Eckhart Tolle e “lo spazio di adesso”

Eckhart Tol­le… una per­so­na straor­di­na­ria. Un uomo che ha vis­su­to qual­co­sa. Anzi, secon­do me ben più di qual­co­sa, ma que­sto poco conta.

Quel­lo che con­ta è quel­lo che dice. Ma non solo. Con­ta il fat­to che vive ciò che dice. Que­sto si respi­ra, si vede, si sente.

Par­la di una sola cosa: pre­sen­za. Pro­via­mo a leg­ge­re insie­me que­ste parole.

“Il momen­to pre­sen­te è come è. Sem­pre. Pote­te lasciar­lo essere? […]

Quan­do la vostra atten­zio­ne si muo­ve ver­so l’A­des­so, vi è uno sta­to di vigi­lan­za. È come se vi foste risve­glia­ti da un sogno, il sogno del pen­sie­ro, il sogno del pas­sa­to e del futu­ro. Così chia­ro, così sem­pli­ce. Non vi è spa­zio per crea­re pro­ble­mi. Sola­men­te que­sto momen­to. Così come è. 
Nel momen­to in cui entra­te nel­l’A­des­so con la vostra atten­zio­ne, vi ren­de­te con­to che la vita è sacra. Quan­do sie­te pre­sen­ti vi è una sacra­li­tà in ogni cosa che per­ce­pi­te. Più vive­te nel­l’A­des­so, più sen­ti­te la sem­pli­ce eppu­re pro­fon­da gio­ia del­l’Es­se­re e la sacra­li­tà di tut­ta la vita. […]

Quan­do fate un pas­so nel­l’A­des­so, fate un pas­so fuo­ri dal con­te­nu­to del­la vostra men­te e l’in­ces­san­te flus­so del pen­sie­ro ral­len­ta. I pen­sie­ri non assor­bo­no più tut­ta la vostra atten­zio­ne, non vi assor­bo­no total­men­te. Fra i pen­sie­ri si inter­val­la­no la spa­zio­si­tà e la quie­te. Comin­cia­te a ren­der­vi con­to di quan­to più vasti e più pro­fon­di dei vostri pen­sie­ri voi siete. […]

Io non sono i miei pen­sie­ri, le mie emo­zio­ni, le per­ce­zio­ni dei miei sen­si e le mie espe­rien­ze. Io non sono il con­te­nu­to del­la mia vita. Io sono la Vita. Io sono lo spa­zio nel qua­le tut­te le cose avven­go­no. Io sono la con­sa­pe­vo­lez­za. Io sono l’A­des­so. Io Sono. […]

I ricer­ca­to­ri spi­ri­tua­li cer­ca­no l’au­to-rea­liz­za­zio­ne o l’il­lu­mi­na­zio­ne nel futu­ro. Esse­re un ricer­ca­to­re impli­ca che ave­te biso­gno del futu­ro. Se que­sto è quel­lo che cre­de­te, diven­ta vero per voi: avre­te biso­gno di tem­po fino a che com­pren­de­re­te che non ave­te biso­gno di tem­po per esse­re chi siete. […]

Nel cor­so del­la vostra vita, pote­te esse­re con­sa­pe­vo­li di voi stes­si come con­sa­pe­vo­lez­za nel­la qua­le si svol­ge l’in­te­ro con­te­nu­to del­la vostra vita?
Dite: «Io voglio cono­sce­re me stes­so». Voi sie­te quell’«Io». Voi sie­te la Cono­scen­za. Sie­te la coscien­za attra­ver­so la qua­le ogni cosa è cono­sciu­ta. E quel­la non può cono­sce­re se stes­sa: è se stessa. […]

Quin­di non pote­te diven­ta­re un ogget­to per voi stes­si. Quel­la è la vera ragio­ne da cui sor­ge l’il­lu­sio­ne del­l’i­den­ti­tà egoi­ca – per­ché men­tal­men­te fate di voi stes­si un ogget­to. «Que­sto sono io», dite. E quin­di comin­cia­te ad ave­re una rela­zio­ne con voi stes­si, e a rac­con­ta­re agli altri ed a voi stes­si la vostra storia.

Quan­do per­ce­pi­te sen­za inter­pre­ta­zio­ni, allo­ra pote­te sen­ti­re che cosa è chi sta per­ce­pen­do. Quel­lo che al mas­si­mo pos­sia­mo dire in paro­le, è che vi è un cam­po di vigi­le quie­te in cui avvie­ne la percezione”

da “Paro­le dal­la Quie­te” di Eckhart Tolle

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4 Commenti
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Lovison Fabrizio

Caro Francesco,oltre ad aver let­to il tuo libro “Kesa”(che ho tro­va­to mol­to bel­lo tra l’altro),vengo a cono­scen­za del tuo blog dove incap­po in que­sto arti­co­lo dove a quan­to pare appog­gi il pen­sie­ro di Eckhart Tolle.Bene,volevo solo far­ti nota­re che ho già sen­ti­to par­la­re del tizio in que­stio­ne da Sal­va­to­re Brizzi,che ha a che fare con un “partito“dal nome Ita­lia Nuo­va e che pare fac­cia dei semi­na­ri dove par­la di Eso­te­ri­smo nel qua­le cita degli epi­so­di ine­ren­ti a Gesù…Io ho tro­va­to uno dei video in que­stio­ne posta­to sul pro­fi­lo di Andrea Di ter­liz­zi su Face­book che a quan­to pare entram­bi conosciamo,ma non vi era­no com­men­ti del Mae­stro in que­stio­ne per­chè da tem­po assen­te dal social per impe­gni mi pare ste­su­ra di un nuo­vo libro…Vorrei solo sapere,se possibile,se cono­sci il tizio in que­stio­ne e se sia­no atten­di­bi­li secon­do te i semi­na­ri di que­st’ul­ti­mo visto che su di mè ha avu­to un effet­to mol­to “rivelatorio“specialmente per quan­to riguar­da le paro­le del Mae­stro Gesù…Un saluto,Fabrizio!!!P.S.Volevo dir­ti che sei un gran­de per come scri­vi i tuoi articoli,sarà per­chè sono del Can­cro anch’io?Eh eh eh…

Lovison Fabrizio

Inten­de­vo Brizzi,lo so il com­men­to era mes­so giù un po’ male ma ormai ave­vo già pre­mu­to invio,eh eh eh…comunque ti rin­gra­zio per il parere,ora mi sen­to più tran­quil­lo sai con tut­ta la por­che­ria che c’è in giro(e inten­do soprat­tut­to il fal­so tra­ve­sti­to da vero)non si sà più di chi fidarsi…Comunque riten­go che se inco­min­cia­no a par­la­re di que­ste cose alla gen­te facen­do­si capi­re e spe­cial­men­te voglio­no fon­da­re una “politica“su que­sti prin­ci­pi sia­mo sul­la stra­da buona…Un salu­to Fabrizio.

Franz

No pro­blem! E.. si, met­te­re in pra­ti­ca.. la pra­ti­ca è l’u­ni­co mofo per ren­der­la rea­le, tan­gi­bi­le e frui­bi­le. Pen­so che ci sia da aspet­tar­si parec­chio di buo­no da Briz­zi e c. Buon ferragosto!