Superstizione, premonizione e sfiga

La sfi­ga? Esi­ste, non c’è dub­bio. Ma cos’è vera­men­te la sfi­ga? Par­lia­mo di acci­den­ti in serie che capi­ta­no in un perio­do ristret­to nel tem­po. Attor­no alla sfi­ga è nata la super­sti­zio­ne, ovve­ro la stan­dar­diz­za­zio­ne di even­ti che “por­ta­no sfortuna”.

Il nume­ro 13, il gat­to nero, cal­pe­sta­re le righe sul mar­cia­pie­de, rove­scia­re il sale… sono tut­ti esem­pi popo­la­ri noti per­chè por­ta­no sfi­ga. Ma quan­to c’è di vero? E’ dav­ve­ro l’e­ven­to a por­ta­re una sfi­ga intrin­se­ca oppu­re, a furia di cre­der­ci, abbia­mo dato all’e­ven­to un pote­re che in ori­gi­ne non aveva?

In altre paro­le, la super­sti­zio­ne è un rile­va­men­to di fat­ti che han­no la pos­si­bi­li­tà di atti­ra­re su chi li vive una modi­fi­ca­zio­ne tale da sca­te­nar­gli addos­so una serie di even­ti nega­ti­vi o è il risul­ta­to di un pen­sie­ro comu­ne che, a furia di esse­re pen­sa­to, ci fa atti­ra­re la sfi­ga come la car­ta moschicida?

E’ inne­ga­bi­le che la sfi­ga ha una sua esi­sten­za auto­no­ma (altri­men­ti Mur­phy non sareb­be diven­ta­to famo­so) ma è altret­tan­to vero che più il nostro pen­sie­ro e la nostra qua­li­tà sono nega­ti­ve e più atti­re­re­mo su di noi situa­zio­ni, even­ti e soprat­tut­to per­so­ne simili.

Il fat­to è che la super­sti­zio­ne ha pro­dot­to negli anni la nasci­ta e la con­ti­nua cre­sci­ta del pote­re dei vari por­ta­sfi­ga. In altre paro­le si è crea­ta quel­la che vie­ne comu­ne­men­te defi­ni­ta “for­ma pensiero”.

In sostan­za una for­ma pen­sie­ro è una sor­ta di cam­po di ener­gia ali­men­ta­to dal­la fede o dal pen­sie­ro o dal­le emo­zio­ni di tut­ti colo­ro che ad esso attri­bui­sco­no un signi­fi­ca­to. Non impor­ta quan­to sia rea­le. Non impor­ta quan­to sia vero. Il fat­to che tan­te per­so­ne pen­sa­no che lo sia, fini­sce per ren­der­lo tale.

E non si trat­ta di un effet­to psi­co­lo­gi­co. Ma di un effet­to mate­ria­le che costi­tui­sce il 90% del pote­re del­la sfiga.

Non ci cre­de­te? Pro­va­te a pen­sa­re a cose sfi­ga­te per un perio­do suf­fi­cien­te­men­te lun­go: spe­ri­men­te­re­te la cosa in pri­ma per­so­na. Oppu­re, con­si­glio per­so­na­le, pro­va­te a “pen­sa­re posi­ti­vo” per lo stes­so perio­do; spe­ri­men­te­re­te lo stes­so la fac­cen­da ma con mol­ta meno sofferenza!

Tut­ta­via, il fat­to che la sfi­ga esi­ste come “ener­gia” a se’ stan­te, ci por­ta ad un altro aspet­to: quel­lo del­la premonizione.

Cre­do che a tut­ti sia capi­ta­to di “sen­ti­re sul­la pel­le” che qual­co­sa sta andan­do per il ver­so stor­to. Si trat­ta dav­ve­ro di pre­mo­ni­zio­ne. Una sen­sa­zio­ne alla qua­le è meglio dare ret­ta. Vuol dire che qual­co­sa, den­tro o vici­no a noi, ha per­ce­pi­to una pie­ga che pren­de­ran­no gli eventi.

Non è comu­ne pre­ve­de­re il futu­ro, anzi, come sap­pia­mo la cosa è abba­stan­za rara, ma è inve­ce abba­stan­za comu­ne per­ce­pi­re “qual­co­sa”. Pre­mo­ni­zio­ne vie­ne da “pre”, ovve­ro “pri­ma”, e “moni­to”, ovve­ro “avver­ti­men­to”, ma anche “per­ce­zio­ne”.

Non si pre­ve­de il futu­ro, ma l’i­stin­to ci avvi­sa che qual­co­sa ha pre­so una pie­ga per noi negativa.

E’ di nuo­vo il sen­ti­re che entra in azio­ne. Non ascol­tar­lo può ave­re effet­ti anche leta­li; ve lo dice uno che, pri­ma di schian­tar­si a 190 all’o­ra in moto in ter­ra di Spa­gna, era da tre gior­ni che sen­ti­va la puz­za di bruciato.

Ma, da bra­vo idio­ta, non ne ho tenu­to conto.

Con­di­vi­di
2 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Alli

purtroppo…da bra­vo idio­ta non ne ho tenu­to con­to diver­se volte…idiota idio­ta idio­ta Vedia­mo se a for­za di ripe­ter­me­lo lo capisco) 😡