E del Giappone, piano piano, si dice sempre meno…

Soli­to siste­ma, soli­to schi­fo dei media. Pas­sa­to “l’ef­fet­to scoop”, dei casi­ni che stan­no acca­den­do in Giap­po­ne non par­la più nes­su­no, se non in pic­co­li tra­fi­let­ti qui e là.

Per­ciò l’i­ta­lia­no medio comin­cia già a dimen­ti­car­si che, anche se dal­l’al­tra par­te del pia­ne­ta, c’è un pae­se in cui la scel­ta nuclea­re ha rive­la­to quan­to rischio­so sia affi­dar­si a que­sta for­ma di pro­du­zio­ne energetica.

Così come, mol­to pro­ba­bil­men­te, lo stes­so ita­lia­no non sa che a deci­ne di miglia dal­la costa giap­po­ne­se il livel­lo di radia­zio­ni è di 1.500 vol­te il fon­do, men­tre a Tokyo l’emer­gen­za acqua si fa sen­ti­re (anche se il gover­no ha tol­to l’al­ler­ta per i bam­bi­ni) e il tas­so radian­te è cir­ca il tri­plo di quel­lo rile­va­to subi­to dopo il disa­stro al pri­mo reattore.

Ieri un reat­to­re ha par­zial­men­te fuso, e una dele­ga­zio­ne di Green­pea­ce ha dif­fu­so un comu­ni­ca­to che comu­ni­ca con­di­zio­mi assai gra­vi a diver­si chi­lo­me­tri da Fuku­shi­ma, con­di­zio­ni di cui la popo­la­zio­ne sareb­be addi­rit­tu­ra tenu­ta all’o­scu­ro da par­te del gover­no. Se vole­te leg­ge­re que­sto comu­ni­ca­to lo tro­va­te qui.

La gen­te è così, dimen­ti­ca in fret­ta, e i gover­ni lo san­no per­fet­ta­men­te. Ma intan­to, dal­l’al­tra par­te del mon­do, una nazio­ne è in ginoc­chio per­chè non ha qua­si più nul­la. Man­ca il car­bu­ran­te, metà del­le nazio­ni ha bloc­ca­to le impor­ta­zio­ni (vi imma­gi­na­te il dan­no eco­no­mi­co per miglia­ia di azien­de?) e l’al­tra metà sta spe­cu­lan­do sul­lo Yen, pro­vo­can­do­ne l’im­pen­na­ta arti­fi­cia­le e dan­neg­gian­do sem­pre di più un’e­co­no­mia al collasso.

Ma soprat­tut­to, l’i­ta­lia­no medio non ha mai pen­sa­to, se non for­se nei pri­mi due gior­ni, alle miglia­ia di per­so­ne che in Giap­po­ne stan­no affron­tan­do sof­fe­ren­ze e dif­fi­col­tà incre­di­bi­li, a cau­sa del tri­pli­ce impat­to di un ter­re­mo­to poten­tis­si­mo, uno Tsu­na­mi gra­vis­si­mo e un’emer­gen­za nuclea­re che non accen­na a voler­si ridi­men­sio­na­re dopo più di due set­ti­ma­ne e che, anzi, peg­gio­ra di gior­no in giorno.

Que­sto per­chè l’i­ta­lia­no cre­de che quan­to acca­de a diver­se deci­ne di miglia­ia di chi­lo­men­tri non lo riguardi.

Ma si sba­glia, per­chè tut­to que­sto avrà un impat­to quan­to meno eco­no­mi­co sul nostro pae­se. Sem­pre che non ne abbia uno anche sani­ta­rio, qua­lo­ra la cri­si nuclea­re giap­po­ne­se doves­se aggra­var­si ulte­rior­men­te, cosa peral­tro assai probabile.

Eppu­re l’i­ta­lia­no medio con­ti­nua a guar­da­re con gran­de inte­res­se il Gran­de Fratello.

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Pirata

Pro­ba­bil­men­te, anke, il casi­no nuclea­re nip­po­ni­co rap­pre­sen­ta per il nostro gover­no uno spot assai con­tro­pro­du­cen­te per il suo pro­get­to d’in­stal­la­zio­ne di cen­tra­li nuclea­ri in ter­ri­to­rio italico…

Baldassare

🙁