Corte europea: no al crocifisso in aula. Basta che non ci mettano un burqa

La cor­te euro­pea ha dato ragio­ne al ricor­so di una don­na che ave­va chie­sto anni fa di toglie­re il cro­ci­fis­so dal­le aule fre­quen­ta­te dai figli.

Argo­men­to duro, da trat­ta­re con atten­zio­ne, spe­cial­men­te in que­sti tem­pi.

Che l’I­ta­lia sia uno sta­to lai­co, alme­no sul­la car­ta, non dovreb­be risul­ta­re alie­no per nes­su­no. Che la scuo­la dovreb­be esse­re un’i­sti­tu­zio­ne lai­ca, idem.

Di fat­to però l’I­ta­lia è un pae­se cat­to­li­co e da sem­pre la reli­gio­ne cat­to­li­ca la fa da padro­na nel­l’e­du­ca­zio­ne dei gio­va­ni ita­lia­ni. Volen­ti o nolen­ti, il cat­to­li­ce­si­mo infe­sta la nostra edu­ca­zio­ne pub­bli­ca fin dal­l’a­si­lo e non smet­te nep­pu­re all’università.

Nel­l’e­du­ca­zio­ne di un gio­va­ne oggi la reli­gio­ne di sta­to non dovreb­be nep­pu­re esi­ste­re. A chi si affac­cia sul­la sce­na del­la vita ben altri dovreb­be­ro esse­re i valo­ri da tra­smet­te­re: sicu­ra­men­te tra que­sti la cono­scen­za di tut­te le reli­gio­ni per non par­la­re del­le varie filo­so­fie e non solo di quel­la omni­per­va­si­va del mono­tei­smo cattolico

Ben ven­ga quin­di, quan­to­me­no sot­to que­sto aspet­to, la deci­sio­ne del­la cor­te euro­pea. Chis­sà mai che pri­ma o poi il bigot­ti­smo ita­lio­ta non ini­zi a fra­na­re.

Tut­ta­via un peri­co­lo c’è. Ed è rap­pre­sen­ta­to dal­le moti­va­zio­ni die­tro a que­sta sen­ten­za.

Se que­ste ulti­me fos­se­ro det­ta­te dal desi­de­rio di non influen­za­re una men­te ed un cuo­re gio­va­ni con con­cet­ti anti­qua­ti, a sen­so uni­co, ma di for­ni­re anche una pano­ra­mi­ca d’in­sie­me, una visio­ne che lo pos­sa gui­da­re nel­la futu­ra matu­ra­zio­ne di un per­so­na­le pen­sie­ro eti­co, non avrei nul­la da eccepire.

Eppu­re… eppu­re non rie­sco a toglier­mi dal­la testa che die­tro la deci­sio­ne di cui sopra vi sia inve­ce quel­l’ipo­cri­ta sen­so di buo­ni­smo, di las­so per­mis­si­vi­smo, di mol­le las­si­smo dema­go­gi­co che sta tra­sfor­man­do la demo­cra­zia occi­den­ta­le in quel­lo che già Pla­to­ne pre­ve­de­va per le demo­cra­zie in genere.

In altre paro­le… ok, toglia­mo il cro­ci­fis­so dal­le scuo­le. Però toglia­mo­lo per­chè voglia­mo dare ai nostri ragaz­zi una visio­ne d’insieme. 

Non per­chè da’ fasti­dio a qual­cu­no di un’al­tra reli­gio­ne.

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12 Commenti
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Sciuscia

Esat­to, Franz.
Nel­la fat­ti­spe­cie, la sen­ten­za ha accol­to una richie­sta che par­ti­va pro­prio dal­la volon­tà di non ave­re un cro­ci­fis­so nel­l’au­la fre­quen­ta­ta dai pro­pri figli. Insom­ma, per le moti­va­zio­ni “sba­glia­te”.

vito

stes­so mia paura.…
sen­ten­za giu­sta, ma le moti­va­zio­ni, per come la pen­so io, no!!

Ilia

Per­fet­ta­men­te d’ac­cor­do con te Franz.

