Il Sole anche di notte – By Giuseppe

Ispi­ra­to ad un rac­con­to di Lev Tol­stoj, Padre Ser­gio, que­sto film è un chia­ro esem­pio di come la vita di un uomo pos­sa esse­re irri­me­dia­bil­men­te rovi­na­ta dal­la mora­le pub­bli­ca e religiosa.

Tea­tro di que­sta vicen­da uma­na è il sud Ita­lia (Cam­pa­nia e Basi­li­ca­ta) del 1700, Regno del­le due Sicilie.

Il pro­ta­go­ni­sta è un nobi­le luca­no che sin da bam­bi­no aspi­ra a dive­ni­re un uffi­cia­le al ser­vi­zio diret­to del re Car­lo III di Bor­bo­ne. La sua devo­zio­ne al monar­ca è tale che il re, per intro­dur­lo nell’alta nobil­tà napo­le­ta­na, pen­sa di far­lo spo­sa­re con una gio­va­ne e bel­la duchessa.

Ma poco pri­ma del matri­mo­nio la duches­si­na con­fes­sa al gio­va­ne di esse­re sta­ta l’amante del re.

Feri­to nell’orgoglio Ser­gio abban­do­na la fidan­za­ta e il cor­po d’armi per far­si pre­te, rifu­gian­do­si così in un’al­tra sua vec­chia aspi­ra­zio­ne. Ma dopo pochi anni il gio­va­ne, disgu­sta­to dagli intri­ghi del­la chie­sa cat­to­li­ca pen­sa di riti­rar­si a fare l’eremita.

Dol­ce nell’aspetto, ma dal carat­te­re di fer­ro, il gio­va­ne ere­mi­ta affron­ta stoi­ca­men­te lun­ghi perio­di di soli­tu­di­ne e di pri­va­zio­ni fino a quan­do, dive­nu­to un “cen­tro” di attra­zio­ne non deve subi­re una “ten­ta­zio­ne” car­na­le, vin­ta e supe­ra­ta a caro prezzo.

La don­na respin­ta dall’eremita, scon­vol­ta, si fa suo­ra, e Ser­gio divie­ne ben pre­sto un “san­to” ogget­to di richie­ste di guarigioni.

Ma la car­ne, si sa, è debo­le, e pri­ma o poi la vin­ce lei, per­ciò una not­te l’eremita si con­ce­de ad un gio­va­ne cor­po di donna.

Pre­so dai rimor­si di coscien­za Ser­gio fug­ge in pie­na not­te e dopo di allo­ra vive nell’anonimato facen­do lavo­ret­ti nel­le campagne.

Diret­to dai fra­tel­li Tavia­ni “Il sole anche di not­te” è un film dol­ce e inten­so, dai risvol­ti dram­ma­ti­ci che met­to­no ben in evi­den­za quel­la che era (e che è tutt’ora) la men­ta­li­tà comu­ne. Una men­ta­li­tà sog­get­ta ad un mora­li­smo che si insi­nua nei pen­sie­ri, nel­le pie­ghe dei sen­ti­men­ti e del­le vicen­de uma­ne, alte­ran­do­le e con­di­zio­nan­do spes­so tra­gi­ca­men­te le scel­te di vita.

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