Heather’s Corner: Il “due cuori e una capanna”

Quan­do si pale­sa un roman­ti­co­ne in sti­le buco­li­co con l’espressione da cer­biat­to per­sa ad ammi­ra­re pano­ra­mi che solo lui vede, oltre la cor­ti­na impe­ne­tra­bi­le del­le deli­ran­ti manie di gran­dez­za di archi­tet­ti trop­po “maz­zet­ta­ti” (e non par­lo del­lo stru­men­to dei car­pen­tie­ri…) e total­men­te pri­vi di sen­so este­ti­co e pas­sio­ne e pudore.

Quan­do ver­so di noi vie­ne cion­do­lan­do un esse­ri­no che sem­bra com­par­so dal nul­la, maga­ri cadu­to dal cie­lo per erro­re, che ci pare così sper­du­to e fuo­ri posto su que­sto pia­ne­ta pie­no di “SonoIl­Re­Del­Mon­do”.

Quan­do, sedu­te al tavo­li­no del soli­to bar, inten­te a riflet­te­re sul­la nostra vita da Sex and The City dei pove­ri, men­tre ingur­gi­tia­mo il soli­to cap­puc­ci­no con la soli­ta mini brio­che inte­gra­le e dol­ci­fi­ca­ta con il mie­le (che gene­ra meno sen­si di col­pa da cel­lu­li­te ma la stes­sa quan­ti­tà di cel­lu­li­te!) e all’improvviso la ser­ran­da del nostro occhio anco­ra a mezz’asta si posa su un esem­pla­re che ci osser­va come fos­si­mo “la fon­te del­le mera­vi­glie” da una distan­za che più misu­ra­ta non si può.

Quan­do una qua­lun­que di que­ste cir­co­stan­ze, o simi­lia, si pre­sen­ta nel­la nostra esi­sten­za, ecco … QUESTO (scu­sa­te l’urlo for­ma­to elet­tro­ni­co) è il momen­to di tor­na­re a pog­gia­re sal­da­men­te i pie­di sul pavi­men­to. Maga­ri nudi, maga­ri su pia­strel­le di mar­mo ghiac­cia­to. Tan­to per dar­ci l’effetto doc­cia da pae­se nordico!

Que­sto esse­re di gene­re sin­go­la­re maschi­le è peri­co­lo­so come un mamba!

Que­sto è il ser­pen­te più vele­no­so del mon­do sot­to men­ti­te spoglie.

Due cuo­ri e una capan­na signi­fi­ca che lui è estre­ma­men­te intel­li­gen­te e sfrut­ta que­sta dote inna­ta da inna­mo­ra­to per­so a vita per esco­gi­ta­re ogni gior­no un nuo­vo meto­do anti-sgob­bo. Non ha voglia di fati­ca­re, le sue mani sono mor­bi­de e lisce e cura­te come quel­le di un pia­ni­sta (solo che nel caso del­lo svo­glia­to e ingua­ri­bi­le sen­ti­men­ta­lo­ne non tro­ve­re­te nem­me­no i cal­li ai polpastrelli!).

Ma… ci ado­re­rà se ci pren­de­re­mo cura di lui. Den­tro la nostra capan­ni­na, quan­do tor­nia­mo con­su­ma­te da una gior­na­ta labo­rio­sa tut­ta da dimenticare.

Quan­do lo coc­co­lia­mo con una cena a lume di can­de­la e maga­ri, sfat­te come sia­mo, riu­scia­mo anche a far­ci una –velo­cis­si­ma ché il pupo ha fame!- doc­cia, a pro­fu­mar­ci, ad accen­de­re le can­de­le e a mas­sag­giar­gli lan­gui­da­men­te la nuca men­tre assa­po­ra l’ultimo sor­so di vino buo­no che ci sia­mo potu­ti per­met­te­re gra­zie al paio­lo immen­so che noi ci si fa ogni gior­no, nel­le stes­se ore in cui lui bighel­lo­na tra le stra­de del­la pic­co­la cit­tà ai bor­di di un bel bosco in cui ci ha costret­te a com­pra­re la capan­na dei sogni, facen­do­ci accen­de­re (rigo­ro­sa­men­te a nome nostro ma in rigo­ro­sa comu­nio­ne del sud­det­to bene) un mutuo che non ci fa dormire.

Lui vaga e si guar­da intor­no respi­ran­do l’aria dell’ozio e del­la malin­co­nia e del PM10 e del­le pol­ve­ri sot­ti­li (ma tan­to que­ste bana­li­tà sull’ambiente non gli inte­res­sa­no. Lui ama noi. Sia­mo noi il suo pun­to di rife­ri­men­to nel mondo…).

