Dalle nebbie del tempo: ricordo e traccia emotiva

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maurizio

in pas­sa­to ho sem­pre cer­ca­to le emo­zio­ni estreme,(la gio­ia la felicità)ma più sali­vo in “alto” più mi ritro­va­vo “sot­to terra”.ho cer­ca­to la feli­ci­tà in tut­ti i modi,in tut­te le “latitudini”.ma sem­pre, un estre­mo posi­ti­vo mi por­ta­va nel­l’e­stre­mo oppo­sto. poi un gior­no di tan­ti anni fa,“incontrai“un libro,da lì ini­ziai a “riflettere”.oggi dopo tan­to tem­po ‚sono con­sa­pe­vo­le che non voglio rinun­cia­re ogni tan­to alle mera­vi­glio­se gio­ie estreme.ma ho e stò impa­ran­do a non cade­re sul “duro”. dicia­mo che mi sono spe­cia­liz­za­to nel­le “disce­se con il paracadute”.terminando direi questo:la gio­ia l’a­mo­re la felicità,sottile o grez­za che sia non dovreb­be­ro mai esse­re vis­su­te in modo totale.cio’è dovrem­mo sem­pre ricor­dar­ci che il nostro esse­re vie­ne sem­pre pri­ma di tutto.credo che que­sto sia l’u­ni­co modo (alme­no che io conosco)per non cade­re vit­ti­ma del­le emo­zio­ni nega­ti­ve. un salu­to in odo­re di pri­ma­ve­ra. ciao franz. :swim: