Incontri con uomini straordinari. By Giuseppe

Pri­ma di dire due paro­le su que­sto “straor­di­na­rio” film, una doman­da: “Come incon­tra­re uomi­ni straor­di­na­ri?

E’ neces­sa­rio esse­re anche noi uomi­ni straor­di­na­ri? Sicu­ra­men­te no! Ma una cosa è cer­ta: è mol­to dif­fi­ci­le incon­tra­re sif­fat­ti uomi­ni seguen­do una rou­ti­ne di “quar­tie­re”: sem­pre lo stes­so bar, le stes­se fac­ce cono­sciu­te, gli stes­si discor­si, gli stes­si ambien­ti ed abitudini.

Ed anche se per puro caso suc­ce­des­se che un “uomo straor­di­na­rio” ci pas­sas­se a fian­co o beves­se un caf­fè gomi­to a gomi­to con noi nel­lo stes­so bar, sicu­ra­men­te non lo rico­no­sce­rem­mo nean­che di striscio.

Per­ché que­sta “tipo­lo­gia” di uomi­ni non sem­pre ama “rive­lar­si”, anzi, loro ama­no gio­ca­re all’uomo comu­ne, o quasi.

Det­to que­sto, come incon­tra­re uomi­ni straor­di­na­ri e rico­no­scer­li (alme­no in parte)?

Met­ten­do­ci noi stes­si in situa­zio­ni fuo­ri dall’ordinario, in modo da “guar­da­re” il mon­do e gli altri con “occhi diver­si”, viaggiando…cercando.

In par­te è quel­lo che ha fat­to il pro­ta­go­ni­sta del­la nostra sto­ria, G. I. Gur­d­jieff, anche se lui (per kar­ma?) ne ha incon­tra­ti tan­tis­si­mi sin dal­la più tene­ra età.

Esor­ta­to dal­la mori­bon­da non­na a “non fare mai quel­lo che face­va­no gli altri” e da un padre anch’egli fuo­ri dall’ordinario, Gur­d­jieff sen­tì sin da gio­va­ne il “richia­mo” del­la Ricer­ca del­la Verità.

Que­sto capo­la­vo­ro di Peter Brook nar­ra appun­to, sin­te­ti­ca­men­te, alcu­ne del­le vicen­de di un Ricer­ca­to­re di Veri­tà, così come sono descrit­te nel libro auto­bio­gra­fi­co “Incon­tri con uomi­ni straor­di­na­ri”. Vicen­de che han­no visto alcu­ni uomi­ni, tra cui il nostro pro­ta­go­ni­sta, avven­tu­rar­si nei pri­mi del ‘900 in ter­re lon­ta­ne e spes­so peri­co­lo­se e ino­spi­ta­li, come la regio­ne nei pres­si del fiu­me Oxus (a nord dell’Afghanistan), il Tibet, il deser­to del Gobi. Luo­ghi che ospi­ta­va­no mona­ste­ri nasco­sti tra le mon­ta­gne e…un sape­re anti­co come il mondo.

Una chic­ca dal libro, dove è Padre Gio­van­ni (un Ini­zia­to) a parlare:

“…La com­pren­sio­ne è l’essenza di ciò che si ottie­ne par­ten­do da infor­ma­zio­ni inten­zio­nal­men­te acqui­si­te e da espe­rien­ze per­so­nal­men­te vissute”-.

Più che un film, quest’opera sem­bra un docu­men­ta­rio, inten­so e suggestivo.

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dilmun

Ho appe­na fini­to di (ri)leggere il libro (Incon­tri con uomi­ni straor­di­na­ri – Ed. Adel­phi)… e non sape­vo nean­che che ne fos­se sta­to trat­to un film. Gra­zie Giuseppe!