Il Veronesi

Inve­ce è tri­ste­men­te evi­den­te come que­sto sia in linea con tut­ta una serie di pic­co­li cam­bia­men­ti che stan­no modi­fi­can­do la nostra filo­so­fia giu­ri­di­ca più pro­fon­da, tra­sfor­man­do l’I­ta­lia (ed in par­te l’Eu­ro­pa inte­ra) in una ter­ra isla­mi­ca. E basta.

Sciuscia

E ‘mò che c’en­tra l’islam..?

Valeria

Mi con­ce­do una pic­co­la divagazione…
È cer­ta­men­te vero che i musul­ma­ni sono ben con­ten­ti di tra­sfe­ri­re qui, oltre che se stes­si, anche la loro cul­tu­ra e reli­gio­ne, e pos­si­bil­men­te di impor­la. E per que­sto moti­vo sono altret­tan­to con­ten­ti di veder spa­ri­re il cro­ci­fis­so dal­le aule scolastiche.
Ma quel che più temo è che un brac­cio di fer­ro fra cat­to­li­ce­si­mo e isla­mi­smo ven­ga con­dot­to a disca­pi­to del­la lai­ci­tà del­lo sta­to (che già, in que­sto pae­se, un po’ pre­ca­ria lo è da sempre…).
In altre paro­le non vor­rei che un inte­gra­li­smo reli­gio­so impor­ta­to (nostro mal­gra­do) ne sol­le­ci­ti un altro che non vede l’ora di ave­re un pre­te­sto per alza­re il tiro e impor­re pre­cet­ti sem­pre più rigi­di… Azio­ne e rea­zio­ne… e ine­vi­ta­bi­le ini­zio dei guai!
Pen­so dun­que sia mol­to impor­tan­te difen­de­re la lai­ci­tà del­lo sta­to sem­pre, come valo­re imprescindibile.
Per sem­pli­fi­ca­re: se sia­mo tut­ti d’accordo che vada­no tol­ti i sim­bo­li reli­gio­si dal­le scuo­le, allo­ra via i cro­ci­fis­si ma via anche il velo alle ragaz­zi­ne musul­ma­ne che inten­da­no fre­quen­ta­re la scuo­la pub­bli­ca italiana.

vito
Reply to  Valeria

per­fet­to.…… 💡

Paolo

Buon­gior­no Franz, mi per­met­to sull’argomento..

La cor­te euro­pea ha det­to questo:

““La pre­sen­za dei cro­ci­fis­si nel­le aule sco­la­sti­che è “una vio­la­zio­ne del­la liber­tà dei geni­to­ri ad edu­ca­re i figli secon­do le loro con­vin­zio­ni e del­la liber­tà di reli­gio­ne degli alun­ni”. I set­te com­po­nen­ti del­la Cor­te euro­pea han­no sen­ten­zia­to che la pre­sen­za dei cro­ci­fis­si nel­le aule può facil­men­te esse­re inter­pre­ta­ta dai ragaz­zi di ogni età come un evi­den­te “segno reli­gio­so” e, dun­que, potreb­be con­di­zio­nar­li. E se que­sto con­di­zio­na­men­to può esse­re di “inco­rag­gia­men­to” per i bam­bi­ni già cat­to­li­ci, può inve­ce “distur­ba­re” quel­li di altre reli­gio­ni o gli atei. ””

Dopo un tale ragio­na­men­to, a mio avvi­so, gli uni­ci distur­ba­ti sono i mem­bri del­la corte!!

Bal­za alla mia atten­zio­ne anche que­sta cosa:

“Il caso è sta­to sol­le­va­to da Soi­le Lau­tsi, cit­ta­di­na ita­lia­na ori­gi­na­ria del­la Fin­lan­dia e socia del­l’Uaar (Unio­ne atei e agno­sti­ci razionalisti).”