E quan­do gli fac­cia­mo nota­re che alme­no la paten­te potreb­be rin­no­var­la e maga­ri usa­re la mac­chi­na per anda­re a fare la spe­sa, ci rispon­de che non sareb­be mai in gra­do di fare le cose come le fac­cia­mo noi. Ci dice che sia­mo trop­po in gam­ba, che mai potreb­be sosti­tuir­si a noi in alcun­ché. Tra­dot­to in lin­gua nor­ma­le, mon­dia­le, galat­ti­ca, uni­ver­sa­le, signi­fi­ca che sia­mo fottute!

E allo­ra, pro­via­mo a fare un rewind velo­ce… Tor­nia­mo alla sce­na del bar, a quan­do i nostri sguar­di si sono incro­cia­ti… Ricordate?

Ecco. Fate la cor­te­sia, date ret­ta al con­si­glio alme­no una vol­ta: abbas­sa­te gli occhi, fin­ge­te di guar­da­re l’ora, esi­bi­te­vi in un bre­ve ma inten­so e sono­ro tur­pi­lo­quio (che fa sem­pre la sua bel­la figu­ra!), paga­te e usci­te sen­za vol­tar­vi indie­tro a pas­so acce­le­ra­to tipo neutrino.

Sol­tan­to così potre­te soprav­vi­ve­re… India­na Jones che tie­ne gli occhi chiu­si men­tre si mani­fe­sta l’Arca dell’Alleanza!

Stes­so aplomb, s’il vous plait!

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Lady Heather

mi vuoi dire che sei un “due cuo­ri e una capan­na” che però pra­ti­ca tai chi in un luo­go inti­to­la­to ai Mae­stri del­l’O­zio e quin­di non sei scan­sa fati­che? ma… a pro­po­si­to, sei un uomo di raz­za maschi­le singolare? 🙂

Fede

Anni fa per un cer­to perio­do ho pra­ti­ca­to Tai-Chi in un luo­go che veni­va chia­ma­to ‘il giar­di­no dei Mae­stri ozio­si’ ((: ciao Hea­ther! :smo­king: :mum­ble:

Lady Heather
Reply to  Fede

ehi ma com’è suc­ces­so che la mia rispo­sta a Fede sia usci­ta pri­ma del suo com­men­to?… miste­ri del­la tecnologia… 😕

Franz

Con­fer­mo tut­to! (anche l’a­na­li­sta!) :muah: :muah: :muah: :muah:

Fede

il mio ex ana­li­sta mi dice­va che sono un ‘fla­nel­la’ (fan­caz­zi­sta) e che Bau­de­lai­re mi avreb­be ama­to mol­to ((: :bang:

Fede

Bau­de­lai­re avreb­be ama­to mol­to anche te Franz :war­rior:

Fede

…ma non pen­sa­re, cara Hea­ther, che sono un ‘fan­caz­zi­sta’ di pro­fes­sio­ne: in real­tà il mio per­so­na­le sco­po in que­sta vita, ha una dupli­ce mira: una pun­ta­ta sul mio esse­re e la sua evo­lu­zio­ne, l’al­tra mira è pun­ta­ta sul ‘Sal­va­re’ una ‘vita’ che tan­to Amo.…e tut­to que­sto richie­de l’im­pe­gno mas­si­mo di tut­te le mie ener­gie… pos­so dir­ti mol­to di più ma que­sta non mi sem­bra la sede adat­ta per via del­la pub­bli­ca let­tu­ra: se vuoi appro­fon­di­re fat­ti pas­sa­re la mia mail da quel Rag­gio di Sole che chia­mia­mo Franz colon­na impor­tan­tis­si­ma del mio mon­do inte­rio­re: è pro­prio così.… :par­ty:

Lady Heather

Fede, non sono giu­di­can­te per natu­ra, dun­que non mi ha nep­pu­re sfio­ra­to il pen­sie­ro tu sia uno scan­sa fati­che dav­ve­ro. Que­sto spa­zio, alme­no fin­ché Fran­ce­sco me lo per­met­te­rà, vuo­le esse­re iro­ni­co con qual­che spraz­zo di real­tà col­ta qua e là ma cer­to non un pul­pi­to da cui emet­te­re sen­ten­ze. L’i­dea è quel­la di alleg­ge­ri­re e se non ci rie­sco, son qui a far­me­lo dire… In quan­to a con­di­vi­de­re via email, tro­vi la mia sul mio pro­fi­lo Face­book ma non pen­sa­re a me come a una che “sa tut­to”… so solo ascol­ta­re. Per natu­ra e mestie­re. Take care! :bye: