Omeopatia: provata scientificamente l’efficacia, che vi piaccia o no!

Da una vita, Big Phar­ma & Co. fa di tut­to per scre­di­ta­re l’o­meo­pa­tia, soprat­tut­to uti­liz­zan­do l’ar­go­men­to del­l’ir­ri­pro­du­ci­bi­li­tà di qual­sia­si test di laboratorio.

In que­sto è sta­ta per lun­go tem­po aiu­ta­ta dal­la man­can­za di stu­di scien­ti­fi­ci degni di que­sto nome effet­tua­ti su pro­dot­ti omeo­pa­ti­ci e dal fio­ri­re con­tem­po­ra­neo di stu­di vol­ti inve­ce a dimo­stra­re il contrario.

Que­sto per­chè uno stu­dio scien­ti­fi­co svol­to secon­do i para­me­tri accet­ta­ti dal­la cosid­det­ta “evi­den­ce-based medi­ci­ne” ha dei costi esor­bi­tan­ti per esse­re por­ta­to a ter­mi­ne su nume­ri signi­fi­ca­ti­vi di casi. Un costo che, guar­da caso, pote­va esse­re soste­nu­to solo dal­le case far­ma­ceu­ti­che, quel­le stes­se case che, come ormai tut­ti han­no capi­to, han­no come uni­co sco­po quel­lo di fare sol­di e quin­di fan­no di tut­to per tra­sfor­ma­re un pazien­te in mala­to cro­ni­co, anzi­ché guarirlo.

Tut­ta­via, anche in quei pochi casi in cui lo stu­dio scien­ti­fi­co c’è sta­to, la comu­ni­tà medi­ca inter­na­zio­na­le ha sem­pre fat­to di tut­to per scre­di­tar­lo, il più del­le vol­te addu­cen­do l’ac­cu­sa (spes­so infon­da­ta) del­l’ir­ri­pro­du­ci­bi­li­tà dei risultati.

Una sor­te che era toc­ca­ta anche a uno stu­dio ese­gui­to da ricer­ca­to­ri del­l’U­ni­ver­si­tà di Vero­na (e pub­bli­ca­to su Psy­cho­phar­ma­co­lo­gy, una rivi­sta di set­to­re accre­di­ta­ta), in cui veni­va dimo­stra­ta l’ef­fi­ca­cia di un pro­dot­to omeo­pa­ti­co (Gel­se­mium Sem­per­vi­rens) nel modu­la­re gli sta­ti di agi­ta­zio­ne e di ansia, come rac­con­ta Alber­to Magnet­ti in que­sto arti­co­lo.

Anche in que­sto caso infat­ti, era sta­ta tira­ta fuo­ri la scu­sa del­l’ir­ri­pro­du­ci­bi­li­tà dei risul­ta­ti. Solo che sta­vol­ta non è anda­to tut­to come al soli­to, per­chè i risul­ta­ti del­lo stu­dio sono sta­ti repli­ca­ti e ripro­dot­ti pari pari in un nuo­vo lavo­ro, pub­bli­ca­to sul­la rivi­sta ECAM‑J (altro orga­no di stam­pa accre­di­ta­to). Tro­va­te il testo ori­gi­na­le e l’ab­stract qui.

Da nota­re che gli stu­di non sono sta­ti ese­gui­ti da per­so­ne dub­bie o non in pos­ses­so dei tito­li neces­sa­ri, ma da ricer­ca­to­ri del dipar­ti­men­to di Pato­lo­gia e Dia­gno­sti­ca e di Medi­ci­na e Sani­tà Pub­bli­ca dell’Università di Vero­na gui­da­ti dal Prof. Pao­lo Bellavite.

L’al­tro aspet­to da sem­pre uti­liz­za­to per con­te­sta­re l’o­meo­pa­tia è quel­lo secon­do cui, in assen­za del prin­ci­pio far­ma­co­lo­gi­co, non è pos­si­bi­le che esi­sta un effet­to cura­ti­vo rea­le. Il che acca­de dopo la dodi­ce­si­ma dilui­zio­ne centesimale.

Tut­ta­via anche que­sto argo­men­to non è più vali­do, pro­prio gra­zie a Luc Mon­ta­gnier (si, pro­prio lui), che ha dimo­stra­to oltre ogni ragio­ne­vo­le dub­bio la teo­ria del­la memo­ria del­l’ac­qua nel­le solu­zio­ni dinamizzate.

Una dimo­stra­zio­ne che, da sola, dovreb­be esse­re suf­fi­cien­te a met­te­re a tace­re ogni cri­ti­ca ma che, al pari degli stu­di del­l’e­qui­pe del Prof. Bel­la­vi­te, stra­na­men­te non vie­ne nep­pu­re men­zio­na­ta dagli orga­ni di stam­pa italiani.

Il mon­do acca­de­mi­co del­la medi­ci­na inter­na­zio­na­le è ormai sem­pre più arroc­ca­to su posi­zio­ni rigi­de, rea­zio­na­rie e sem­pre più lega­te ai mas­sic­ci finan­zia­men­ti del­le case farmaceutiche.

Per que­sto occor­re far cir­co­la­re que­ste infor­ma­zio­ni con ogni mez­zo: per sfon­da­re il muro del­l’i­gno­ran­za che Big Phar­ma cer­ca di ren­de­re sem­pre più soli­do, for­tu­na­ta­men­te con sem­pre meno successo.

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7 Commenti
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Paola

l’o­meo­pa­tia è trop­po intel­li­gen­te per esse­re com­pre­sa, io la uso di nasco­sto dal mio medi­co (mio si fa per dire, me l’han­no impo­sto è il mio cane custo­de ) quan­do ho pro­va­to a par­lar­ne , apri­ti cie­lo. Sono sem­pre più con­vin­ta che pos­se­de­re cono­scen­ze inve­ce di dar­ti oppor­tu­ni­tà , ti rele­ga, oltre che alla soli­tu­di­ne, a un iso­la­men­to vigi­la­to e mal sop­por­ta­to. La mia pau­ra per il futu­ro? Fini­re nel­le loro mani: Paola

Claudio Tucci

Haha­ha­ha­ha­ha… che ride­re! 😀 Sie­te dei feno­me­ni e dovre­ste fare anche del caba­ret! Com­pli­men­ti! Lol! 😀

Debora

Ah, per­chè la Boi­ron non è una mul­ti­na­zio­na­le? Non ha i sol­di per fare uno studio?