Le Idi di Marzo – By Giuseppe

Nien­te di nuo­vo sot­to il sole con que­sto film, Le Idi di Mar­zo, scrit­to, inter­pre­ta­to e diret­to da Geor­ge Cloo­ney. In pra­ti­ca è l’ennesima soli­ta sto­ria di cor­sa alle “pre­si­den­zia­li” poli­ti­che americane.

Sto­ria che rac­con­ta tat­ti­che più o meno scor­ret­te di con­cor­ren­za poli­ti­ca, tut­to per arri­va­re a sede­re su una del­le pol­tro­ne più scot­tan­ti del pianeta.

C’è un Gover­na­to­re in pie­na cam­pa­gna elet­to­ra­le, Mike Mor­ris (Cloo­ney), uomo che si è già mes­so in buo­na luce in Iraq e in altri inter­ven­ti ame­ri­ca­ni in medio orien­te. Mike è una per­so­na tut­ta d’un pez­zo e, a modo suo, è di sani prin­ci­pi, e non inten­de accet­ta­re com­pro­mes­si, nean­che per la pol­tro­na del­la Casa Bianca.

Al suo fian­co vi sono il gio­va­ne por­ta­vo­ce Ste­phen ed il suo capo, Paul, pri­mo uomo di fidu­cia del Gover­na­to­re. Ste­phen è tal­men­te bril­lan­te da atti­ra­re l’attenzione del­la “con­cor­ren­za”, che gli pro­po­ne di pas­sa­re dall’altra par­te. Ste­ve, anche se titu­ban­te, rifiuta.

Ma il mon­do poli­ti­co è spie­ta­to e, solo per aver avu­to con­tat­ti col par­ti­to avver­sa­rio in pie­na cam­pa­gna elet­to­ra­le, Ste­ve vie­ne licen­zia­to da Paul con que­sta fra­se: “In que­sto mon­do la leal­tà è al pri­mo posto….”.

Ma il gio­va­ne è trop­po in gam­ba per lasciar­si met­te­re da par­te, per­ciò deci­de di usa­re “l’arma fina­le”, quel­la che in Ame­ri­ca ter­ro­riz­za qua­lun­que poli­ti­co: lo scan­da­lo ses­sua­le. Come in una par­ti­ta a poker, Ste­phen gio­ca al rial­zo, e ricat­ta il Gover­na­to­re per la rela­zio­ne avu­ta con una gio­va­ne stagista.

La ragaz­za (che è sta­ta anche aman­te di Ste­phen) è sta­ta tro­va­ta mor­ta in con­di­zio­ni poco chia­re, e il gio­va­ne asse­ri­sce di ave­re in mano un bigliet­to in cui la gio­va­ne dice di aver appe­na abor­ti­to di un figlio avu­to col Gover­na­to­re. Tan­to basta per dare auto­ri­tà a Ste­ve di chie­de­re al Gover­na­to­re di licen­zia­re Paul e di inse­diar­lo al suo posto, come suo pri­mo portavoce.

Il Gover­na­to­re, di cer­to, è uomo tut­to d’un pez­zo, eppure….indovinate come va a fini­re? Non solo accet­ta que­ste con­di­zio­ni ma, per vin­ce­re nell’Hoio, accet­ta anche quel­la di allear­si ad un poli­ti­co col qua­le mai e poi mai avreb­be volu­to scen­de­re a patti.

Per­ché le “idi di marzo”?

Per­ché que­sta vicen­da (trat­ta da un lavo­ro tea­tra­le) si svol­ge in mar­zo e per­ché duran­te le Idi di Mar­zo mar­zo, si sa, Giu­lio Cesa­re fu ucci­so con ven­ti­tre pugnalate.

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