Guardarsi indietro? No: meglio avanti.

Come quan­do vai in moto, o in bici… meglio far­lo poco, ma soprat­tut­to mol­to velo­ce­men­te. Se ti guar­di trop­po indie­tro, rischi dav­ve­ro di anda­re a sbat­te­re: per­chè il pas­sa­to è pas­sa­to, ma può anco­ra inghiot­ti­re la tua attenzione.

Il rim­pian­to cre­do sia una cosa mol­to uma­na. Il rim­pian­to per quel­lo che c’e­ra, o avreb­be potu­to esser­ci, e che non c’è più o non c’è stato.

Ma anche rim­pian­ge­re qual­co­sa che hai fat­to, o che non hai fat­to. E che, come dice De Vito nel suo famo­sis­si­mo “mono­lo­go sul­la vita”, ormai non puoi più cam­bia­re. Dare­sti un brac­cio per far­lo, ma non si può: è andata!

E allo­ra, dav­ve­ro come dice sem­pre De Vito, vale dav­ve­ro la pena di anda­re avan­ti. E poi… è anche una que­stio­ne di impos­si­bi­li­tà fisi­ca: ciò che appar­tie­ne al pas­sa­to non si può pro­prio cam­bia­re, e nep­pu­re resu­sci­ta­re se è cessato.

Meglio allo­ra dav­ve­ro dare dei velo­ci sguar­di, se pro­prio è neces­sa­rio. But­ta­re un occhio allo spec­chiet­to ogni tan­to. Maga­ri qual­cu­no che era rima­sto indie­tro ha pre­so la rin­cor­sa e ti sta rag­giun­gen­do, maga­ri anche supe­ran­do, così fa lui stra­da per un po’.

Ma dopo un po’ anche que­sto eser­ci­zio rive­la quan­to è vuo­to. Se qual­cu­no dav­ve­ro va più in fret­ta… pri­ma o poi te lo tro­vi davan­ti. Ed è una festa. E poi ci sono le stra­de late­ra­li, da cui qual­che nuo­vo com­pa­gno di viag­gio può sem­pre sbu­ca­re, per affian­car­si o immet­ter­si davan­ti a te.

Oppu­re ci può esse­re qual­cu­no, là davan­ti, dopo la pros­si­ma cur­va, qual­cu­no che non vedi anco­ra ma che sta per­cor­ren­do la tua stes­sa stra­da. E anco­ra te lo ritro­ve­rai davan­ti, non alle spalle.

Insom­ma: guar­dar­si indie­tro ser­ve a poco. A meno che non vuoi fer­mar­ti per ten­de­re una mano, per dare un pas­sag­gio a qual­cu­no fino alla pros­si­ma cit­tà. Però ricor­da­ti che è per poco, poi scen­de­rà anche lui.

Alla fine pen­so sia meglio, mol­to meglio guar­da­re avan­ti: si vede più spa­zio di quan­to se ne potrà mai vede­re voltandosi.

E poi… san­to cie­lo… se gli occhi ce li han­no mes­si davan­ti e non die­tro ci sarà pure un motivo.

O no?

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