Ultime ignominie: dai 2 miliardi a Morgan Stanley a Rapetto silurato

Umber­to Rapet­to. Ce lo invi­dia­va il mon­do inte­ro. Tre par­ti di genio e tre di pre­pa­ra­zio­ne pro­fes­sio­na­le con uno spruz­zo di testar­dag­gi­ne. Un colon­nel­lo del­la Gdf esper­to in fro­di infor­ma­ti­che con tre lau­ree, un nume­ro impre­ci­sa­to di master, spe­cia­liz­za­to in sicu­rez­za informatica.

Ha crea­to e gui­da­to il GAT (grup­po spe­cia­le anti­cri­mi­ne tele­ma­ti­co) e ha un elen­co di tito­li lun­go un chi­lo­me­tro. Tito­la­re di una marea di inda­gi­ni ad altis­si­mo livel­lo, tra cui una di quel­le più famo­se al mon­do che ha por­ta­to all’ar­re­sto del grup­po di hac­ker che ha rischia­to di met­te­re in ginoc­chio oltre al nostro mini­ste­ro del­la dife­sa anche la NATO e il Pentagono.

Ce lo sia­mo gio­ca­to. Per “ordi­ni supe­rio­ri” mos­so ad altro inca­ri­co (che pare com­pren­des­se la fre­quen­za ad un cor­so di infor­ma­ti­ca… lui?) e i suoi col­la­bo­ra­to­ri sca­val­ca­ti da altri, ha dato le dimis­sio­ni. Mi pare logico.

E ono­re­vo­le, come lui.

Un ter­re­mo­to gra­vis­si­mo, deci­ne di miglia­ia di sfol­la­ti, dan­ni per miliar­di di euro che nes­su­no tire­rà mai fuo­ri. La miglio­re tro­va­ta che rie­sco­no a sfor­na­re è quel­la di riau­men­ta­re le acci­se sui car­bu­ran­ti (non vede­va­no l’o­ra, dopo esse­re sta­ti costret­ti ad abbas­sar­le, di tor­na­re ad alzar­le), con la tran­quil­la sicu­rez­za che quei due cen­te­si­mi in più faran­no la fine di tan­ti altri che anco­ra oggi pesa­no nel­la tas­sa­zio­ne gover­na­ti­va ren­den­do il prez­zo del­la ben­zi­na in Ita­lia tra i più alti al mondo.

Pote­va­mo rispar­mia­re un sac­co di sol­di sosti­tuen­do una para­ta che a non so quan­ti inte­res­si, Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca a par­te, con la sem­pli­ce depo­si­zio­ne di una coro­na al mili­te igno­to. Nien­te, abbia­mo dovu­to far­la per forza.

Così come il Papa e il Vati­ca­no, inve­ce di riem­pir­si la boc­ca con quel­la cari­tà cri­stia­na ormai diven­ta­ta del tut­to vir­tua­le, pote­va­no evi­ta­re di veni­re in visi­ta a Mila­no, spen­den­do milio­ni di euro che pote­va­no esse­re devo­lu­ti ai ter­re­mo­ta­ti del­l’e­mi­lia anzi­ché usa­ti per far bel­la mostra di se’.

Una bom­ba a Brin­di­si, sin­to­mo evi­den­te di un pro­ble­ma non loca­le, non iso­la­to e quan­d’an­che attri­bui­bi­le a per­so­na­le paz­zia, comun­que un segna­le pre­oc­cu­pan­te del­la con­di­zio­ne di squi­li­brio che minac­cia di degra­da­re da un momen­to all’al­tro. Tut­ta l’I­ta­lia ha gri­da­to “Infa­mi” per due gior­ni, sal­vo poi dimen­ti­ca­re tut­to per­chè i gior­na­li si sono but­ta­ti a pesce sul ter­re­mo­to dimen­ti­can­do tut­to il resto.

Per gior­ni abbia­mo assi­sti­to allo stil­li­ci­dio di gen­te sui­ci­da­ta a cau­sa di pro­ble­mi eco­no­mi­ci, non indot­ti dal­la cri­si, ma dai prov­ve­di­men­ti pre­si per risol­ver­la (prov­ve­di­men­ti per cui ser­vi­va­no evi­den­te­men­te tito­li accademici).

Poi di bot­to il silen­zio. Han­no smes­so di ammaz­zar­si o qual­cu­no non vuo­le che si sap­pia in quan­ti con­ti­nua­no a farlo?

Un Pre­si­den­te del Con­si­glio che nes­su­no ha mai volu­to o elet­to e che la mag­gior par­te degli Ita­lia­ni non sape­va nep­pu­re che esi­stes­se, fino a che non se l’è ritro­va­to a gui­da­re un gover­no “tec­ni­co” che di tec­ni­co, alme­no stan­do ai fat­ti, ha dimo­stra­to di non ave­re nul­la (non ci vuo­le un tec­ni­co per aumen­ta­re a dismi­su­ra le tas­se pre­ser­van­do sem­pre e comun­que i dirit­ti di una casta ormai simi­le ad un can­cro ino­pe­ra­bi­le: basta un qual­sia­si stu­den­te al pri­mo anno di ragioneria ).

Pote­va­mo aspet­ta­re a stac­ca­re un asse­gno da due miliar­di e mez­zo di euro a Mor­gan Stan­ley . Oggi avreb­be­ro sana­to per inte­ro il dan­no in Emi­lia. Ma Mario Mon­ti (quel­lo che han­no pre­sen­ta­to come un non­no buo­no) l’ha fat­to non appe­na ha potu­to, il 6 gen­na­io di que­st’an­no, nel silen­zio e con il ver­go­gno­so quan­to col­pe­vo­le cove­rup dei media (uni­ca ecce­zio­ne: l’Espresso).

In com­pen­so al bar dove dor­mo­no gli sfol­la­ti è com­par­sa la guar­dia di finan­za a con­trol­la­re gli scon­tri­ni.

Le nuo­ve voci del Van­ge­lo: spread, eva­sio­ne, tas­se, rigore.

Di altre qua­li rifor­ma, equi­tà, one­stà, drit­tu­ra mora­le, spes­so­re uma­no, si è per­sa trac­cia.

E stia­mo par­lan­do solo degli ulti­mi mesi. Quel­li che si fan­no veni­re un dub­bio aumen­ta­no, eppu­re sono anco­ra pochi.

La doman­da è: cosa ci vuo­le per­chè la gen­te comin­ci a ren­der­si con­to del bara­tro in cui stia­mo finendo?

Che sor­ga una dittatura?

Con­di­vi­di
4 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Wfal

E voglia­mo par­la­re di dove fini­sco­no i sol­di dei terremotati.…Cito un post di Bikers si nasce su Facebook…

BIKERS SI NASCE
LEGGETE E’ UNO SCHIFO!! I NOSTRI 2 EURO NN ARRIVANO AI TERREMOTATI!!
Come aiu­ta­re i ter­re­mo­ta­ti? Il sisma in Emi­lia Roma­gna, sareb­be meglio par­la­re al plu­ra­le visto che le scos­se che han­no pro­vo­ca­to i dan­ni mag­gio­ri sono sta­te 2 (quel­la del 20 mag­gio e quel­la del 29) ha pro­vo­ca­to ingen­ti dan­ni alle per­so­ne (24 mor­ti, 350 feri­ti) e alle cose. Gli sfol­la­ti sono più di 15 mila, ma ciò che pre­oc­cu­pa, soprat­tut­to in un con­te­sto di gene­ra­le cri­si eco­no­mi­ca, sono i crol­li di cen­ti­na­ia di capan­no­ni che rischia­no di sfer­ra­re un col­po duris­si­mo ad un tes­su­to indu­stria­le fra i più sani e vita­li del paese.

La natu­ra­le pre­oc­cu­pa­zio­ne e par­te­ci­pa­zio­ne al dram­ma del resto del pae­se ha dato il via alla con­sue­ta gara di soli­da­rie­tà. In tan­ti voglio­no aiu­ta­re e met­ter­si a dispo­si­zio­ne del­le vit­ti­me, ma come far­lo? Il meto­do “clas­si­co”, quel­lo meno impe­gna­ti­vo e più pra­ti­co per tut­ti è rap­pre­sen­ta­to dal clas­si­co “SMS soli­da­le”. Basta invia­re un mes­sag­gi­no al 45500 (oppu­re chia­ma­re lo stes­so nume­ro da una linea fis­sa, non esclu­si­va­men­te Tele­com) per far­si adde­bi­ta­re 2 euro che fini­ran­no in un fon­do costi­tui­to ad hoc dal­la Pro­te­zio­ne Civi­le e dal­la regio­ne Emi­lia Romagna.

