2012: ottimo e abbondante per la truppa, ma uno schiaffo all’Italia.

Un kolos­sal nel gene­re cata­stro­fi­co. 135 minu­ti tira­ti per bene, effet­ti spe­cia­li di pri­m’or­di­ne. Il gira­to digi­ta­le è impres­sio­nan­te e non man­ca­no inqua­dra­tu­re da asso­lu­to capolavoro.

La sequen­za del decol­lo for­tu­no­so a bor­do di un pic­co­lo tur­boe­li­ca è lun­ghis­si­ma e dav­ve­ro incre­di­bi­le per qua­li­tà e rea­li­smo. Il tut­to un po’ a sca­pi­to del­la tra­ma, sem­pli­ciot­ta ma comun­que realistica. 

E’ la fine del mon­do, i capi di sta­to lo san­no con due anni di anti­ci­po e se ne stan­no ben zit­ti. Orga­niz­za­no alcu­ne arche colos­sa­li con i miliar­di di pochi for­tu­na­ti e ci schiaf­fa­no den­tro il fior fio­re (secon­do loro) del­l’u­ma­ni­tà.

Il pro­ta­go­ni­sta, scrit­to­re un po’ sfi­ga­to, rie­sce a scam­pa­re la cata­stro­fe sem­pre stan­do un sof­fio avan­ti e a sal­va­re ex moglie e figli, fino alla fine. Rie­sce anche a sali­re da clan­de­sti­no su una del­le arche e a sal­va­re in extre­mis tut­ti quan­ti risol­ven­do un male­fi­co guasto.

Inge­nuo ma non trop­po, que­sto film non man­ca di tro­va­te iro­ni­che, che lo alleg­ge­ri­sco­no quel tan­to che basta a far pen­sa­re che Emme­rich non si pren­da poi così tan­to sul serio. I buo­ni soprav­vi­vo­no (qua­si tut­ti), i cat­ti­vi e gli anti­pa­ti­ci no.

Una tra­ma comun­que cal­co­la­ta a tavo­li­no, con alcu­ne gros­se cap­pel­le di irrea­li­smo: la pri­ma, le arche sono strut­tu­ra­te per affron­ta­re la for­za d’ur­to di un imma­ne tsu­na­mi ma il pon­te di coman­do è dota­to di fine­stri­ni di cri­stal­lo non pro­tet­ti. La secon­da, in un siste­ma com­ples­so come quel­lo del­le arche, c’è un bloc­co di sicu­rez­za che impe­di­sce di avvia­re il moto­re se tut­ti gli ingres­si non sono sigillati.

Roba da stroz­za­re l’i­po­te­ti­co pro­get­ti­sta con le sue stes­se budella.

Nel film il pre­si­den­te ame­ri­ca­no è l’ex arma leta­le Dan­ny Glo­ver, che alla fine rima­ne a ter­ra per dare soste­gno e con­for­to alla popo­la­zio­ne (ma che bra­vo!) in con­trap­po­si­zio­ne al capo del gover­no ita­lia­no che inve­ce resta a ter­ra per­chè “pre­fe­ri­sce affi­dar­si alla pre­ghie­ra”. E il solo sguar­do del vice­pre­si­den­te quan­to pro­nun­cia que­sta fra­se la dice tut­ta, ma pro­prio tut­ta su quel­lo che il regi­sta ha volu­to dire.

Un note­vo­le quan­to visci­do schiaf­fo all’I­ta­lia da par­te di Emme­rich che, alme­no per quan­to mi con­cer­ne, solo per que­sto meri­te­reb­be di esse­re man­da­to a fare in culo!

A par­te que­sto tri­ste par­ti­co­la­re però il film è tira­to dal­l’i­ni­zio alla fine, sen­za cadu­te di rit­mo. E per due ore e mez­za è un risul­ta­to notevole. 

Il mes­sag­gio che Emme­rich vuol lan­cia­re è per­fet­ta­men­te sin­te­tiz­za­to in una sola fra­se, det­ta ver­so la fine dal­lo scien­zia­to genio di tur­no, che più o meno suo­na così.

“E’ quan­do smet­tia­mo di pen­sa­re agli altri che rinun­cia­mo alla nostra umanità”

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8 Commenti
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Sciuscia

Se que­sto regi­sta non-ho-voglia-di-tor­na­re-su-per-leg­ge­re-il-nome-che-non-ricor­do pen­sa che il nostro pre­si­den­te reste­reb­be a ter­ra per affi­dar­si alla fede, è pro­prio un coglio­ne che non c’ha capi­to un cazzo.

Prepuzio

L’e­le­men­to più irrea­le è pro­prio Ber­lu­sco­ni che rifiu­ta il pas­sag­gio sul­le arche per pre­ga­re. Figu­ria­mo­ci, sareb­be il pri­mo a sgo­mi­ta­re per sali­re e a fre­gar­se­ne di chi reste­reb­be giù…

Layla

No no… il Ber­lu­sca sale… sgo­mi­ta… but­ta giù tut­ti gli altri tran­ne le sue 100 escort (con meno per­so gli rima­ne più car­bu­ran­te e più vive­ri) e ripo­po­la il mon­do con la sua pro­ge­nie di pervertiti…
Caro Emme­rich… pren­di l’al­tra arca, ti conviene!
Devo anco­ra vede­re il film e il fat­to che il pre­si­den­te del con­si­glio resti a ter­ra a pre­ga­re mi con­for­ta un po’… sarà diver­ten­te… muhahahahah!
Un abbrac­cio di Luce

Il Veronesi

Pec­ca­to. Ho visto il film. Cre­do che abbia­no spre­ca­to una buo­na occa­sio­ne per fare un fil­mo­ne epo­ca­le. Nul­la da dire sugli effet­ti spe­cia­li e sul­la foto­gra­fia, ma con­fer­mo tut­to quel­lo che è sta­to det­to. A meno che.……

Franz
Reply to  Il Veronesi

Svar­bald?

Il Veronesi
Reply to  Franz

😉 Sai, tra le tec­ni­che più comu­ni di cover up c’è la bana­liz­za­zio­ne del fat­to da insab­bia­re, la ridi­co­liz­za­zio­ne del­la teo­ria e la ridu­zio­ne del feno­me­no a pura fan­ta­scien­za. Ricor­do quan­to è sta­to fat­to rela­ti­va­men­te alle scie chi­mi­che ed alle teo­rie che par­la­va­no di sostan­ze spa­ra­te in cie­lo per gover­na­re gli even­ti cli­ma­ti­ci, deri­se e ridot­te a qual­co­sa di para­go­na­bi­le agli omi­ni ver­di, sal­vo poi ora, quan­do non è più nega­bi­le, fare i pagi­no­ni scien­ti­fi­ci su Il Cor­rie­re e su Repub­bli­ca spie­gan­do come funziona…

Sting

Non ho visto il film, ma cre­do che andrò appe­na pos­si­bi­le. Cer­to il regi­sta ha can­na­to bru­tal­me­te la descri­zio­ne del com­por­ta­men­to dei poli­ti­ci ita­lia­ni, egoi­sti e mene­fre­ghi­sti, però, for­se.… se aves­se volu­to indi­ca­re una atti­tu­di­ne bigot­ta e non-pra­ti­ca che deman­da alla fede la solu­zio­ne dei pro­ble­mi, uno sta­to di fat­to cle­ri­ca­le, una nazio­ne oppres­sa dal­la cat­to­li­ca (si, come fos­se un’in­fluen­za.. 😆 ), bè allo­ra avreb­be la mia stima!!