Che col­le­go a que­sti due:

“[..] una sen­ten­za del­la Cas­sa­zio­ne ave­va annul­la­to una con­dan­na per inter­ru­zio­ne di pub­bli­co uffi­cio nei con­fron­ti del giu­di­ce Lui­gi Tosti, “col­pe­vo­le” di aver rifiu­ta­to di cele­bra­re udien­ze in un’au­la dove era affis­so un crocifisso […]. “

““[…] fino al pre­ce­den­te che fece cla­mo­re del pre­si­den­te del­l’U­nio­ne musul­ma­ni d’I­ta­lia Adel Smith, pro­ta­go­ni­sta di un epi­so­dio ana­lo­go e che ora com­men­ta: “Sen­ten­za inevitabile””{…]

Il col­le­ga­men­to è questo:

mi sem­bra che i geni­to­ri “nor­ma­li”, che non appar­ten­ga­no in tal sen­so a qual­che caz­zo di asso­cia­zio­ne o meglio ne sia­no mem­bri di rilie­vo, di qual­sia­si reli­gio­ne o filo­so­fia sia­no, poco si pre­oc­cu­pa­no di que­ste caz­za­te e, maga­ri, pen­sa­no ad edu­ca­re i figli ad esse­re bra­ve per­so­ne, a stu­dia­re per un tra­guar­do, ad ali­men­tar­si decen­te­men­te e altro anco­ra. Que­sto per­ché esse­re geni­to­ri (e maga­ri lavo­ra­re anche) com­por­ta un tale sfor­zo e impe­gno che per le caz­za­te non c’è spa­zio, nem­me­no se ripas­si domani!!!

Un’altra cosa, mi sem­bra. Lad­do­ve l’immigrazione si è fat­ta più con­si­sten­te, pro­va a vede­re i bam­bi­ni che gio­ca­no fuo­ri ad un asi­lo infantile: 

spes­so non solo la loro etnia è facil­men­te rico­no­sci­bi­le, ma pure la loro reli­gio­ne spes­so potreb­be esse­re intui­bi­le dall’abbigliamento o da qual­co­sa che indos­sa­no (veden­do­li da mol­to vici­no): una kip­pah, una cate­ni­na con un cro­ci­fis­so per i cri­stia­ni, un velo a copri­re i capel­li, per i musul­ma­ni, un pun­to ros­so pit­tu­ra­to in fron­te per gli indui­sti, ecc. 

E’ nor­ma­le, e per­ché que­sto non distur­ba i bam­bi­ni???? Sarà mica che sono tut­te caz­za­te di geni­to­ri imbe­cil­li che più che cre­de­re in qual­co­sa han­no pau­ra di chi cre­de in qual­co­sa d’altro??

Sia­mo ormai abi­tua­ti a cer­te “pra­ti­che” che sem­bra del tut­to nor­ma­le che un bam­bi­no sia “pre­de­sti­na­to” sin dal­la nasci­ta dal­la reli­gio­ne dei geni­to­ri, o dal loro atei­smo. Che loro deb­ba­no neces­sa­ria­men­te sce­glie­re per lui la “filo­so­fia” di vita alla qua­le appar­tie­ne e appar­ter­rà. Ed è quel­lo che suc­ce­de, infatti. 

Non cre­do ci sia nien­te di male, lo fac­cia­mo tut­ti, ma san­to cie­lo, alme­no pro­via­mo a lasciar deci­de­re a loro (quan­do van­no a scuo­la non sono più inca­pa­ci di inten­de­re, caz­zo) cosa li distur­ba e cosa no, alme­no in que­sti ambiti!

Men­tal­men­te io pro­vo a guar­da­re que­sti bam­bi­ni e cre­do di vede­re che, alla fine, gio­ca­no e gio­che­ran­no tra di loro, stu­die­ran­no insie­me o sin­go­lar­men­te e appren­de­ran­no più o meno secon­do le loro capa­ci­tà intui­ti­ve; come caz­zo si può pen­sa­re che un bam­bi­no di quell’età sia “distur­ba­to” da una bib­bia su un tavo­lo, da un cro­ci­fis­so su un muro o dal cora­no, maga­ri, appog­gia­to su un ban­co di un bam­bi­no musulmano??? 

