Smettetela di mettere le foto dei vostri figli su Facebook!

Pos­so capi­re che i figli so’ piez­z’e core, e che ogni geni­to­re vada orgo­glio­so di essi, ma esi­bir­li pub­bli­ca­men­te sui Social Net­work, oltre ad esse­re puro nar­ci­si­smo (e vab­bè, cosa non lo è sui Social?), che potreb­be anche star­ci, è di una peri­co­lo­si­tà inaudita!

Assi­sto quo­ti­dia­na­men­te, soprat­tut­to nei mesi esti­vi, a tor­me di geni­to­ri orgo­glio­si e del tut­to incon­sa­pe­vo­li del­le con­se­guen­ze pos­si­bi­li dei loro atti, che met­to­no le foto dei loro figli in bache­ca, men­tre sono inten­ti a gio­ca­re, a nuo­ta­re, a pra­ti­ca­re sport, a vol­te vesti­ti, altre vol­te addi­rit­tu­ra in costu­mi­no da bagno.

Quel­lo che que­ste per­so­ne evi­den­te­men­te non rea­liz­za­no è, per ini­zia­re, la quan­ti­tà di infor­ma­zio­ni che stan­no for­nen­do a chiun­que; oltre all’a­spet­to, l’e­tà, le pre­fe­ren­ze e dove que­sti ragaz­zi sono più spes­so, anche la rela­zio­ne con altre per­so­ne, l’am­bien­te socia­le in cui vivo­no, per non par­la­re a vol­te anche di indi­riz­zo e cit­tà. Una cosa peri­co­lo­sis­si­ma, per­chè qua­lun­que malin­ten­zio­na­to può veni­re in pos­ses­so di que­ste infor­ma­zio­ni e quin­di usarle.

In secon­da istan­za, quel­lo che mol­ti, evi­den­te­men­te, non rie­sco­no a capi­re, è la quan­ti­tà di gen­te mala­ta che cir­co­la in Ita­lia e nel mon­do; con tut­to quel­lo che si sen­te (o che non si sen­te così spes­so ma si sa…), di rapi­men­ti, abu­si, vio­len­ze, pedo­fi­lia etc. etc., dovreb­be veni­re subi­to in men­te che posta­re la foto del pro­prio figlio o figlia equi­va­le pra­ti­ca­men­te ad inse­rir­lo nel cata­lo­go del­le pos­si­bi­li vit­ti­me di rea­to sui minori.

Pian­ta­te­la di esi­bi­re i vostri cuc­cio­li: se pro­prio vole­te man­da­re una foto a qual­che paren­te o ami­co, fate­lo con la posta elet­to­ni­ca o con mes­sag­gi pri­va­ti altri­men­ti, per una scioc­ca gra­ti­fi­ca­zio­ne, rischia­te di espor­re i vostri stes­si figli a rischi enormi!

Sban­die­rar­ne l’im­ma­gi­ne ai quat­tro ven­ti, a cac­cia di quei “Mi Pia­ce” che sono come altret­tan­ti col­pi di fuci­le, è un erro­re gra­vis­si­mo per­chè non sape­te quel­le foto a chi pos­so­no anda­re a fini­re in mano!

E poi… ave­te chie­sto ai bam­bi­ni se gli va che la loro fac­cia sia resa pub­bli­ca? No, per­chè sono trop­po pic­co­li? Ecco: loro sono trop­po pic­co­li per deci­de­re, ma sie­te sicu­ri che, se potes­se­ro capi­re dav­ve­ro quel­lo che sta­te facen­do, sareb­be­ro d’ac­cor­do? In fon­do, anche que­sta è una for­ma di vio­len­za: incon­sa­pe­vo­le, del tut­to invo­lon­ta­ria, ma sem­pre di vio­len­za trattasi.

In buo­na sostan­za, per sod­di­sfa­re il vostro ego o quel­lo di qual­che paren­te o ami­co, rischia­te di pro­cu­ra­re ai vostri figli la peg­gio­re del­le esperienze!

Ricor­da­te­ve­lo la pros­si­ma vol­ta che met­te­te una loro foto su Face­book, ma soprat­tut­to ricor­da­te­vi che, in quan­to geni­to­ri, il vostro dove­re è di pro­teg­ge­re i vostri bam­bi­ni e ragaz­zi, di esser­ne i garan­ti, colo­ro che sono a tut­ti gli effet­ti dei veri e pro­pri guar­dia­ni del­la loro salu­te, del­la loro pri­va­cy, del­la loro vita.

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