Due Fratelli – By Giuseppe

Un film vera­men­te incre­di­bi­le Due Fratelli.

Un film per gli aman­ti dei feli­ni, ma anche per chi ama l’avventura e le giun­gle tropicali.

Pro­ta­go­ni­sti: due cuc­cio­li di tigre (che poi cre­sce­ran­no dive­nen­do due splen­di­di esem­pla­ri di regi­ne del­la giungla).

La loro sto­ria si intrec­cia con quel­la di un avven­tu­rie­ro ingle­se – cac­cia­to­re e tra­fu­ga­to­re di ope­re d’arte dai tem­pli del sud-est asia­ti­co -, di un prin­ci­pe insod­di­sfat­to di se stes­so e di due cir­cen­si in lot­ta per la soprav­vi­ven­za del loro circo.

Una sto­ria incre­di­bi­le, dice­vo, per­ché le gio­va­ni tigri “reci­ta­no” in un modo vera­men­te spet­ta­co­la­re. Reci­ta­no, ose­rei dire, mol­to meglio di tan­ti atto­ri (che reci­ta­no da cani).

Le ripre­se dei loro gio­chi, del­le loro scor­ri­ban­de nel­la fore­sta o tra le rovi­ne dei tem­pli, e del­le vicis­si­tu­di­ni che incon­tre­ran­no cre­scen­do sono vera­men­te ecce­zio­na­li. Come dice lo stes­so regi­sta, Jean-Jac­ques Annaud, non vi sono truc­chi né effet­ti spe­cia­li o ritoc­chi al com­pu­ter: tut­to è natu­ra­le ed è frut­to di mol­to lavo­ro paziente.

Veden­do que­sto film anche chi non ama le tigri se ne può subi­to innamorare.

Chi inve­ce le ama già non può che goder­ne infi­ni­ta­men­te e…rimpiangere di non poter esse­re, fos­se anche per un gior­no, uno di loro e vive­re con loro.

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