Manovra: solito suicidio ma cambia la firma. E buona camicia a tutti.

Quan­do, non più tar­di di poche set­ti­ma­ne fa, il gover­no Ber­lu­sco­ni varò quel­la accoz­za­glia di scem­piag­gi­ni che con mol­to corag­gio (e for­se anche un bel po’ di inco­scien­za), riu­scì a defi­ni­re “mano­vra”, i con­te­nu­ti era­no più o meno gli stes­si di quel­la appe­na vara­ta da Monti.

Anzi, que­st’ul­ti­ma con­tie­ne anco­ra più aumen­ti ed esbor­si per gli ita­lia­ni (ma non tut­ti, solo quel­li con meno dena­ro) e ben poco di più in ter­mi­ni di aiu­to all’imprenditoria.

Solo che, sic­co­me l’ha fat­ta “il pro­fes­sor Mon­ti”, tut­ti zit­ti e rassegnati.

Aumen­ta­no le tas­se e l’I­VA, le acci­se sui car­bu­ran­ti e ritor­na l’I­CI. Di nuo­vo misu­re del tut­to ini­que vol­te uni­ca­men­te a cal­mie­ra­re l’U­nio­ne Euro­pea e la fol­lia dei mer­ca­ti, che andran­no ad inci­de­re quan­to uno spu­to sul muro per 25 miliar­di di Euro (tol­ti dal­le nostre tasche) su 1.900 miliar­di di debi­to pubblico.

Nes­su­no o pochi incen­ti­vi al mer­ca­to inter­no, pochi aiu­ti all’im­pren­di­to­ria e alla cir­co­la­zio­ne eco­no­mi­ca ita­lia­na, nes­sun aiu­to o qua­si, se non pura­men­te a paro­le, al mon­do del lavoro.

Solo il soli­to pre­lie­vo di dena­ro dal­le già più che esau­ri­te tasche del popo­lo ita­lia­no. Come già det­to non mi inten­do di eco­no­mia, ma mi pare non ser­va una lau­rea alla Boc­co­ni per capi­re che se man­ca il dena­ro, non è pos­si­bi­le spen­der­lo. E di sicu­ro 25 miliar­di su 1.900 non ser­vo­no ad un benea­ma­to cazzo.

Il tut­to con­di­to da dichia­ra­zio­ni del tut­to fan­ta­sio­se sul­lo scam­pa­to peri­co­lo di fal­li­men­to del­l’I­ta­lia, a soste­gno di misu­re che non faran­no altro che por­ta­re l’I­ta­lia ad un livel­lo di invi­vi­bi­li­tà totale.

Ser­vi­reb­be rilan­cia­re i con­su­mi, il lavo­ro, la pro­du­zio­ne e l’e­co­no­mia del­l’im­pren­di­to­ria ita­lia­na, oggi stran­go­la­ta dal­la cri­si di liqui­di­tà, da quel­la del cre­di­to, sem­pre più dif­fi­cil­men­te ero­ga­to dal­le ban­che. Ser­vi­reb­be rilan­cia­re la com­pra­ven­di­ta immo­bi­lia­re, l’oc­cu­pa­zio­ne gio­va­ni­le, la pro­du­zio­ne arti­gia­na­le ed il turismo.

In que­sti modi il pro­dot­to inter­no lor­do ripren­de­reb­be ad aumen­ta­re ed il rap­por­to tra defi­cit e PIL a cala­re di conseguenza.

Inve­ce si bloc­ca sem­pre di più qua­lun­que pos­si­bi­li­tà di cir­co­la­zio­ne del dena­ro, si aumen­ta­no le tas­se a livel­li del tut­to assur­di (la pres­sio­ne fisca­le in Ita­lia è sostan­zial­men­te tra le più alte in euro­pa ed al mon­do) e in buo­na sostan­za si fa di tut­to per­chè le cose peggiorino.

Però lo fa Mon­ti e non Ber­lu­sco­ni, e se va bene a lui… come dire… buo­na cami­cia a tut­ti (quel­li a cui ne rimar­rà una!)!

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Andrea

…e poi nes­su­no, alme­no pub­bli­ca­men­te e in tv, osa par­la­re del fat­to che nes­su­no ha toc­ca­to (o qua­si) i sol­di dei par­la­men­ta­ri e soprat­tut­to c’è una tota­le omer­tà sul fat­to che alla chie­sa non si chie­de asso­lu­ta­men­te nes­sun aiu­to! E’ l’en­ne­si­ma pre­sa in giro. E la col­pa non è di nes­su­no, se non di chi con­ti­nua a far­si ipno­tiz­za­re da chi ha qual­che com­pe­ten­za in più (più in ter­mi­ni di comu­ni­ca­zio­ne che di real­tà oggettiva).
Dal mio pun­to di vista (e maga­ri mi sba­glio), quel­lo che è acca­du­to in que­sto perio­do è sem­pli­ce­men­te che chi già det­ta­va leg­ge pri­ma, die­tro le quin­te e coper­ti da alcu­ni fan­toc­ci mes­si lì, ora con­ti­nua a far­lo ma in modo espli­ci­to. Abbia­mo al gover­no chi ha crea­to la crisi.

