Iron Man 2 – La guerra delle armature

Un film par­ti­co­la­re ma che neces­si­ta di aver vis­su­to dal­l’in­ter­no la sto­ria del fumet­to per esse­re apprezzato.

Un epi­so­dio “pon­te” che in real­tà copre, in poco meno di due ore, diver­si anni di una saga che gli appas­sio­na­ti Mar­vel han­no vis­su­to sul­la pro­pria pel­le. Dif­fi­ci­le quin­di, per uno che ha sem­pre apprez­za­to il pan­theon mar­vel­lia­no, imma­gi­na­re cosa pos­sa signi­fi­ca­re la visio­ne di que­sto film per i non addet­ti ai lavori.

Il gover­no ame­ri­ca­no vuo­le impa­dro­nir­si del­la teco­no­lo­gia Stark, e per far­lo fa con­to su un sena­to­re del caz­zo e su Justin Ham­mer, nemi­co sto­ri­co di Tony Stark.

Ten­ta a tal sco­po di sfrut­ta­re il cat­ti­vo di tur­no, ma solo per tro­var­si in bra­ghe di tela di fron­te alla fur­bi­zia di una stra­na rivi­si­ta­zio­ne di Whi­plash inter­pre­ta­ta da Mic­key Rourke.

Il film è indub­bia­men­te godi­bi­le, con un rea­li­smo note­vo­le che ormai non vale nem­me­no più la pena di sot­to­li­nea­re. Il cast è deci­sa­men­te cen­tra­to, tran­ne che per la scel­ta di Samuel Jack­son nel­la par­te di Nick Fury, diret­to­re del­lo Shield che, per chiun­que abbia un mini­mo di cogni­zio­ne del per­so­nag­gio ori­gi­na­le, è chia­ra­men­te una scel­ta da “Poli­ti­cal­ly Correct”.

Dite­mi quel­lo che vi pare ma Samuel Jack­son c’en­tra con Nick Fury quan­to un eschi­me­se con Gesù Cristo.

Gwy­neth Pal­trow è a dir poco per­fet­ta nel­la par­te di Pep­per Pots, con la sua clas­se ingle­se, la sua digni­tà mana­ge­ria­le e il con­ti­nuo, sot­ti­le sot­tin­te­so di una voglia smo­da­ta di far­si sdra­ia­re da Stark su uno qual­sia­si dei tavo­li del suo laboratorio.

Gran­de Scar­lett Johan­sonn, a cui i pan­ni del­la Vedo­va Nera Nata­sha Roma­noff sem­bra­no a dir poco taglia­ti addos­so. Indu­bi­ta­bil­men­te bra­va e cama­leon­ti­ca nel­la reci­ta­zio­ne, oltre che inne­ga­bil­men­te… gnocca!

Di Mic­key Rour­ke non mi vie­ne da dire nul­la se non che a furia di pla­sti­che fac­cia­li sem­bra ormai la cari­ca­tu­ra di se’ stes­so, anche se nei pan­ni del­la caro­gna di tur­no ci sta benis­si­mo. For­se sarà per­chè a guar­dar­lo negli occhi non è dif­fi­ci­le per­ce­pi­re la quan­ti­tà di mer­da in cui que­st’uo­mo ha dovu­to nuotare.

Cita­zio­ne anche per la colon­na sono­ra, appo­si­ta­men­te scrit­ta dai redi­vi­vi AC/DC. Inu­ti­le dire che ci sta come il pro­ver­bia­le cacio sui mac­che­ro­ni, anche se alla fine i bra­ni di nuo­va scrit­tu­ra sva­ni­sco­no nel­l’im­pat­to storico/emotivo di quel­li più vec­chi ma sem­pre in gra­do di pro­dur­re invo­lon­ta­rie con­tra­zio­ni dei musco­li, anche se sei sedu­to sul­la pol­tro­na di un cinema.

Un ulti­ma con­si­de­ra­zio­ne, del tut­to per­so­na­le. In una sce­na, per me a di poco stu­pen­da, Tony Stark ana­liz­za un pla­sti­co con il sup­por­to di una incre­di­bi­le tec­no­lo­gia olo­gra­fi­ca com­pu­te­riz­za­ta, con cui inte­ra­gi­sce tra­mi­te inter­fac­cia gestuale/vocale.

E’ una sequen­za dav­ve­ro visio­na­ria, in cui il regi­sta cre­do abbia volu­to rap­pre­sen­ta­re il suo sogno di una tec­no­lo­gia vera­men­te al ser­vi­zio dell’umanità.

Cer­to che oggi, quan­do il tele­fo­no si rifiu­ta di capi­re un sem­pli­ce nome tra­mi­te il coman­do voca­le, non vie­ne da esse­re trop­po otti­mi­sti in merito.

Ma for­se pro­prio la dif­fe­ren­za tra la tec­no­lo­gia con­su­mer e quel­la visio­na­ria imma­gi­na­ta al ser­vi­zio di Stark nel film per­met­te di apri­re uno scor­cio imma­gi­ni­fi­co su un pos­si­bi­le futu­ro, del tut­to ottimista.

Ecco, det­to tut­to que­sto… non so cosa dir­vi. A me il film è pro­prio pia­ciu­to ma non cre­do che farà lo stes­so effet­to a tutti.

Vede­te un po’ voi!


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2 Commenti
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Roberto Rini

lo vo a vede­re doma­ni e mi aspet­to una buo­na fat­tu­ra… lol3: 

solo una cosa: samuel jack­son ‑nick fury non è una biz­zar­ria del regi­sta, ma la ver­sio­ne “ulti­ma­te” del fumet­to, è una saga alter­na­ti­va del­la mar­vel con i per­so­nag­gi rivisitati…è nick fury è pro­prio impron­ta­to su samuel jack­son. dicia­mo un gio­co di cita­zio­ni tra cine­ma e fumetto.
http://www.stuffwelike.com/stuffwelike/wp-content/uploads/2007/06/ultimatenickfury.JPG

:bye:

Franz
Reply to  Roberto Rini

Lo so, ma la Nick Fury è sto­ri­ca­men­te WASP, con baset­te briz­zo­la­te. E la saga “ulti­ma­te” fa caga­re, infat­ti ho smes­so di leg­ger­la. Oltre­tut­to la fan­no paga­re un occhio del­la testa per quat­tro pagi­net­te del caz­zo. Dise­gna­te da dio, cer­to, ma sem­pre trop­po poche per giu­sti­fi­ca­re il prezzo.