La doman­da che in mol­ti si pon­go­no è: dove fini­sco­no que­sti sol­di? La rispo­sta potreb­be non pia­ce­re a mol­te per­so­ne che han­no deci­so di dona­re. In real­tà, ad esse­re pre­ci­si, è impos­si­bi­le cono­sce­re la desti­na­zio­ne d’u­so di quei sol­di. Si può fare rife­ri­men­to al caso più recen­te, quel­lo del ter­re­mo­to che col­pì L’A­qui­la nel 2009. In quel caso ven­ne­ro rac­col­ti 5 milio­ni di euro, una cifra impres­sio­nan­te che dà l’i­dea di quan­ti ita­lia­ni rima­se­ro col­pi­ti dal deva­stan­te sisma che ha distrut­to la cit­tà abruzzese.

Come sono sta­ti impie­ga­ti? La sor­pre­sa è che per quan­to chi dona imma­gi­na di for­ni­re un aiu­to imme­dia­to (l’i­dea è con­na­tu­ra­ta alla “moda­li­tà” di dona­zio­ne, imme­dia­ta) la real­tà dei fat­ti è un’al­tra. Il dena­ro rac­col­to nel 2009 è sta­to affi­da­to dal­la Pro­te­zio­ne Civi­le ad Eti­mos, un con­sor­zio finan­zia­rio inter­na­zio­na­le che si occu­pa di micro­cre­di­to in mol­te real­tà in giro per il mon­do. Per far­ci cosa? Con­ce­de­re pre­sti­ti a “tas­si age­vo­la­ti” a per­so­ne ed impre­se coin­vol­te nel sisma.

Nes­sun “rega­lo”, quel­lo che la gran par­te dei dona­to­ri avreb­be imma­gi­na­to, e per quan­to sia­no “a con­di­zio­ni van­tag­gio­sis­si­me” si trat­ta per sem­pre di un pre­sti­to da rim­bor­sa­re. Fra l’al­tro dei 5 milio­ni di rac­col­ti 470 mila euro sono sta­ti uti­liz­za­ti “per one­ri rife­ri­bi­li alla gestio­ne del pro­get­to”, costi che (giu­ra­no i respon­sa­bi­li) sono “lar­ga­men­te insuf­fi­cien­ti”. Si trat­ta ovvia­men­te di un’i­ni­zia­ti­va meri­to­ria e gesti­ta con la mas­si­ma tra­spa­ren­za, ma è cer­ta­men­te da sot­to­li­nea­re che quan­do gli ita­lia­ni invia­va­no SMS subi­to dopo il 6 apri­le mai avreb­be­ro imma­gi­na­to che i loro sol­di sareb­be­ro sta­ti uti­liz­za­ti (sol­tan­to nel 2011) come fon­di per con­ce­de­re prestiti.

Suc­ce­de­rà lo stes­so con gli SMS invia­ti al 45500 in que­sti gior­ni? Impos­si­bi­le saper­lo. Anche sen­za pen­sa­re male biso­gna dun­que chia­ri­re un pun­to: i sol­di dona­ti via SMS non for­ni­sco­no un aiu­to imme­dia­to alle popo­la­zio­ni e ci sono altri modi per ren­der­si uti­li for­nen­do assi­sten­za ai ter­re­mo­ta­ti. Sia chia­ro: meglio dona­re che non dona­re, soprat­tut­to per­ché la gestio­ne del dena­ro affe­ri­sce sem­pre alla Pro­te­zio­ne Civi­le, ma i ter­mi­ni van­no (in real­tà “andreb­be­ro”) chia­ri­ti. — con Car­lo Lovicario

Ilia

Un arti­co­lo per­fet­to che con­di­vi­do in pie­no… anche nel­lo stile!

Franz
Reply to  Ilia

Mer­ci! :bye:

Sting

Per­chè? Non è GIA’ una soli­da e infa­me dittatura?
Una dit­ta­tu­ra eco­no­mi­ca sovra­na­zio­na­le, sen­za nome né vol­to, Rotschild, wto, bloomberg…
Il più gran­de suc­ces­so di Sata­na è far cre­de­re che non esi­ste, e se non esi­ste nes­su­no lo combatte.
Saluti