Gianluca Foglia
Reply to  Andrea

Total­men­te d’ac­cor­do caro Andrea.
Vedi, la cosa anco­ra più disgu­sto­sa a mio mode­sto avvi­so è che que­sta mano­vra ha lascia­to del tut­to intoc­ca­to il siste­ma ban­ca­rio, il sog­get­to che ha deter­mi­na­to que­sta cri­si. Nes­su­na mera­vi­glia: non si pote­va pre­ten­de­re che il Sig. Mon­ti, asso­lu­ta­men­te orga­ni­co a que­sto (suo) mon­do, faces­se qual­co­sa di diverso.
Che sia un pro­fes­so­re tito­la­to non signi­fi­ca pro­prio nien­te: cer­ta­men­te il SUO mestie­re lo fa bene.
Se ti inte­res­sa com­pren­de­re a fon­do quel­lo che oggi sta acca­den­do devi tor­na­re agli anni del­l’im­me­dia­to dopo­guer­ra, quan­do sot­to la spin­ta di Roc­ke­fel­ler, a Tokyo, nasce una fon­da­zio­ne che riu­ni­sce “i poten­ti” del­la finan­za glo­ba­le: a loro si deve fra l’al­tro la conia­zio­ne dei ter­mi­ni pri­mo, secon­do e ter­zo mon­do come cate­go­rie poli­ti­co-eco­no­mi­che. Se vuoi, docu­men­ta­ti e tro­ve­rai come tale fon­da­zio­ne sia oggi più viva che mai: tro­ve­rai nomi e cogno­mi dei poten­ti che gover­na­no la ter­ra, che pia­ni­fi­ca­no guer­re e che ad altro non mira­no che al POTERE. Un pic­co­lo feu­do oscu­ro tut­t’al­tro che invi­si­bi­le: biso­gna solo guardare.
Cre­do di esse­re un po’ impo­po­la­re ma riten­go che il capi­ta­li­smo sia una for­ma roz­za e pri­mi­ti­va di gover­no del mon­do, radi­cal­men­te sba­glia­ta nel­l’e­le­zio­ne del pro­fit­to a dio del mon­do. Oggi, pen­so, sia­mo alle soglie di quel­la che si rive­le­rà una svol­ta epo­ca­le. I costi da paga­re, temo, saran­no ele­va­tis­si­mi: vedi bene che chi detie­ne il pote­re non ha un bri­cio­lo di sani­tà men­ta­le; da mori­bon­do pre­fe­ri­sce por­ta­re con sè il mon­do alla mor­te piut­to­sto che far­si da par­te. Ma il pro­ces­so che si è inne­sca­to è fisio­lo­gi­co: que­sto siste­ma è già mor­to. Nes­su­na depres­sio­ne, Andrea.. Ho sem­pli­ce­men­te ritrat­to una real­tà che a me alme­no sem­bra limpidissima.
For­tu­na­ta­men­te esi­sto­no milio­ni di uomi­ni e don­ne che ama­no la vita e dav­ve­ro con­vie­ne ali­men­ta­re que­sto fron­te vita­le al di là di tut­to ciò che sta acca­den­do. Un cam­bia­men­to epo­ca­le non si misu­ra nel­l’ar­co di tem­po di una vita ma que­sto in fon­do ha poca impor­tan­za. Un solo seme di veri­tà, di bel­lez­za anche, non man­che­rà di por­ta­re i suoi frut­ti bene­fi­ci. Con sim­pa­tia, Gianluca.

Andrea

Caro Gian­lu­ca ti rin­gra­zio per gli spun­ti di ricer­ca, mi inte­res­sa­no mol­to, dato che pre­fe­ri­sco pro­va­re a capi­re piut­to­sto che ber­mi pas­si­va­men­te ciò che i media offrono.
Per la mia espe­rien­za per­so­na­le e la mia osser­va­zio­ne, cre­do come te che sia­mo ad una svol­ta epo­ca­le e che ognu­no sia chia­ma­to a dare il pro­prio con­tri­bu­to. Non cer­to eco­no­mi­co come ci dicono.
Ciò che andreb­be chie­sto agli ita­lia­ni è mag­gio­re con­sa­pe­vo­lez­za di se stes­si e del pro­prio poten­zia­le. Mag­gio­re sen­so di con­di­vi­sio­ne e cura per gli altri e per il mon­do in cui vivia­mo. Que­sta dovreb­be per me esse­re la tas­sa da chie­de­re. Gra­zie anco­ra e buo­na giornata!

Gianluca Foglia
Reply to  Andrea

Ti do volen­tie­ri una mano. Mai sen­ti­to par­la­re del­la Fon­da­zio­ne Bilderberg?
Tro­ve­rai mol­to mate­ria­le inte­res­san­te in pro­po­si­to in rete.
Dopo tan­te let­tu­re scon­cer­tan­ti, dul­cis in fun­dus, alla voce “List of Bil­der­berg par­ti­ci­pan­ts” qua­le nome ti com­pa­ri­rà accan­to a mol­ti altri?
Que­sta te la anti­ci­po. Per l’I­ta­lia, Il Sig. Mario Monti.….
Buo­na gior­na­ta anche a te.
E com­pli­men­ti per la tua visio­ne del­la vita.

Andrea

Gra­zie Gianluca.
Appro­fon­di­rò sicuramente.
Buo­ne cose!!!