Lanterna Verde: mi è piaciuto un sacco… ma un sacco, eh?

Innan­zi­tut­to una dove­ro­sa pre­mes­sa: que­sta recen­sio­ne non è atten­di­bi­le. Ades­so pas­sia­mo al resto.

Lan­ter­na Ver­de è per me uno dei supe­re­roi sto­ri­ci (non­chè il mio pre­fe­ri­to). Il Cor­po del­le Lan­ter­ne Ver­di rap­pre­sen­ta una fra­tel­lan­za di guar­dia­ni dedi­ti alla pro­te­zio­ne dei diver­si set­to­ri del­l’u­ni­ver­so cono­sciu­to, il cui pote­re di mate­ria­liz­za­re i pro­pri pen­sie­ri ha come ori­gi­ne un anel­lo, una sor­ta di manu­fat­to misti­co sen­zien­te. Ogni Lan­ter­na Ver­de è respon­sa­bi­le del­la pro­te­zio­ne di un set­to­re dell’universo.

Abin Sur è una famo­sa Lan­ter­na Ver­de che, feri­ta a mor­te nel­lo scon­tro con il mal­va­gio Paral­lax pre­ci­pi­ta sul­la Ter­ra moren­do nel­l’ur­to. Il suo anel­lo, sce­glien­do­si da solo il pos­ses­so­re, tro­ve­rà Hal Jor­dan, pilo­ta di cac­cia un po’ fan­fa­ro­ne ma caz­zu­to, ren­den­do­lo il suc­ces­so­re di Abin Sur.

Sicu­ra­men­te i puri­sti del fumet­to stor­ce­ran­no il naso di fron­te al gran­dis­si­mo casi­no crea­to nel film rispet­to alla sto­ria ori­gi­na­le (non ve la sto a rac­con­ta­re) ma per quan­to mi riguar­da que­sto pro­dot­to, dopo Thor, è for­se il più riu­sci­to del­la stagione.

Otti­mo il 3D (stra­na­men­te, dato che è sta­to intro­dot­to in post pro­du­zio­ne), la fan­ta­sia dei vari art direc­tor si è sbiz­zar­ri­ta alla gran­de, con note­vo­le rea­li­smo (a par­te un paio di inqua­dra­tu­re can­na­te alla gran­de, ma biso­gna esse­re dei fana­ti­ci come il sot­to­scrit­to per notarle).

Ryan Rey­nolds, figac­cio­ne come sem­pre, da’ al per­so­nag­gio di Hal Jor­dan una buo­na con­no­ta­zio­ne, tra iro­nia, spac­co­ne­ria e corag­gio. Bla­ke Live­ly è uno spet­ta­co­lo per gli occhi nel ruo­lo del­la com­pa­gna Carol Fer­ris, men­tre Mark Strong ren­de per­fet­ta­men­te la par­te del­lo stron­zo Sinestro.

La sto­ria fila via velo­ce, con mol­ta azio­ne ma anche diver­si momen­ti diver­ten­ti, accom­pa­gna­ta dal­l’ot­ti­ma colon­na sono­ra di james New­ton Howard, sen­za cadu­te di tono.

Come det­to sopra, la sto­ria del film ver­rà sicu­ra­men­te vista come un insul­to da par­te degli inte­gra­li­sti del fumet­to ma per quan­to mi riguar­da, nono­stan­te non mi sia mai per­so nep­pu­re un’u­sci­ta del­la serie ori­gi­na­le, riten­go il pro­dot­to otti­mo, un film che ti rega­la un bel­la ora e mez­zo abbon­dan­te di pia­ce­re visi­vo e diver­ti­men­to e che ti fa usci­re dal cine­ma con la voglia di anda­re a cer­ca­re quel cavo­lo di anel­lo di car­to­ne che ti eri fat­to quan­do ave­vi dodi­ci anni.

Da vede­re.

P.S. (dove­ro­so quan­to la pre­mes­sa): ho let­to alme­no una deci­na di recen­sio­ni su altri siti: one­sta­men­te tro­vo la mag­gior par­te di esse del­le squal­li­de esi­bi­zio­ni reto­ri­che, in cui inve­ce che rife­ri­re l’o­ne­sta, per­so­na­le sen­sa­zio­ne pro­va­ta nel vede­re un film (che ricor­dia­mo­ce­lo: è un pro­dot­to di fan­ta­sia e che ser­ve a pas­sa­re un’o­ra e mez­za di diver­ti­men­to), i cosid­det­ti “gran­di cri­ti­ci” si pavo­neg­gia­no esi­ben­do la pro­pria (peral­tro spes­so dub­bia) abi­li­tà pennivendola.

Lan­ter­na Ver­de non è il Maha­ba­ra­ta! E’ un film trat­to da un fumet­to degli anni ’60 e come tale va inte­so. E’ inu­ti­le che venia­te a menar­la col fat­to che è scon­ta­to, che man­ca di pro­fon­di­tà, che non c’è inda­gi­ne psi­co­lo­gi­ca: è un supe­re­roe e com­bat­te con­tro i super­cat­ti­vi! Punto!

In buo­na sostan­za, signo­ri cri­ti­ci: tira­te­ve­la di meno e diver­ti­te­vi di più; pro­ba­bil­men­te il vostro fega­to ne trar­rà gran­de gio­va­men­to e, con esso, anche quel pub­bli­co che, tra­mi­te il vostro lavo­ro, dovreb­be far­si un’i­dea di come sia un film e non di quan­to sia­te bra­vi voi a scrivere!

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Mauro

Que­sta è una VERA recen­sio­ne! Sot­to­scri­vo ampia­men­te le osser­va­zio­ni sui “cri­ti­ci”, e andrò a vede­re il film anche se non sape­vo nul­la del fumet­to (che comun­que, se ha indot­to il pic­co­lo Franz a far­si un anel­lo di car­to­ne, deve con­te­ne­re qual­co­sa di interessante…).

Sciuscia

Peg­gio del film su Cap non potrà essere!

Sentry

Per me è un film che sta là per là sul­la suf­fi­cien­za sten­ta­ta ma di buo­na fat­tu­ra tec­ni­ca, quin­di poi se piac­cia o no dipen­de – mol­to più che con altri film – da per­ce­zio­ni e gusti per­so­na­li. Per me è pol­li­ce giù!