Amare per amore

For­se una del­le fra­si più pro­nun­cia­te al mon­do: “Ti amo”.

Ma cosa signi­fi­ca, dav­ve­ro, ama­re? Esi­ste un solo uni­co signi­fi­ca­to che for­ni­sca qual­co­sa di ogget­ti­vo ai milio­ni di aspet­ti che noi esse­ri uma­ni riu­scia­mo a crea­re per quel­la che, a tut­ti gli effet­ti, è la nota fon­da­men­ta­le di que­sto universo?

E per­chè esi­sto­no, se ciò è vero, tan­ti modi di ama­re quan­ti sono gli istan­ti nel tem­po mol­ti­pli­ca­ti per tut­ti colo­ro che sosten­go­no di pro­va­re que­sto sentimento?

E con­tem­po­ra­nea­men­te, sul­la base di cosa ci ren­dia­mo con­to di amare?

For­se la rispo­sta comu­ne è: l’e­mo­ti­vo. In real­tà noi ci accor­gia­mo di ama­re, di esser­ci inna­mo­ra­ti di qual­cu­no, nel momen­to in cui una cer­ta emo­zio­ne si impa­dro­ni­sce di noi.

Eppu­re, quel­lo del­le emo­zio­ni, per quan­to raf­fi­na­te, è un mon­do imper­ma­men­te; come può rap­pre­sen­ta­re qual­co­sa di così ogget­ti­vo da esse­re addi­rit­tu­ra un Rag­gio primario?

Ama­re non è un pro­ces­so emo­ti­vo. Eppu­re sen­za l’e­mo­ti­vo l’uo­mo non ci accor­ge­rem­mo di ama­re. Sen­za quel­l’e­mo­zio­ne che abi­tual­men­te chia­mia­mo amo­re, non avrem­mo la mini­ma pos­si­bi­li­tà di per­ce­pi­re un’e­ner­gia, un flus­so che in real­tà attra­ver­sa tut­to que­sto universo.

Ma suc­ce­de che noi con­fon­dia­mo l’e­mo­zio­ne che chia­mia­mo amo­re con l’A­mo­re. Non che non ci sia­no pun­ti di con­tat­to, mi pare evi­den­te. Ma come per tut­to il resto, non è solo questo.

Quan­do l’a­mo­re nasce per amo­re, allo­ra si ama per amo­re, non per altro. Quan­do si ama, mol­to spes­so suc­ce­de di tut­to… eppu­re l’a­mo­re non cam­bia. For­se muta il modo in cui si tra­sfe­ri­sce attra­ver­so l’e­mo­ti­vo, ma alla base, l’a­mo­re non cambia.

E’ amo­re quel­lo dei geni­to­ri per i figli, del­l’a­man­te per l’a­ma­to e di un esse­re uma­no per un esse­re uma­no. In que­sto mon­do dua­le sem­pre un oppo­sto gene­ra il suo omo­lo­go. Ma cre­do che esi­sta un’e­spres­sio­ne di amo­re mono­po­la­re mol­to rara, anche se in real­tà dovreb­be esse­re l’a­bi­tua­le. Si chia­ma Amore.

Gli ingle­si lo defi­ni­reb­be­ro “Love for love’s sake”: ama­re per amo­re. L’a­mo­re è l’e­ner­gia su cui ci muo­via­mo, di cui sia­mo costi­tui­ti, su cui vibria­mo. E que­sto anche se non ce ne ren­dia­mo con­to, anche se riu­scia­mo spes­so a gene­ra­re le più bas­se brut­tu­re. Nega­re que­sto sareb­be nega­re Dio.

Nel momen­to in cui l’a­mo­re flui­sce in noi, dovrem­mo ren­der­ci con­to che, come tut­to quel­lo che ci vie­ne dato in dote alla nasci­ta, anch’es­so non è cosa nostra.

E allo­ra avrem­mo una visio­ne diver­sa. Meno sup­po­nen­te, che guar­de­reb­be all’a­ma­to non come l’og­get­to del nostro desi­de­rio, ma come una par­te di noi stessi.

Ama­re per amo­re signi­fi­ca uni­re cau­sa ed effet­to in un uni­co sin­go­lo quan­to di ogget­ti­va luce. For­se, potreb­be signi­fi­ca­re la fine del­l’e­goi­smo, e maga­ri anche quel­la del­le fal­se visio­ni, del­la gelo­sia, del­la pos­ses­si­vi­tà e di tut­to quan­to fa (brut­to) spettacolo.

L’A­mo­re esi­ste, al di là del fat­to che ce ne accor­gia­mo oppu­re no, al di là del fat­to che lo pro­via­mo oppu­re no. Non dob­bia­mo sfor­zar­ci per ama­re: no, è suf­fi­cien­te accor­ger­si che l’a­mo­re è già lì, è ovun­que, è già ovunque.

Come la Luce, di cui è sinonimo.

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Pirata

LY (:

Pirata

:kil­ly­ou: Exce­lent! Per­le del­la Sag­gez­za peren­ne, da te ripor­ta­te con maestria…
Si in que­sto mera­vi­glio­so Uni­ver­so, Tut­to Vibra per il ‘Pas­sag­gio’ con­ti­nuo e peren­ne del Rag­gio dell’Amore…Ke È 1/3 del K…
Da ‘que­ste par­ti’ l’A­mo­re Conviene…