Cari medici, cercate di ricordare quale dovrebbe essere il vostro lavoro…

L’in­du­stria far­ma­ceu­ti­ca sicu­ra­men­te non avreb­be tan­to da ride­re se le per­so­ne fos­se­ro più sve­glie, infor­ma­te e matu­re, su que­sto non ci piove.

Ma pri­ma anco­ra di ciò, la stes­sa indu­stria andreb­be let­te­ral­men­te al tap­pe­to se la clas­se medi­ca fos­se più dedi­ta alla cura del­la salu­te del pros­si­mo e meno all’in­te­res­se eco­no­mi­co pri­va­to o di gruppo.

Non fac­cia­mo di tut­ta l’er­ba un fascio, ovvia­men­te. Come ovun­que, anche tra i medi­ci esi­sto­no per­so­ne degnis­si­me, gran­di geni e esse­ri uma­ni pro­fon­da­men­te dedi­ti a cer­ca­re sem­pre nuo­ve solu­zio­ni, cure e meto­ri terapeutici.

Ma è un dato di fat­to che la gran par­te dei medi­ci non fa alcu­na atti­vi­tà di ricer­ca rea­le, non si met­te a cer­ca­re quel­lo che fun­zio­na meglio con men­te aper­ta e curio­si­tà real­men­te scientifica.

No, la mag­gior par­te si limi­ta a leg­ge­re le cosid­det­te “ricer­che” pub­bli­ca­te sul­le rivi­ste di set­to­re, sen­za mini­ma­men­te pen­sa­re che que­gli stes­si stu­di che pren­do­no per oro cola­to non han­no nes­su­na affidabilità.

Il 99% dei cosid­det­ti stu­di scien­ti­fi­ci sono finan­zia­ti dal­le case far­ma­ceu­ti­che. Il con­flit­to di inte­res­se è tal­men­te evi­den­te che chiun­que se ne può ren­de­re con­to. Chiun­que tran­ne la mag­gior par­te dei medi­ci che sem­bra­no non ren­der­si asso­lu­ta­men­te con­to che uno stu­dio scien­ti­fi­co paga­to da chi pro­du­ce il far­ma­co pre­so in esa­me dal­lo stes­so stu­dio non potrà mai e poi mai esse­re con­si­de­ra­to ogget­ti­vo o anche sola­men­te affidabile.

Gli stu­di nel cam­po del­la medi­ci­na dovreb­be­ro esse­re finan­zia­ti dal­lo sta­to, dal­le uni­ver­si­tà e dal­le fon­da­zio­ni pri­va­te che a loro vol­ta non dovreb­be­ro ave­re al loro inter­no alcun con­tat­to con le case far­ma­ceu­ti­che o con le per­so­ne che in esse lavo­ra­no, come inve­ce acca­de oggi.

Il mon­do acca­de­mi­co dovreb­be rifiu­ta­re qua­lun­que sov­ven­zio­ne pro­ven­ga dal­l’in­du­stria far­ma­ceu­ti­ca, per non tro­var­si debi­to­re nei suoi con­fron­ti, e trar­re anzi i suoi finan­zia­men­ti dal­le stes­se fon­da­zio­ni di cui sopra e dal­le uni­ver­si­tà non­ché dai gover­ni che alla fine dovreb­be­ro esse­re i garan­ti del­la libe­ra ricer­ca nel nome del benes­se­re del cittadino.

Ovvio che stia­mo par­lan­do di un’u­to­pia, ma se nel frat­tem­po la clas­se medi­ca pren­des­se coscien­za di quan­to è ele­va­ta la sua respon­sa­bi­li­tà nei con­fron­ti di quel­li che dovreb­be, per quan­to pos­si­bi­le, gua­ri­re e non cura­re, allo­ra le cose cambierebbero.

La mag­gior par­te degli stu­di scien­ti­fi­ci a sup­por­to del­le tera­pie far­ma­co­lo­gi­che oggi in uso fini­reb­be­ro dove dav­ve­ro dovreb­be­ro sta­re: nel cesti­no del­la car­ta straccia.

La veri­tà sugli effet­ti col­la­te­ra­li e sul­l’ef­fi­ca­cia rea­le di far­ma­ci e vac­ci­ni ver­reb­be imme­dia­ta­men­te a gal­la e i rela­ti­vi dati sareb­be­ro a libe­ra dispo­si­zio­ne di tut­ti e non, come acca­de oggi, intro­va­bi­li e secretati.

I far­ma­ci veri, quel­li che sal­va­no la vita, sareb­be­ro dav­ve­ro a dispo­si­zio­ne di tut­ti e non solo di una limi­ta­ta fet­ta di uma­ni­tà, per­chè l’in­te­res­se eco­no­mi­co avreb­be mol­ta meno influen­za sul­le poli­ti­che distri­bu­ti­ve, al con­tra­rio di quan­to acca­de oggi, quan­do lo stes­so inter­ven­to ese­gui­to in un ospe­da­le e da Medi­ci sen­za Fron­tie­re costa meno del­la metà nel secon­do caso.

Le tera­pie più effi­ca­ci tro­ve­reb­be­ro il loro ruo­lo e potreb­be­ro veni­re adot­ta­te sen­za i para­oc­chi di un meto­do scien­ti­fi­co che di tale non ha e non ha mai avu­to niente.

Cari medi­ci, ricor­da­te il giu­ra­men­to di Ippo­cra­te: ricor­da­te che sie­te qui per cura­re la gen­te e non per ren­der­la peren­ne fon­te di red­di­to per big phar­ma che come spes­so ammes­so da vari CEO, ha come uto­pia la cro­ni­ciz­za­zio­ne del­le malat­tie anzi­ché la gua­ri­gio­ne del­le stesse.

E se non ve lo ricor­da­te (come è evi­den­te dal vostro com­por­ta­men­to gene­ra­le) ecco­ne qui di segui­to la par­te fondamentale:

In qual­sia­si casa andrò, io vi entre­rò per il sol­lie­vo dei mala­ti, e mi aster­rò da ogni offe­sa e dan­no volon­ta­rio, e fra l’al­tro da ogni azio­ne cor­rut­tri­ce sul cor­po del­le don­ne e degli uomi­ni, libe­ri e schiavi.

Ricor­da­te che è vostro pre­ci­so dove­re fare di tut­to per­ché i vostri pazien­ti gua­ri­sca­no e quan­do si dice “di tut­to” vuol pro­prio dire “di tut­to”, non solo quel­lo che por­ta lucro, pre­sti­gio per­so­na­le, o in un ristret­to ambi­to terapeutico.

Que­sto dovreb­be esse­re il lavo­ro vero di un medi­co, non quel­lo di pre­scrit­to­re di pil­lo­le secon­do assur­de linee gui­da che non ten­go­no nep­pu­re con­to del­la dif­fe­ren­za tra un esse­re uma­no e un altro.

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Valentina Petrova

…pro­prio non pos­so trat­te­ne­re il gusto che pro­vo quan­do qual­cu­no si espri­me cosi chia­ro e sem­pli­ce e sen­za fron­zo­li e quin­di Bravo,Franz!!!ma anche le “pecore“nelle qua­li ci sia­mo tra­sfor­ma­ti noi,“gli individui“umani dovreb­be­ro leggerti,dovrebbero leg­ge­re in gene­ra­le e per prin­ci­pio e non lasciar­si nel­le mani del chi è piu mala­to del mala­to stes­so ed aspet­ta­re la guarigione!!!Grazie come sempre,perche difendendoti,difendi tut­ti e a vol­te, piu tutti …