Pat Metheny e Michael Brecker. Il braccio e il labbro assieme. Every day I thank you.

Tan­te vol­te anche i musi­ci­sti svi­lup­pa­no un les­si­co che è dif­fi­ci­le da inter­pre­ta­re per chi non fa que­sto mestiere.

In que­sto caso, per que­sto bra­no si dice che ha “cuo­re”. Nel sen­so di una sua inten­si­tà intrin­se­ca. Pat Methe­ny in cop­pia con Michael Brec­ker è come dire il rhum col cioc­co­la­to, i fichi d’in­dia col vino ros­so, le don­ne coi dia­man­ti… insom­ma il com­ple­men­to perfetto.

Non è un bra­no sem­pli­ce, le armo­nie sono qua­si sem­pre moda­li, le sca­le estre­ma­men­te mobi­li… ma il fat­to è che qui stia­mo par­lan­do di due mostri del­la musi­ca, che quan­do si tro­va­no han­no una capa­ci­tà espres­si­va glo­ba­le che è mol­to supe­rio­re a quel­la di ognu­no dei due pre­so sin­go­lar­men­te. Il che è deci­sa­men­te impen­sa­bi­le per noi comu­ni mortali.

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