Han­no tut­ti tal­men­te fame di cono­sce­re gli aspet­ti posi­ti­vi del­la vita, con­scia­men­te o incon­scia­men­te, che l’unica cosa che han­no in men­te è anda­re avan­ti per diver­tir­si, socia­liz­za­re tra loro e fare la gara a chi impa­ra di più, far più bel­la figu­ra, a chi è più for­te o più velo­ce o più bra­vo a cal­cio o altro, ecc. Mica pugnet­te, per la loro età!!

C’è vera­men­te qual­cu­no che cre­de, seria­men­te, che un bim­bo di 5 o 6 o 7 anni vada a casa e, dopo aver chie­sto per filo e per segno la vita di Cri­sto e il signi­fi­ca­to del cro­ci­fis­so, pos­sa di col­po diven­ta­re “flo-cri­stia­no” con­tro il vole­re dei geni­to­ri (e già impe­dir­lo, per assur­do, sareb­be di per sé una for­ma di vio­len­za, qua­lo­ra acca­des­se) o, peg­gio, cade­re in depressione?? 

Ma que­sta gen­te è mala­ta o cosa? Una bel­la curet­ta dovreb­be esse­re d’obbligo, insie­me al risar­ci­men­to del­la cor­te europea!

Due cose mi ven­go­no in men­te, cose che i demen­ti geni­to­ri come que­sti mai riu­sci­ran­no a capire:

1) non esi­sto­no bam­bi­ni cat­to­li­ci, musul­ma­ni, paga­ni, ecc., ma solo bam­bi­ni FIGLI di cat­to­li­ci, musul­ma­ni, paga­ni, ecc. E que­sta è la cosa più dif­fi­ci­le da capi­re: se lascias­si­mo fare a loro e soprat­tu­to tra di loro, auto­no­ma­men­te, il mon­do sareb­be miglio­re, e di gran lunga!

2) ai bam­bi­ni biso­gna inse­gna­re COME pen­sa­re e non COSA pensare.

Salu­ti

Il Veronesi

Scu­sa Pao­lo, ma cre­do che se si par­la di aule sco­la­sti­che, la mag­gio­ran­za degli stu­den­ti non abbia 5, 6 o 7 anni. Cre­do si deb­ba ragio­na­re sul fat­to che vi sono di mez­zo uni­ver­si­tà, scuo­le supe­rio­ri, scuo­le medie, ed ele­men­ta­ri. Per il resto sono abba­stan­za d’ac­cor­do con te. Det­to que­sto, con­cor­do pie­na­men­te sul fat­to che sia un fal­so pro­ble­ma, come tan­ti altri. A tito­lo esem­pli­fi­ca­ti­vo, la cor­te euro­pea si era da poco espres­sa, se ben ricor­do, sul volu­me dei let­to­ri mp3!!! Però vor­rei sot­to­li­nea­re le paro­le del­la Vale, per­ché temo che il sen­so uni­co di que­sta misu­ra sia pro­prio lì. Men­tre le nor­me segna­no il pas­so in que­sto modo, nel­le scuo­le ele­men­ta­ri vere, non quel­le descrit­te da nor­me e rifor­me, quel­le in cui ci sono i bam­bi­ni per dav­ve­ro, stan­no spa­ren­do i pre­se­pi in una scuo­la dopo l’al­tra, per­chè urte­reb­be­ro la sen­si­bi­li­tà di alcu­ni bam­bi­ni, sta spa­ren­do la cele­bra­zio­ne in qual­sia­si modo di pasqua e nata­le. Sta spa­ren­do la car­ne di maia­le dal­le men­se (wur­stel espres­sa­men­te di pol­lo, zero salu­mi di maia­le, etc.), lascian­do il posto a por­ta­te ara­be, per aiu­ta­re l’in­te­gra­zio­ne… Ren­dia­mo­ci con­to del­le pro­por­zio­ni raggiunte.

Paolo
Reply to  Il Veronesi

Scu­sa ma sul­la pri­ma obie­zio­ne fati­co a capi­re. Cosa c’en­tra se si trat­ta di aule sco­la­sti­che in generale?

Per pri­ma cosa se toglies­se­ro il cro­ci­fis­so per una sen­ten­za in un aula di ragaz­zi di 17 o 18 anni oppu­re addi­rit­tu­ra nel­le uni­ver­si­tà il pro­ble­ma sareb­be net­ta­men­te diver­so (nel pri­mo caso) e ine­si­sten­te nel secon­do (a meno che si posti­ci­pi la tute­la lega­le dei geni­to­ri fino a 40 anni); nel pri­mo caso un ragaz­zo di 18 anni, sal­vo che abbia dei pro­ble­mi, ha modi e tem­pi per non far­si influen­za­re da un atto di que­sto tipo, nel secon­do nem­me­no a dir­lo. Quin­di con­ti­nuo a soste­ne­re che il pro­ble­ma sia ine­ren­te al discor­so dei bam­bi­ni del­le pri­me scuo­le dell’obbligo.

Sul resto mi tro­vi d’ac­cor­do in linea gene­ra­le, quin­di non capi­sco se è una pun­tua­liz­za­zio­ne gene­ra­li­sta oppu­re diret­ta a qual­che spun­to pre­so del mio arti­co­lo: se spa­ri­sco­no que­ste for­me di cele­bra­zio­ne del­le festi­vi­tà reli­gio­se la col­pa è di chi non è in gra­do di orga­niz­za­re una comu­ni­tà che sosten­ga tut­ti sen­za crea­re pro­ble­mi socia­li (e non ceden­do sem­pre e comun­que, ben­sì orga­niz­zan­do tenen­do con­to si del­le loro esi­gne­ze ma anche e sopra­tut­to del­le nostre usan­ze, che come tali non sono più sem­pli­ci esi­gne­ze ma dati di fat­to!). Io, per­so­nal­men­te, non saprei cosa pro­por­re per risol­ve­re que­sto pro­ble­ma per due motivi:

il pri­mo è lega­to al fat­to che sono cre­sciu­to in con­di­zio­ni net­ta­men­te diver­se e ciò con­di­zio­ne­reb­be trop­po qual­sia­si even­tua­le pro­po­sta in meri­to. Io pre­fe­ri­rei ave­re anco­ra tut­te le cose che hai rac­con­ta­to sopra, ma più per un fat­to­re este­ti­co e di “diver­ti­men­to com­po­sto” dei bam­bi­ni che altro; l’e­spres­sio­ne reli­gio­sa di que­ste festi­vi­tà infat­ti cre­do sia soprat­tut­to uno sti­mo­lo da par­te del­la fami­glia e del­la chie­sa, per i pra­ti­can­ti, lascian­do alla scuo­la l’a­spet­to ludi­co del­la cosa (altri­men­ti si che sca­drem­mo nei con­fron­ti di chi cri­stia­no non è). Io non vado in chie­sa e non pre­go però sono con­ten­to che i miei figli par­te­ci­pi­no ad una festa reli­gio­sa con i non­ni, si diver­to­no e appren­do­no qual­co­sa, a tem­po debi­to deci­de­ran­no, tut­to qui.

Il secon­do moti­vo è che non tol­le­ro i sopru­si e quin­di quan­do si dismet­te un usan­za o anche solo che si tol­ga un cro­ci­fis­so per­chè a qual­cu­no “dà fasti­dio” mi incaz­zo e sra­gio­no. E se a me des­se fasti­dio chi ha fasti­dio a cau­sa del cro­ci­fis­so cosa dovrei fare? Toglier­lo di mez­zo? La leg­ge me lo impe­di­sce ma la mia “mora­le” maga­ri no!! Quin­di, ugual­men­te, non sarei obbiettivo.

Sul­le ulti­me due que­stio­ni (punto1 e punto2) nes­su­no mi farà mai cam­bia­re idea, giu­sta o sba­glia­ta che sia!

E per il resto mi sem­bra che il suc­co del discor­so sia quel­lo e che entram­bi sia­mo d’ac­cor­do sul­la mag­gior par­te di esso.
Ciao

Il Veronesi

❓ 😯 ❓