Quelli che parlano con la bocca degli altri…

Acca­de. Acca­de che uno o più “Opi­nion Lea­der” par­li­no (spes­so dicen­do del­le caz­za­te abnor­mi) e che gli idio­ti cere­bro­le­si che li seguo­no par­li­no di conseguenza.

Capi­ta sem­pre più spes­so di incon­tra­re “pare­ri” di gen­te che non ha l’a­bi­tu­di­ne di col­le­ga­re il cer­vel­lo, ma abdi­ca la pro­pria auto­no­mia di pen­sie­ro a que­sto o quel personaggio.

Si fa pri­ma, sono d’ac­cor­do: dele­ga­re il pen­sie­ro a qual­cun altro è mol­to como­do. Tu non pen­si: pen­sa lui o lei per te. Così non hai da pre­oc­cu­par­ti, infor­mar­ti, ricer­ca­re, esser­re responsabile.

E que­sti sono per­so­nag­gi che spes­so si defi­ni­sco­no “ricer­ca­to­ri di veri­tà”, quan­do in real­tà sono solo ricer­ca­to­ri di scu­se per non far lavo­ra­re il pro­prio cer­vel­lo, per schi­va­re la respon­sa­bi­li­tà di vive­re la pro­pria vita.

Li vedi, li rico­no­sci al fiu­to, per il tan­fo che le loro opi­nio­ni ema­na­no: un lez­zo stan­tìo, di roba vec­chia, di pen­sie­ro scon­ta­to, di opi­nio­ne costrui­ta da altri. Un feto­re di set­ta­ri­smo, di mec­ca­ni­ci­tà per­cet­ti­va e cogni­ti­va. Un puz­zo di man­can­za di liber­tà, di chiu­su­ra al mon­do, di ego spa­ra­to ai mas­si­mi livel­li sen­za un solo moti­vo che ne giu­sti­fi­chi l’espansione.

Ecco, que­ste sono le per­so­ne da cui guar­dar­si, da cui sta­re alla lar­ga, da fer­ma­re sen­za pietà.

Gen­te sen­za ner­bo ne vena, sen­za sto­ria ne futu­ro, che sa solo spo­sa­re l’o­pi­nio­ne altrui, pos­si­bil­men­te quel­la più como­da per il momen­to, sal­vo poi cam­bia­re ver­so di sbat­ti­men­to appe­na l’a­ria fa gira­re la bandiera.

Gra­veo­len­ti che si riem­pio­no la boc­ca con la bile del capo, sen­za nem­me­no chie­der­si se il sud­det­to non si sia bevu­to il cer­vel­lo nel frat­tem­po, maga­ri die­tro a qual­che gon­nel­la di passaggio.

No, loro insi­sto­no, river­be­ra­no la min­chia­ta a tut­ti i costi, sen­za pal­le ne spi­na dorsale.

Il che non sareb­be gra­ve se non fos­se che a lun­go anda­re fan­no “effet­to grup­po” e quin­di qual­che altro idio­ta ipo­sen­zien­te lo rac­col­go­no per stra­da.

E poi, tut­ti insie­me, van­no a vota­re, per quel poco che anco­ra gli com­pe­te, oppu­re par­te­ci­pa­no a qual­che assem­blea deci­sio­na­le. E così, sen­za pare­re, influi­sco­no sul­la vita di quel­li che inve­ce pen­sa­no da soli, maga­ri anche male, ma alme­no lo fan­no nel proprio.

Que­sta è la gen­te che andreb­be fer­ma­ta, bloc­ca­ta. Gen­te che non pen­sa ma river­be­ra il pen­sie­ro di qual­che per­so­nag­gio più o meno baca­to che, non si sa per qua­le meri­to, han­no elet­to a loro “magi­ster mentis”.

Gen­te mar­cia che non si ren­de con­to che nes­sun “magi­ster” ti dirà “cosa” pen­sa­re ma, al limi­te, “come” far­lo.

Non è il capo a dover esse­re fer­ma­to; sono gli idio­ti che lo seguo­no che dovreb­ber esse­re mes­si a tace­re, con fer­mez­za e deci­sio­ne, tra­mi­te una vera paro­la e una vera con­sa­pe­vo­lez­za, una vol­ta per tutte.

Per­chè sono loro a crea­re il danno.

Cer­to, il kar­ma gira, si sa. Ma nel frat­tem­po que­sta putri­da schiat­ta rovi­na tut­to quel­lo che toc­ca quan­do potreb­be tra­sfor­mar­lo in cri­stal­li­na bellezza.

Ed è que­sto il vero peccato!

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Andrea Salvi

Quan­to è vero…non è il capo che fa dan­ni, alme­no lui qual­co­sa di ori­gi­na­le lo ha fat­to se no non sareb­be lì, alme­no cer­ca a modo suo di anda­re avan­ti (maga­ri sba­glian­do tut­to) ma i disce­po­li che inve­ce di fer­mar­lo, di mode­rar­lo, di voler­gli bene dav­ve­ro, lo usa­no per far­gli pen­sa­re al posto loro (per­ché di uso si trat­ta), lo ado­pe­ra­no come una testa di (…) arie­te per fare le cose che loro non voglio­no fare per pigri­zia, vigliac­che­ria o pura ava­ri­zia (vedi bor­ghe­sia ita­lia­na) …quel­li sono da condannare!