Maleficent, grande spettacolo in perfetto stile Disney

Com­pren­do che Male­fi­cent, il rema­ke de “La Bel­la Addor­men­ta­ta nel Bosco” potreb­be anche non pia­ce­re. Ma a me è pia­ciu­to: tan­tis­si­mo!

Ange­li­na Jolie dà vita ad un per­so­nag­gio dav­ve­ro straor­di­na­rio, Male­fi­ca appun­to, che non ha pro­prio nul­la a che vede­re con la stre­ga cat­ti­va del car­to­ne ani­ma­to. Si, è cat­ti­va non c’è dub­bio: solo che ‘sta­vol­ta ha tut­te le ragio­ni per esser­lo, dato che il futu­ro padre di Auro­ra, per far­si bel­lo con il Re moren­te, la tra­di­sce in tut­to quel­lo in cui cre­de arri­van­do a pri­var­la del­le sue magni­fi­che ali. Male­fi­ca è infat­ti una fata che, come tut­te le crea­tu­re magi­che, è dota­ta di ali.

Da qui la sto­ria pro­se­gue, a vol­te nei cano­ni (la male­di­zio­ne al com­pi­men­to del 16mo anno, le tre fate stor­di­te, che qui cam­bia­no nome, che la cre­sco­no… etc. etc.) a vol­te mol­to meno (il cor­vo Fosco, la stre­ga che stre­ga non è per nul­la…) Non voglio anti­ci­pa­re trop­po del­la tra­ma, per evi­ta­re di toglie­re la sor­pre­sa a chi andrà a vede­re que­sto film.

Ma alcu­ne cose devo dir­le: per comin­cia­re la reci­ta­zio­ne di Ange­li­na Jolie. Pur sot­to un truc­co pesan­te (per quan­to qua­si invi­si­bi­le), l’at­tri­ce reg­ge let­te­ral­men­te le sor­ti di que­sto film. Usa soprat­tut­to gli occhi, anche se aiu­ta­ta dal­le len­ti a con­tat­to mul­ti­co­lo­ri e dal­la post­pro­du­zio­ne che a trat­ti ne accen­tua la lumi­no­si­tà, e li usa da auten­ti­ca mae­stra. Muo­ve pochis­si­mo i trat­ti del viso, ma quan­do lo fa, cam­bia qua­li­tà con una rapi­di­tà impressionante.

Poi pas­sia­mo agli effet­ti spe­cia­li: da urlo! La fore­sta incan­ta­ta, con tut­te le crea­tu­re magi­che che si avvi­ci­na­no di vol­ta in vol­ta ad Auro­ra è una del­le cose più bel­le che abbia mai visto (al pun­to da far­mi com­muo­ve­re per la bel­lez­za ma capi­sco che que­sto è un pro­ble­ma mio!). Le crea­tu­re magi­che che si vedo­no sono degne dei gran­di tem­pi Disney, e la scel­ta dei colo­ri e del­l’at­mo­sfe­ra crea­ta è secon­do me al meglio.

Memo­ra­bi­le la sequen­za del­la male­di­zio­ne al bat­te­si­mo di Auro­ra; in quel momen­to il Male è al suo mas­si­mo e ne avver­ti la pre­sen­za in modo qua­si fisi­co. Da non far­si sfug­gi­re la cita­zio­ne in imma­gi­ni del film a car­to­ni: anche in que­sta edi­zio­ne, quan­do Male­fi­ca entra nel­la sala del tro­no, la sua ombra si sta­glia con­tro il muro nel­le stes­se pro­por­zio­ni e colo­ri dei cor­ri­spon­den­ti foto­gram­mi nel car­to­ne animato.

Il per­so­nag­gio di Fosco, il cor­vo di Male­fi­ca è dav­ve­ro incre­di­bi­le, sia dal pun­to di vista del­la nic­chia che si rica­va all’in­ter­no del­la tra­ma, sia dal pun­to di vista del­la com­pu­ter gra­fi­ca che lo ren­de estre­ma­men­te realistico.

La sto­ria è sta­ta rima­neg­gia­ta alla gran­de e, se devo esse­re sin­ce­ro, con mae­stria e garbo.

Ulti­ma con­si­de­ra­zio­ne: anche in que­sto film casa Disney non rinun­cia alla sim­bo­lo­gia eso­te­ri­ca che spes­so ha con­trad­di­stin­to, quan­to­me­no in pas­sa­to, mol­ti film del­la gran­de casa. Male­fi­ca è a tut­ti gli effet­ti la rap­pre­sen­ta­zio­ne del dia­vo­lo, con tan­to di per­di­ta del­le ali all’i­ni­zio. Ma poi, a segui­to del­le varie cose che avven­go­no (ripe­to, non voglio sve­la­re più di tan­to), si recu­pe­ra in tut­ta la pro­pria puli­zia, bel­lez­za e nobil­tà, ritor­nan­do a vola­re nel cie­lo ver­so il Sole.

Non muo­re la stre­ga cat­ti­va in que­sto film, per­chè in real­tà non ha pro­prio nul­la di mal­va­gio: è solo una crea­tu­ra che è sta­ta pri­va­ta del­la sua par­te più bel­la dal­l’a­vi­di­tà di un uomo di cui si fidava.

Gran­de spet­ta­co­lo, da non per­de­re assolutamente!

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