Dialoghi impossibili: il monologo finale di Blade Runner

A quan­to si dice, volu­to e scrit­to dal­lo stes­so Rut­ger Hauer. Poche fra­si rima­ste stam­pa­te in testa ad un’in­te­ra generazione.

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3 Commenti
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Guillermo

Ho visto que­sto film sva­ria­te vol­te e sen­za voler appa­ri­re roman­ti­co direi… commovente…

Sting

Incre­di­bi­le!!
Sta­se­ra, sedu­to su di un auto­bus, pen­sa­vo a que­ste esat­te paro­le, a que­sta sto­ri­ca sce­na. La tri­stez­za di sape­re per­du­ti per sem­pre momen­ti di gran­de inten­si­tà, di rara bel­lez­za, sfor­zi di uomi­ni per edi­fi­ca­re… polvere.
La Vita come un’ immen­so Man­da­la. Una rara ope­ra di pro­fon­da bel­lez­za, cura, tem­po e fati­ca. Un pugno di pol­ve­re colorata.
Ma, in fon­do qual­co­sa rima­ne, una scin­til­la nel cuo­re che ha ama­to, sof­fer­to, gioi­to e vis­su­to resta, nel­l’A­ni­ma di que­sto miste­rio­so Universo.
A U M

Fede

È un mono­lo­go scol­pi­to a carat­te­ri infuo­ca­ti den­tro me…Joy il figliol pro­di­go degl’an­droi­di ribel­li ha una pro­fon­di­tà che gli uma­ni che gli dan­no la cac­cia non sogna­no neppure…