La sfiga della paura del nuovo – By Giuseppe

Dopo la disav­ven­tu­ra del­la frit­ta­ta anda­ta a male la Per­so­na­li­tà pas­sò dei mesi a riflet­te­re sull’accaduto.

Ave­va impa­ra­to la lezione.

Però le man­ca­va la com­pa­gnia e la “gui­da” dell’Essere.

Sen­ti­va la sua vita inu­ti­le. Sem­pre le stes­se cose, le stes­se mena­te. Una noia…

Le pare­va di gira­re a vuo­to, come se si muo­ves­se in un “cir­cui­to chiu­so”, in un labirinto.

Lei vole­va sin­ce­ra­men­te dive­ni­re uno “stru­men­to” effi­cien­te nel­le mani dell’Essere.

Pro­va­re l’ebbrezza dell’avventura.

Ma, pove­ri­na, ave­va i suoi limi­ti. Il suo “com­pu­ter” men­ta­le ave­va tan­ti “file infet­ti”, e ogni tan­to era vit­ti­ma di virus che ral­len­ta­va­no enor­me­men­te i suoi pro­gram­mi o, addi­rit­tu­ra, si apri­va­no da sole del­le fine­stre che non cen­tra­va­no un caz­zo coi suoi pro­po­si­ti, com­bi­nan­do un gran casino.

La per­so­na­li­tà si mise per­ciò all’opera, e pas­sò mol­tis­si­mo tem­po a fare “scan­sio­ni” per indi­vi­dua­re i file infet­ti ed eliminarli.

Que­sto gran da fare del­la Per­so­na­li­tà incu­rio­sì mol­to l’Essere il qua­le, dan­do una sbir­cia­ti­na in “bas­so”, vide che for­se si pote­va fare un altro ten­ta­ti­vo di approccio.

L’Essere, in effet­ti, ave­va un gran biso­gno del­la Per­so­na­li­tà per rea­liz­za­re alcu­ni suoi “pro­get­ti”. Ma sape­va aspet­ta­re il momen­to giu­sto e le giu­ste con­di­zio­ni. Lui ave­va una diver­sa per­ce­zio­ne del tempo.

Comun­que ora sem­bra­va che, for­se, qual­co­sa di buo­no si pote­va combinare.

Così, una bel­la mat­ti­na bus­sò alla por­ta del­la Personalità.

Inu­ti­le dire, baci e abbrac­ci a profusione.

La gio­ia era tale e tan­ta che alla Per­so­na­li­tà ven­ne­ro le lacri­me agli occhi dal­la commozione.

Fini­ta l’euforia ini­zia­le l’Essere dis­se alla Per­so­na­li­tà: – Visto che hai fat­to una bel­la puli­zia “inte­rio­re”, e ora sem­bra che fun­zio­ni pro­prio bene, che ne dici di aggiun­ge­re qual­che soft­ware per poten­zia­re il tuo sistema?

La per­so­na­li­tà (con un po’ di timo­re) dis­se: – Si, ma…non sarà mica una cosa dolorosa? -

- Sai – dis­se l’Essere – si pro­va sem­pre un po’ di “dolo­re” nel­le fasi di “poten­zia­men­to”. Ma dopo vedrai quan­te cose mera­vi­glio­se in più potre­mo rea­liz­za­re assieme. -

- Ma di cosa si trat­ta? – chie­se la Per­so­na­li­tà ancor più preoccupata.

- Dob­bia­mo cam­bia­re il tuo siste­ma. In pra­ti­ca dovre­mo “ripro­gram­mar­ti”. Il tuo vec­chio siste­ma è ormai obso­le­to. Ci vuo­le qual­co­sa di più arti­co­la­to e di più effi­cien­te allo stes­so tem­po. Inol­tre hai biso­gno di velo­ciz­zar­ti. Abbi fiducia…

Per­so­na­li­tà – Non è che non ho fiducia…è che mi sono affe­zio­na­to a que­sto modo di esse­re. Sai…le mie abitudini…mi pia­ce muo­ver­mi nel conosciuto…Poi mi fa un po’ pau­ra muo­ver­mi nell’ignoto. Non si potreb­be lascia­re le cose come stanno? -

Esse­re – No! E’ impor­tan­te che tu diven­ga uno “stru­men­to” più effi­cien­te, altri­men­ti non riu­sci­re­mo com­bi­na­re nul­la di buono. -

Per­so­na­li­tà – E io non cambio.

Sì!

No!

Si!

Nooo!

Esse­re – Ho capi­to. Ci vedia­mo un’altra volta…

Per­so­na­li­tà – Ma…te ne vai? Non lasciar­mi così…dimmi alme­no qualcosa…

Esse­reMA VA A CAGARE!!!

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Donatilla

:muah: :muah: :muah: Bra­vo Giu­sep­pe … è pro­prio una bel­la lot­ta al cambiamento…