Narnia 3 Il viaggio del veliero: da non perdere!

Final­men­te un film in 3D stu­dia­to e pro­dot­to con tut­ti i cri­smi del capo­la­vo­ro. E infat­ti, alme­no per quan­to mi riguar­da, di capo­la­vo­ro trattasi.

Il film, ter­zo del­la serie, recu­pe­ra tut­to quel­lo che ave­va per­so nel secon­do epi­so­dio. Una tra­ma ben mos­sa, non linea­re anche se clas­si­ca, fa vola­re il tempo.

La reci­ta­zio­ne è dav­ve­ro degna, soprat­tut­to da par­te del­la “new entry” Will Poul­ter, che si tra­sfor­ma egre­gia­men­te da moc­cio­so lagno­so a ragaz­zo seris­si­mo con note­vo­le talento.

Le sce­ne e l’am­bien­ta­zio­ne sono per­fet­te in ogni par­ti­co­la­re, il lavo­ro di com­pu­ter gra­fi­ca impec­ca­bi­le sot­to ogni pro­fi­lo (per mol­ti aspet­ti lo defi­ni­rei miracoloso).

Il 3D non fa una pie­ga anche con i siste­mi meno evo­lu­ti e, anzi, vie­ne uti­liz­za­to con sapien­za e gra­zia, sen­za le clas­si­che sce­ne di ogget­ti che vola­no addos­so allo spet­ta­to­re ma pro­du­cen­do un’im­mer­sio­ne spet­ta­co­la­re e con­ti­nua, che por­ta a goder­si la sto­ria sen­za distrazioni.

Ma que­sto film, secon­do me, ha una mar­cia in più. La bel­lez­za del­le sce­ne, in alcu­ni momen­ti, è dav­ve­ro com­mo­ven­te. L’a­po­teo­si cre­do però ven­ga rag­giun­ta ver­so la fine, nel ritor­no alle sem­bian­ze uma­ne da quel­le “dra­ghe­sche” di Will Poul­ter ad ope­ra di Aslan e nel­la sce­na fina­le, con l’in­cre­di­bi­le onda ano­ma­la sospe­sa a mezz’aria.

Due momen­ti che per quan­to mi riguar­da segna­no una pie­tra milia­re nel­la sto­ria del­la gra­fi­ca digi­ta­le. Due sce­ne dal­la bel­lez­za tal­men­te par­ti­co­la­re da vale­re da sole cen­to altri film medio­cri usci­ti in que­sti ulti­mi tempi.

Una cosa mi è capi­ta­to di pen­sa­re, veden­do que­sto film.

La gra­fi­ca digi­ta­le, il 3D e tut­to il resto, fino­ra sono sta­ti usa­ti per moti­vi esclu­si­va­men­te com­mer­cia­li. Ma, a furia di voler pro­dur­re spet­ta­co­li che richia­mi­no sem­pre più pub­bli­co, incon­sa­pe­vol­men­te, cre­do stia­no ini­zian­do a fare qual­co­sa di più, oltre a gon­fia­re le tasche del­le case di produzione.

Sen­za voler­lo, cre­do infat­ti che, dan­do cor­po alla mate­ria di cui sono fat­ti i sogni, pos­sa­no ini­zia­re a far sen­ti­re alle per­so­ne il pro­fu­mo di una bel­lez­za che, in que­sti tem­pi bui, è sta­ta trop­po dimenticata.

Se da un lato la fan­ta­sia ha il difet­to di favo­ri­re l’il­lu­sio­ne infat­ti, non dob­bia­mo dimen­ti­ca­re che, dal­l’al­tro, con­ti­nua a mostra­re come ci pos­sa esse­re qual­co­sa di più, e di più bel­lo, del­le quat­tro caz­za­te che la gen­te si è abi­tua­ta ad apprezzare.

Sicu­ra­men­te ben poca cosa, anzi nul­la, rispet­to all’il­lu­mi­na­zio­ne di un Bud­d­ha ma, per tan­ti e tan­ti altri esse­ri uma­ni come noi, un pic­co­lo pas­so ver­so una dimen­sio­ne di mag­gior bel­lez­za, luce e armo­nia; il che non mi pare asso­lu­ta­men­te poco.

E se qual­cu­no tro­va il corag­gio di non emo­zio­nar­si di fron­te a ciò… beh, date­mi ret­ta: gli man­ca un pez­zo. E bel­lo gros­so anche!

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5 Commenti
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Pirata

mi hai incu­rio­si­to: appe­na pos­si­bi­le lo guardo.

Donatilla

gra­zie Franz,andrò a veder­lo :ham­mer:

White Knight

Doma­ni vado a guar­dar­lo e ti dico… ciao! :bye:

White Knight

Si effe­ti­va­men­te è bel­lo, ma secon­do te qua­l’é l’al­tro nome di Aslan nel nostro mon­do? :wow: