Libertà – By Giuseppe

In que­sto post vor­rei sfa­ta­re un mito riguar­do alla Libertà.

Di soli­to si pen­sa alla liber­tà come al non ave­re più nes­sun obbli­go ver­so nien­te e nessuno.

Che ne so? Cose come riti­rar­si su un’isola deser­ta a grat­tar­si la pan­cia dal­la mat­ti­na alla sera. Oppu­re non rispet­ta­re più le rego­le socia­li e cose di que­sto genere.

Pur aven­do, que­sta incli­na­zio­ne, un fon­da­men­to di veri­tà – per­ché sin­to­mo di un pro­fon­do disa­gio – pen­so comun­que che la con­clu­sio­ne sia sbagliata.

Per me Liber­tà è tro­va­re il pro­prio posto nel­la socie­tà, nel­la vita, nell’universo.

Natu­ral­men­te è sot­tin­te­so che pri­ma di tro­va­re il pro­prio “ruo­lo” occor­re tro­va­re se stes­si, rico­no­sce­re il pro­prio esse­re impa­ran­do ad ascol­ta­re la “voce del profondo”.

Voce che spes­so non è poi tan­to pro­fon­da se ci si lascia anda­re sen­za pau­re e pre­con­cet­ti e se, attra­ver­so un “lavo­ro” di Scuo­la si impa­ra a sen­ti­re, osser­va­re, ragionare…resistere alla mec­ca­ni­ci­tà inconsapevole.

Pian pia­no, allo­ra, si può rico­no­sce­re, recu­pe­ra­re e ri-ani­ma­re quel­la par­te più auten­ti­ca di noi stes­si che è libe­ra dal­le identificazioni.

Libe­ra da iden­ti­fi­ca­zio­ni, cer­to, ma non libe­ra dai dove­ri che com­por­ta l’essere uomo o donna.

O dai dove­ri che con­cer­no­no l’Essere. Sì! Per­ché cre­do che anche l’essere abbia dei dove­ri e che vada edu­ca­to ad adempierli.

Tut­to sta nell’imparare a distin­gue­re i do-veri da quel­li falsi.

Allo­ra, assol­ven­do ai pro­pri dove­ri, si può tro­va­re la libertà.

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Donatilla

Con­di­vi­do pie­na­men­te Giuseppe,si aspi­ra immen­sa­men­te ad esse­re libe­ri, ma si ha anche un pò pau­ra, pro­prio per­chè signi­fi­ca esse­re respon­sa­bi­li del­le pro­pie scel­te e azio­ni, ed è una bat­ta­glia con­ti­nua con­tro la mec­ca­ni­ci­tà e le identificazioni..

jackll

Ciao Giu­sep­pe.
Non sono d’ac­cor­do con te,in quan­to la liber­tà noi non sap­pia­mo cosa sia,sicuramente un’utopia,credo che la nostra men­te è sta­ta tal­men­te con­di­zio­na­ta dal­la socie­tà a cui appar­te­nia­mo che non sap­pia­mo ‚nè riu­scia­mo lon­ta­na­men­te ad imma­gi­na­re “la libertà”.

Giuseppe

Jac­kll, pen­so che inve­ce tu sia dac­cor­do con me, per­ché anch’io, tra le righe, sosten­go che la liber­tà sia un’u­to­pia. Innan­zi­tut­to il post era diret­to a quel­le per­so­ne che pen­sa­no che dire tut­te le stu­pi­dag­gi­ni che gli pas­sa­no per la men­te, agi­re d’im­pul­so, re-agi­re ad una socie­tà che non con­di­vi­do­no ribel­lan­do­si, e cose del gene­re sia libertà.
Poi,comunque, vole­vo met­te­re in evi­den­za che noi non sia­mo mai libe­ri (nel sen­so di indi­pen­den­ti), né mai potre­mo esser­lo, per­ché sia­mo sot­to­po­sti a mol­te Leg­gi che ci con­di­zio­na­no sin nel profondo.
Sia­mo come le cel­lu­le del nostro cor­po, solo che fac­cia­mo par­te di “cor­pi” ben più vasti.
Ecco! Se una cel­lu­la del nostro cor­po, in nome del­la sua liber­tà, si met­tes­se a fare i cavo­li suoi sai che bel casi­no per l’organismo.
Liber­tà, quin­di, innan­zi­tut­to dal­l’i­gno­ran­za del­l’u­ni­tà fon­da­men­ta­le che uni­sce tut­te le esi­sten­ze. Una vol­ta dive­nu­ti con­sa­pe­vo­li del­l’es­se­re e agen­do secon­do le diret­ti­ve del­l’es­se­re, liber­tà di armo­niz­zar­si a ciò che di più vasto l’es­se­re ha scor­to. Tut­to qui! Ciao.