gravissima non viene prodotto perchè “non conviene”

Le case far­ma­ceu­ti­che ormai sono una pia­ga dei nostri tem­pi. Gesti­te su basi esclu­si­va­men­te cor­po­ra­ti­ve e com­mer­cia­li, sono com­ple­ta­men­te fuo­ri da ogni con­trol­lo. Oltre che esse­re ormai degli orga­ni­smi più poten­ti di qual­sia­si gover­no, sono anche pri­ve di qual­sia­si eti­ca, per­chè noi uomi­ni le abbia­mo lascia­te cre­sce­re così, con la com­pia­cen­za di poli­ti­ci cor­rot­ti, e gover­ni asse­ta­ti di denaro.

Un esem­pio? Esi­ste una gra­ve malat­tia, det­ta CCM, una sin­dro­me che pro­du­ce alte­ra­zio­ni gra­vis­si­me a livel­lo cere­bra­le che cau­sa­no mal di testa lan­ci­nan­ti, para­li­si pro­gres­si­va e, in mol­ti casi, emor­ra­gia cerebrale.

Non è nep­pu­re una malat­tia così rara: solo in ita­lia col­pi­sce il 5 per 1000 del­la popo­la­zio­ne (per chi fa fati­ca in mate­ma­ti­ca: una per­so­na su due­cen­to), in tut­te le fasce di età ma par­ti­co­lar­men­te tra i 20 e i 60 anni. Le mal­for­ma­zio­ni non sono ope­ra­bi­li per il rischio di dan­neg­gia­re i tes­su­ti cerebrali.

I ricer­ca­to­ri ita­lia­ni del­l’I­sti­tu­to Firc di Onco­lo­gia Mole­co­la­re han­no sco­per­to che un vec­chio far­ma­co, un deri­va­to del Sulin­dac, sareb­be in gra­do di ridur­re gran­de­men­te que­ste mal­for­ma­zio­ni, ridu­cen­do i rischi e aumen­tan­do di mol­to l’a­spet­ta­ti­va di vita di chi ne soffre.

Pec­ca­to che nes­su­na casa far­ma­ceu­ti­ca sia dispo­sta a pro­dur­lo. (tro­va­te un link alla noti­zia qui)

Per­chè?

Per­chè non li fareb­be gua­da­gna­re abbastanza.

(Nota, non “per­chè sareb­be­ro in per­di­ta a pro­dur­lo” ma “per­chè non li fareb­be gua­da­gna­re abbastanza”).

Que­sta non è una ver­go­gna, qui sia­mo oltre la ver­go­gna. E non solo da par­te del­le mul­ti­na­zio­na­li far­ma­ceu­ti­che (con­tro le qua­li ormai sareb­be il caso di agi­re con un’e­stir­pa­zio­ne tota­le a livel­lo pla­ne­ta­rio e con­se­guen­te rile­gi­sla­zio­ne) ma anche da par­te di tut­ti quei gover­ni che non solo non fan­no nul­la per con­tra­sta­re la logi­ca del­l’a­vi­di­tà di que­ste mul­ti­na­zio­na­li, ma spes­so e volen­tie­ri ci van­no addi­rit­tu­ra a noz­ze, come nel caso i quel­lo ame­ri­ca­no che, in occa­sio­ne del­la mes­sa sul mer­ca­to del fami­ge­ra­to vac­ci­no con­tro l’in­fluen­za sui­na, dichia­rò tut­te le cor­po­ra­zio­ni di Big Phar­ma “non puni­bi­li per leg­ge” per gli even­tua­li effet­ti col­la­te­ra­li dei loro prodotti.

Occor­re che le per­so­ne pren­da­no coscien­za di quan­to l’in­du­stria far­ma­ceu­ti­ca sia qual­co­sa da com­bat­te­re ed era­di­ca­re com­ple­ta­men­te per poi pro­ce­de­re ad una com­ple­ta ristrut­tu­ra­zio­ne legi­sla­ti­va in pri­mis ma anche e soprat­tut­to fisca­le, deon­to­lo­gi­ca e cor­po­ra­ti­va. Un’a­zio­ne pos­si­bi­le solo a segui­to di una sol­le­va­zio­ne di mas­sa così poten­te da spin­ge­re i gover­ni ad agire.

Un puro sogno, me ne ren­do con­to, ma non cre­do che smet­te­rò mai que­sta bat­ta­glia per­chè c’è sem­pre la pos­si­bi­li­tà che maga­ri là fuo­ri, pian pia­no, qual­co­sa cambi.

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