Tracce di Profumo: merito e metodo – By Valeria

Pochi gior­ni fa ho assi­sti­to ad una vicen­da che non ripor­te­rò per ragio­ni di riser­va­tez­za ma che comun­que mi ha impo­sto del­le domande.

Per sem­pli­ci­tà fac­cio un esem­pio, bana­liz­zan­do un po’…

Imma­gi­nia­mo che un pas­seg­ge­ro deb­ba scen­de­re da un tre­no ad una deter­mi­na­ta sta­zio­ne fer­ro­via­ria ma davan­ti alla por­ta di usci­ta c’è qual­cu­no che ne osta­co­la il passaggio.

Il meri­to non è in discus­sio­ne: quel pas­seg­ge­ro deve scendere.

Ma, se inve­ce di chie­de­re per­mes­so con la dovu­ta cor­te­sia, costui dà uno spin­to­ne all’altro pas­seg­ge­ro, allo­ra sul meto­do ci sareb­be mol­to su cui riflettere.

Indub­bia­men­te saper com­pren­de­re le altrui ragio­ni non è sem­pre un erro­re. Anzi.

La fret­ta, l’ansia di scen­de­re a quel­la fer­ma­ta, l’impegno a cui non ci si può (o non ci si sa) sot­trar­re, pos­so­no indur­re rea­zio­ni tan­to avven­ta­te quan­to sconsiderate.

Ma anche no.

Quan­do una rea­zio­ne è del tut­to spro­por­zio­na­ta alla cir­co­stan­za, cre­do sia indi­spen­sa­bi­le una rifles­sio­ne sul metodo.

Indi­spen­sa­bi­le per­ché quel meto­do può rive­la­re mol­te cose a pro­po­si­to del tipo di per­so­na che ha scel­to di adottarlo.

Mol­to spes­so il meri­to di una que­stio­ne, per quan­to com­ples­sa e deli­ca­ta, per quan­to urgen­te o impor­tan­te, diven­ta una giu­sti­fi­ca­zio­ne ad un com­por­ta­men­to che feri­sce il pros­si­mo ingiu­sti­fi­ca­ta­men­te e ingiustamente.

Com­por­ta­men­to che però, pur­trop­po, cela (e nean­che tan­to) una insi­ta volon­tà di ferire…

Quel­la volon­tà irruen­ta di pro­dur­re sof­fe­ren­za sicu­ra­men­te nascon­de un males­se­re mol­to pro­fon­do, por­ta a iso­la­men­to e soli­tu­di­ne, por­ta dolo­re nel­la pro­pria vita e for­se anche, ad un cer­to pun­to, con­vin­zio­ne che il mon­do sia ingiu­sto più di quan­to già non è per­ché non si sarà più in gra­do di distin­gue­re fra l’arroganza altrui e quel­la che ritor­na indie­tro come rifles­sa da uno spec­chio impietoso.

Mol­te per­so­ne auto-giu­sti­fi­ca­no il pro­prio atteg­gia­men­to aggres­si­vo, o cru­de­le, con trop­pa indulgenza.

Ma in real­tà stan­no agendo/reagendo con un atteg­gia­men­to pre­po­ten­te e rei­te­ra­to per­ché con­ten­go­no una sor­ta di “male di vive­re” (indi­pen­den­te dal­le cir­co­stan­ze in cui ven­go­no a tro­var­si), e qua­lun­que occa­sio­ne può divie­ne il pre­te­sto per sca­ri­ca­re addos­so al pros­si­mo il pro­prio disagio.


In que­sto caso il meri­to diven­ta del tut­to secondario.

Il meto­do inve­ce no.

Un’azione scon­si­de­ra­ta, aggres­si­va, offen­si­va, gla­cia­le, potreb­be esse­re lo spec­chio del­la per­so­na­li­tà di chi la compie.

Potreb­be trat­tar­si di una per­so­na che cal­pe­sta la digni­tà altrui sen­za far­si trop­pe doman­de, sen­za con­trol­lo su di se, sen­za la dovu­ta atten­zio­ne. Sen­za il mini­mo accen­no di empa­tia e con­si­de­ra­zio­ne nei con­fron­ti del prossimo.

Può dar­si che da tem­po imme­mo­re que­sta per­so­na por­ti con se un dolo­re che non ricor­da, che ha can­cel­la­to dal­la super­fi­cie, un dolo­re sor­do che chia­ma vendetta.

Mol­to si più com­pren­de­re a pro­po­si­to del­le ori­gi­ni del meto­do. Ma que­sto non impli­ca subi­re o giu­sti­fi­ca­re tutto.

Si può solo augu­ra­re a per­so­ne di que­sta natu­ra (anche solo inti­ma­men­te) che un gior­no pos­sa­no usci­re dall’oscurità, pos­sa­no tro­va­re la via per scio­glie­re la mor­sa di gelo che le avvol­ge, esau­ren­do final­men­te il loro biso­gno di com­pie­re quel­la lun­ga serie di stra­gi mino­ri di cui costel­la­no la vita altrui. Ma in real­tà, e pri­ma di tut­to, la propria.

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White Knight

L’in­di­vi­duo in que­stio­ne ha mol­to pro­ba­bil­men­te un “dispe­ra­to biso­gno d’A­mo­re” (o Calore)!!!
Pur­trop­po non è il solo spe­cial­men­te oggi, dove tut­ti cer­ca­no dispe­ra­ta­men­te di pro­teg­ger­si dal­la VITA “aggre­den­do pri­ma di veni­re aggre­di­ti” o alme­no così pensano…
In real­tà chi aggre­di­sce (fisi­ca­men­te, ver­bal­men­te, emo­ti­va­men­te, o altro) lo fa innan­zi­tut­to “MECCANICAMENTE” per­ché è suc­cu­be del­la seguen­te Fun­zio­ne ovve­ro: PAURA => RABBIA => VIOLENZA!!!
E par­lo anche per espe­rien­za diret­ta, ma se si rie­sce a tro­va­re la FORZA di “guar­dar­si den­tro” ci si accor­ge che la cau­sa di tut­to ciò è in noi stes­si; dun­que per­ché sfo­ga­re la fru­stra­zio­ne per la pro­pria “INADEGUATEZZA” pro­va­ta di fron­te a se stes­si su chi sta inve­ce “fuo­ri di noi” e nul­la ne può?
E pen­sa­re che baste­reb­be­ro 1)BUON CUORE 2)BUON SENSO 3)BUONA VOLONTA’ per ren­de­re Se stes­si ed il mon­do miglio­ri, anche sen­za i “SUPER POTERI”!!! :war­rior:

Valeria
Reply to  White Knight

Si, cre­do sia come dici tu… Ciao!

Ilia

Bel­l’ar­ti­co­lo, mol­to equi­li­bra­to e acu­to. L’ho apprez­za­to e mi ha fat­to rifletterte.
Gra­zie Valeria.

Valeria
Reply to  Ilia

Gra­zie a te Ilia :bye:

Artos

Ciao Vale­ria, bel­l’ar­ti­co­lo come sem­pre. Hai ragio­ne il per­so­nag­gio del­l’in­di­vi­duo che dà lo spin­to­ne per scen­de­re tan­ti di noi lo inter­pe­tria­mo e qual­che vol­ta mi pare che quel per­so­nag­gio lo inter­pe­tro anch’io. Effet­ti­va­men­te pen­san­do­ci bene si pro­cu­ra tan­ti dan­ni agli altri e a se stes­si. Ti rin­gra­zio . Ciao

Valeria
Reply to  Artos

Gra­zie Artos, buo­na giornata!